CASTA-AWAY - PDL E LEGA SI RITROVANO D’ACCORDO (INCREDIBILE!) PER “ACCANTONARE” IL TAGLIO DEL NUMERO DEI DEPUTATI E PASSARE ALLE REGOLE SUL SENATO FEDERALE - PD: IL PDL BUTTA A MARE IL LAVORO SULLE RIFORME - INDOVINATE CHI HA VOTATO CON LEGHISTI E BERLUSCONES? TEDESCO E LUSI: UNO GIÀ SALVATO DALL’ARRESTO, L’ALTRO CHE SPERA DI ESSERLO, E QUESTO VOTO È L’ULTIMO TENTATIVO DI ACCORDO COL PDL…

1 - SENATO:RIFORME;ACCANTONATO ARTICOLO SU TAGLIO DEPUTATI
(ANSA) - L'Aula del Senato ha accantonato l'articolo 1 del ddl di riforma costituzionale sul taglio del numero dei deputati. La richiesta è venuta dalla Lega che, con Bricolo e con l'ok del Pdl, ha proposto di affrontare prima le modifiche del Senato e dunque anche gli emendamenti con cui il Carroccio chiede il Senato federale.

2 - RIFORME: SUBITO ESAME SENATO FEDERALE, TORNA ASSE PDL-LEGA
(ANSA) - Torna al Senato sulle riforme l'asse Pdl-Lega. L'Aula ha infatti approvato con 154 sì, 128 no e 5 astenuti la richiesta del capogruppo del Carroccio Federico Bricolo sostenuta dal Pdl di passare direttamente all'esame dell'articolo 2 del ddl sulle riforme sul Senato federale e accantonare l'1 riguardante il taglio dei deputati. La stessa 'vecchia maggioranza' potrebbe materializzarsi al momento del voto dell'articolo sul quale il Pdl ha presentato l'emendamento per introdurre il semipresidenzialismo.

3 - FINOCCHIARO,PDL-LEGA IMPEDISCONO TAGLIO PARLAMENTARI
(ANSA) - "Oggi è accaduto quello che già sapevamo e temevamo. Per ragioni di bottega e di propaganda il Pdl e la Lega barattano la forma di stato, con il Senato federale, stravolgendo e buttando a mare il frutto del lavoro fatto in commissione Affari costituzionali e impedendo di fatto l'approvazione di qualsiasi riforma istituzionale, a partire dal taglio del numero dei parlamentari".

Lo dice Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd. "A tal proposito - continua Finocchiaro - è stato il Pdl a chiedere come condizione per l'approvazione di una nuova legge elettorale l'approvazione di un pacchetto di riforme costituzionali al Senato. E' evidente a questo punto che nel Pdl non c'é alcuna volontà di fare le riforme, né quelle istituzionali, né quella elettorale, ma solo la voglia di usare il terreno delle riforme come campo di scorribande per costruirsi una bandiera, quella del semipresidenzialismo, da usare in campagna elettorale".

La presidente dei senatori Pd conclude sottolineando che "quello che il Pdl ha fatto oggi non è all'altezza delle responsabilità a cui come parlamentari siamo, in questa difficile situazione per il Paese, chiamati. Il Pd, in maniera responsabile, chiederà che, con tempi certi e stretti, si torni in commissione a discutere delle proposte che il Pdl, in maniera strumentale, ha presentato in Aula. E' l'unica maniera seria per poter affrontare una discussione di merito".

4 - GASPARRI, NESSUNO STOP A TAGLIO PARLAMENTARI
(ANSA) - "Sulla riduzione dei parlamentari non c'é alcun passo indietro, ma abbiamo semplicemente chiesto di fare chiarezza prima su come deve essere composto il Senato federale e poi votare gli articoli che lo denominano come tale nella Costituzione. E' solo un problema di procedure, la riduzione dei parlamentari è per noi un'assoluta priorità. Lo dice il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri che accusa il Pd di non aderire alle proposte del Pdl e saluta le possibili intese con il Carroccio.

"Noi abbiamo presentato davanti al Paese ed al Parlamento un progetto di riforma che vuole introdurre l'elezione diretta e popolare del presidente della Repubblica da parte dei cittadini. Ci auguriamo che tutti la condividano, anche se la sinistra - lamenta Gasparri - sta dimostrando un atteggiamento sbagliato di chiusura a riccio. Con la Lega, invece, ci può essere un confronto positivo, ma il nostro obiettivo è varare una grande vera riforma, che riduca il numero dei parlamentari, migliori la qualità del lavoro senza il bicameralismo perfetto e soprattutto consenta ai cittadini di eleggere un presidente della Repubblica dotato di significativi poteri"

5 - RIFORME: DA LUSI E TEDESCO SI' AD ACCANTONAMENTO TAGLIO DEPUTATI
(AGI) - Luigi Lusi e Alberto Tedesco avrebbero votato a favore dell'accantonamento dell'articolo 1 delle riforme costituzionali sul taglio dei deputati questa mattina in aula a Palazzo Madama. Secondo quanto si apprende, l'ex tesoriere della Margherita - su cui oggi l'aula del Senato decidera' l'autorizzazione all'arresto - e Tedesco (ex Pd, ora nel Misto, gia' 'graziato' dagli arresti in passato) avrebbero deciso di appoggiare la proposta della Lega di partire direttamente dal Senato federale.

Una mossa, quella di Lusi e Tedesco, secondo quanto viene riferito nei corridoi di Palazzo Madama, che dimostrerebbe l'esistenza di un accordo di Lusi con il Pdl per essere 'salvato' dal carcere oggi pomeriggio.

L'ipotesi e' considerata probabile qualora vi fosse il voto segreto. Sulle 20 firme necessarie, pero', ancora nulla di certo. Ma continuano i mal di pancia nel Pdl, dove molti avrebbero voluto il voto segreto: il gruppo piediellino tornera' a riunirsi tra un'ora al Senato per prendere una decisione finale e sara' presente anche il segretario Alfano.

 

FEDERICO BRICOLO MAURIZIO GASPARRI ANNA FINOCCHIARO BERLUSCONI E BOSSIALBERTO TEDESCO luigi lusi

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