btp italia soldi

CHE CE FREGA DEL RECOVERY, NOI C'AVEMO I BTP - RECORD DI RICHIESTE PER IL NUOVO DECENNALE: OLTRE 100 MILIARDI CONTRO I 14 OFFERTI. GLI INVESTITORI SONO A CACCIA DI TITOLI CHE GARANTISCANO RENDIMENTO, E MENTRE I BUND ''TOLGONO'' LO 0,4%, QUELLI ITALIANI DANNO OLTRE L'1,6% - MENTRE INSEGUIAMO I NUOVI FONDI CHE FORSE CI DARANNO 10 MILIARDI L'ANNO PROSSIMO, LA BCE HA COMPRATO 50 MILIARDI DI TITOLI IN DUE MESI, DA CUI RICEVERÀ COME SEMPRE OTTIMI INCASSI

1. BTP DA RECORD: RICHIESTE PER OLTRE 100 MILIARDI. INVESTITORI A CACCIA DEL NUOVO DECENNALE

BTP ITALIANI

Maximilian Cellino per www.ilsole24ore.com

 

Alla corsa degli investitori istituzionali ad accaparrarsi i BTp ci eravamo forse abituati nel recente passato. Mai però le richieste su un titolo del Tesoro italiano avevano superato la soglia dei 100 miliardi di euro come per il nuovo decennale appena emesso per un importo complessivo di 14 miliardi .

 

Rendimenti italiani sotto il fato

Un segnale ancora una volta inequivocabile - dopo gli esempi del BTp Italia, ma anche dei diversi bond piazzati attraverso un sindacato di banche, prima e durante l’emergenza Covid - della capacità dei rendimenti italiani di attirare l’attenzione del mercato.

 

In termini di rendimento, secondo quanto riferito a Radiocor da fonti finanziarie, il nuovo benchmark con scadenza dicembre 2030 riconosce uno spread di 9 punti base sul rendimento del precedente benchmark decennale, che ieri in chiusura viaggiava all’1,55% e che oggi registra un po’ di comprensibile pressione attestandosi al momento all’1,60 per cento. Tanto pare fare qualche confronto nel resto d’Europa, tolta la Germania che su scadenze simili viaggia con il suo Bund a -0,40%, Portogallo e Spagna si muovono su rendimenti di poco superiori allo 0,50% e la sola Grecia offre tassi più elevati.

GUALTIERI PATUELLI PROFUMO VISCO

 

Vigilia della riunione della Bce

Il collocamento del nuovo BTp decennale giunge alla vigilia di una riunione in cui la Bce potrebbe decidere di aumentare la portata attuale da 750 miliardi di euro del proprio piano di acquisti legato all’emergenza pendemica (Pepp) che interessa in prima battuta i titoli di Stato dell’Eurozona.

 

E all’indomani dei primi dati ufficiali della redistribuzione dell’intervento fra le diverse attività e i differenti Paesi, che hanno mostrato come fra la fine di marzo e maggio l’Eurotower abbia acquistato 37 miliardi obbligazioni pubbliche italiane con una deviazione rispetto al criterio delle quote di partecipazione al capitale Bce meno marcata di quanto ci si attendesse (4,7% in più rispetto al +12,4%registrato nel Pspp nello stesso periodo).

 

spread btp bund

 

 

2. LA BCE CI HA PRESTATO 50 MILIARDI IN DUE MESI

Nino Sunseri per “Libero quotidiano

 

L' unico bazooka esistente in questo momento in Europa è quello che Christine Lagarde ha ereditato da Mario Draghi alzandone poi la potenza di fuoco. Per il resto pistole ad acqua e bolle di sapone. In circa due mesi la Bce ha messo sul piatto oltre cinquanta miliardi per comprare Btp. Ha utilizzato sia il vecchio quantitative easing varato da Draghi (2,85 miliardi a maggio e 10,9 ad aprile) sia il piano straordinario anti-virus per altri 37,4 miliardi. Sono questo, finora, gli unici aiuti arrivati dalla Ue. Per il resto solo parole e vaghe promesse. Il famoso "Recovery fund" ideato da Macron e Merkel sarà in grado, forse, di sparare qualche bolla di sapone.

 

Roberto Gualtieri

E nemmeno subito. A nulla è valso il pomposo cambio di denominazione in «Next generation eu». A Bruxelles devono aver fatto confusione: non è un' operazione a beneficio delle prossime generazioni. I nostri ragazzi avranno tutto il tempo di invecchiare prima di vedere qualche spiccolo. Nel frattempo soffriranno molto aspettando i 750 miliardi di cui si parla da un paio di mesi come salvagente d' oro per il futuro dell' l' Unione. Sono 500 miliardi a fondo perduto e 250 come prestiti a lunghissimo termine e a tasso bassissimo. All' Italia, secondo gli entusiastici calcoli della prima ora dovevano arrivare circa 170 miliardi in poco tempo.

 

NULLA QUEST' ANNO

In realtà, guardando bene i testi si scopre che per quest' anno non arriverà nulla nonostante le necessità siano maggiori perchè le aziende chiudono i disoccupati aumentano.

Non a caso il Pil è visto in caduta del 13%. Per gli stanziamenti europei mancano i tempi tecnici e soprattutto politici. Se tutto andrà bene se ne parlerà l' anno prossimo. Ma saranno spiccioli in confronto alla gravità della situazione: quattro miliardi a fondo perduto e otto sotto forma di prestiti. Poi, secondo i programmi le erogazioni aumenteranno progressivamente fino al 2026.

spread btp bund

 

Tuttavia c' è la concreta possibilità che non arrivi un bel niente. Il programma, infatti, deve essere approvato dai 27 parlamenti dei Paesi aderenti. Se anche uno solo si oppone salta tutto. Dovranno votare anche Olanda e Danimarca dove la situazione è a dir poco esplosiva: già i governi sono contrari al fondo europeo. Ma sono anche in minoranza.

 

Chissà che argomenti useranno per convincere le rispettive aule dichiaratamente anti-Ue Una costruzione così complicata e piena di trappole sembra architettata con un solo scopo. Costringere l' Italia a prendere i 37 miliardi del Mes. E' vero che non ci sono condizioni tranne la destinazione per infrastrutture, investimenti green e sanità. E' chiaro quindi che le spese prima di essere approvate a Bruxelles dovranno essere esaminate. Se Di Maio, come ministro degli Esteri, dice che utilizzerà i fondi europei per tagliare le tasse e difficile non capire i mal di pancia che arrivano da Bruxelles.

LAGARDE - MERKEL - VON DER LEYEN

 

BOA DI SALVATAGGIO

E così l' unica boa di salvataggio rimane la Bce che in questo momento ha in pancia quasi 400 miliardi di Btp. Li ha comprati a partire dal 2015. Li ha sempre rinnovati alla scadenza e ha restituito agli Stati le cedole incassate sotto forma di dividendi e tasse che le banche centrali versano ai rispettivi governi. In questa maniera ha abbassato lo spread a 188 punti. Con il programma anti virus ha acquistato anche 46,74 miliardi di Bund tedeschi, 23,57 miliardi di titoli francesi e 22,39 miliardi di titoli spagnoli. In Grecia appena 4 miliardi.

La riunione di giovedì della Bce sarà l' occasione per rifare i conti.

 

Annunciato il 12 di marzo con una dotazione di 750 miliardi, ilpiano anti virs ha portato ad acquisti per 234 miliardi e al ritmo attuale dovrebbe esaurire la sua potenza di fuoco entro l' autunno. Per questo motivo un rafforzamento della sua dotazione appare inevitabile . Le attese vanno da un aumento minimo di 250 miliardi ad un massimo di 500 che porterebbe il plafond a 1250 miliardi. Un passaggio molto delicato e molto atteso dai mercati.

Con il dubbio però del possibile intervento a gamba tesa della Corte Costituzionale tedesca.

l'esordio di christine lagarde alla guida della bce 4

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?