CAVE YANEV! – PISTA BULGARA PER IL CAV, IL LEADER DEL PARTITO DI CENTRO SI FA AVANTI: “ALLE EUROPEE BERLUSCONI LO CANDIDO IO”

Salvatore Dama per "Libero"

La pista bulgara. Rimane in ballo. C'è. Da Sofia confermano. È l'ipotesi di una candidatura di Silvio Berlusconi alle elezioni europee. Non in Italia, dove non può per effetto dell'interdizione dai pubblici uffici, ma all'estero, Nell' ex Stato satellite dell'Urss. In Bulgaria fonti governative ammettono che sì, legalmente è possibile una candidatura di Silvio da loro. Così come è possibile che l'ex premier italiano ottenga la cittadinanza bulgara. Per meriti acquisiti nelle relazioni con le autorità locali, ma anche semplicemente investendo nella loro economia. Cinquecentomila euro.

Cifra non improponibile per il Cavaliere. Ieri il premier bulgaro Borissov ha confermato di avere buoni rapporti con Berlusconi dai tempi in cui erano colleghi premier,maha smentito che il leader del centrodestra italiano possa correre alle Europee nelsuopartito.

Allora, per tutta risposta (ieri a Sofia era la notizia del giorno, Berlusconi è molto noto da quelle parti), si è fatto avanti Yane Yanev, leader della formazione di centro Rzs ("Ordine, Legge, Giustizia"): «Visto che Borissov dice che non candida Berlusconi, io invito Silvio a fare il capolista del mio partito», Yanev lo ha dichiarato a Btv. Aggiungendo: «Sono convinto che Berlusconi sarà un ottimo difensore degli interessi della Bulgaria a Bruxelles».

E in riva al Mar Nero sono già pronti a scommettere sull'elezione dell'ex presidente del Consiglio italiano. È sicura, dicono. Berlusconi? Ieri era a Roma per incontrare i parlamentari di Forza Italia. La riunione è stata l'occasione per fare il punto sull'organizzazione del nuovo partito, ma anche per lanciare nuove bordate ai giudici, poi smentite in serata: «Magistratura democratica persegue tesi estremiste», è durissimo il Cavaliere parlando davanti all'assemblea dei parlamentari azzurri, «e le tesi estremiste non fanno bene al Paese, ricordiamoci come si arrivò alla nascita delle Brigate Rosse».

Un parallelismo che fa rumore. E non è il solo: «Al confronto la P2 era un'accolita di illusi, mentre questi di Md si sono organizzati per scalare il potere». Una parte delle toghe, prosegue l'affondo berlusconiano, «interviene sistematicamente nella vita politica e nelle istituzioni, calpesta lo stato di diritto ed è diventata un partito politico». D'altronde, ricorda l'ex premier, quello è «un vecchio vizio dei comunisti».

È «dai tempi di Togliatti che la sinistra ha imparato a presidiare tutto, dalla scuola alla giustizia». Perciò Silvio proprio non si capacita: «Come possono Alfano e gli altri collaborare con chi ha ucciso politicamente il loro leader?». La gente, aggiunge riferendosi ai sondaggi, «li ha già giudicati».

Quelli del Nuovo centrodestra «hanno tradito gli elettori, noi invece non lo faremo mai. Siamo orgogliosi di essere leali ai nostri elettori e ai nostri valori e programmi». Silvio non accetta la critica di parlare per fatto personale: «Mi accusano di occuparmi solo dei miei guai, di non rispettare le sentenze. La giustizia è un problema di tutti, non solo di Silvio Berlusconi. Riguarda i cittadini, io posso difendermi, ma tanta gente non può farlo. Quanto accade a me è la dimostrazione che in Italia la magistratura è fuori controllo».

Berlusconi torna a definire il voto al Senato sulla sua decadenza come «un colpo di Stato». Sostiene che all'estero «quello che è successo a PalazzoMadama è incomprensibile, nessuno riesce a spiegarselo ». Il Cavaliere, infine, giura a deputati e senatori che non intende porgere l'altra guancia. Vuole andare avanti con l'impegno politico. Lottare. «Getteremo le basi per vincere le elezioni e tutti voi sarete protagonisti. Faremo una battaglia per la libertà», Forza Italia è «un grande gruppo, possiamo fare un grande lavoro».

 

YANE YANEV YANE YANEV YANE YANEV Silvio berlu BerlusconiSILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpeg

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