
UNA CENSURA BELLA E BONEV - LA PROCURA OSCURA IL BLOG DELLA EX AMANTE DEL BANANA DIVENTATA NEMICA AGGUERRITA: AVEVA PUBBLICATO IL VERBALE DEL SUO INTERROGATORIO CON LE ACCUSE ALLA PASCALE “LESBICA”
Antonio Massari per "il Fatto Quotidiano"
MICHELLE BONEV VERSIONE BABBO NATALE
C’è il pericolo che diffami Francesca Pascale. Di più: c'è il pericolo che si trasformi nella stalker di Lady Berlusconi. E così la procura di Roma ordina l'oscuramento del blog di Michelle Bonev, l'attrice che raccontò, in un'intervista a Servizio Pubblico, molti dettagli sulla vita privata della coppia. Per il pm Eugenio Albamonte, il blog è nato con l'intento persecutorio nei confronti della Pascale, quindi va oscurato.
MICHELLE BONEV VIDEO MESSAGGIO
La vicenda merita un riepilogo. All'indomani dell'intervista in tv, la Pascale denunciò la Bonev per diffamazione e stalking e, di lì a poco, la procura romana aprì un fascicolo: indagini affidate al pm Eugenio Albamonte, lo stesso che ha disposto l'oscuramento del sito, sequestrato in via preventiva.
Il sito è operativo da mesi, divulga anche le attività dell'associazione Michelle Bonev e, nel comportamento dell'attrice, in fondo, non c'è granché di nuovo: tranne l'aver pubblicato integralmente il verbale del suo interrogatorio, quello reso dinanzi al pm Albamonte, nel quale la Bonev ha confermato punto su punto la versione raccontata a Servizio Pubblico: il fidanzamento fra Berlusconi e la Pascale – scrive l'attrice nel blog - è una messinscena, perché lei è lesbica, e tale rapporto” ha lo scopo di “fornire una copertura a Berlusconi, per mascherare i suoi rapporti sessuali con le tante ragazze che frequentano le sue abitazioni” e “rappresentare un idilliaco e inverecondo quadretto familiare, che durante la campagna elettorale raccolga quanti più voti possibili”.
Nel suo interrogatorio, insomma, la Bonev conferma tutto. E rilancia, raccontando di presunti, ipotetici ricatti della Pascale a Berlusconi, riguardo la frequentazione di una ragazza minorenne. La “sua” verità però è andata online, incluso il verbale d'interrogatorio, e la polizia giudiziaria ha commesso un piccolo errore: sequestrato il dominio internazionale, ma non quello italiano, ieri la Bonev invitava a condividere il più possibile i contenuti del suo blog, che restava visibile per tutti.
pascale berlusconi
BONEV PASCALE
Verbale d'interrogatorio incluso. “Vi chiedo di diffondere questo messaggio... non sono stata né processata, né condannata... E questo, solo per aver detto la verità....”. Una verità di parte, però, cioè quella che la Bonev - indagata per diffamazione e, in quanto tale, legittimata anche a mentire – ha raccontato in procura e, poi, ha deciso di condividere sul web.