travaglio bossi di maio salvini

CHIUSO L’ACCORDO PER CAMERA E SENATO, ARRIVANO I “SUSSURRI” PER DI MAIO E SALVINI - TRAVAGLIO INDICA LA STRADA A LUIGINO: “CONVIENE SIA A LUI CHE A SALVINI CHIUDERE QUI QUESTA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE. SE FACESSERO UN GOVERNO INSIEME" - UMBERTO BOSSI FA CAPIRE A SALVINI CHE L’ALLEANZA CON IL CAV NON SI TOCCA: “SE  SALTAVANO LOMBARDIA E VENETO LO APPENDEVANO IN PIAZZA COME IL SUO AMICO MUSSOLINI”

 

1 - TRAVAGLIO: "SE DI MAIO FARÀ UN GOVERNO CON LEGA FINIRÀ LINCIATO SULLA PUBBLICA PIAZZA"

Andrea Carugati per “la Stampa”

 

marco travaglio

Subito dopo l' elezione della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, sul web sono diventati virali i video dei suoi scontri tv con Marco Travaglio sui processi di Berlusconi. «Lei annunciò che mi avrebbe querelato, ma non è mai arrivato nulla, come nel caso della Boschi», ricorda il direttore del Fatto Quotidiano.

 

Che tuttavia non demonizza la scelta fatta dal M5S: «Per me è ragionevole che il partito e la coalizione che hanno vinto si dividano le presidenze delle Camere. Nel momento in cui il Senato è toccato a Forza Italia, il minimo che poteva capitare era un avvocato che difende l' indifendibile. Rischiavamo di trovarci uno come Giggino 'a purpetta, del resto il personale politico di Berlusconi è questa roba qui. E Casellati almeno non ha condanne. Era molto meglio la Bernini, ma l' ex Cavaliere, pur assai malconcio, non poteva farsi scegliere il presidente da Salvini e Di Maio».

 

M5S ha fatto un inciucio?

«No, perché non è un accordo sottobanco e non ci sono contropartite inconfessabili. Il Pd nel 2013 si prese tutto e fu molto peggio».

luigi di maio

 

Avremo un governo M5S-Lega con il terzo incomodo Berlusconi?

«Conviene sia a Salvini che a Di Maio chiudere qui questa collaborazione istituzionale. Se facessero un governo insieme, i 5 stelle sarebbero linciati sulla pubblica piazza. Luigi Di Maio diventerebbe l'uomo più scortato d' Italia. E poi hanno due programmi costosi e incompatibili: non si può pensare di realizzare contemporaneamente la flat tax e il reddito di cittadinanza».

 

Accordo indigeribile anche se non ci fosse il Cavaliere?

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

«Certamente. Il M5S ha una gran parte di elettori fuggiti dal Pd, che vedono Salvini come fumo negli occhi. Il M5S rischierebbe di perdere non solo voti, ma anche parlamentari eletti al Sud».

 

Di Maio non ha risposto al telefono a Berlusconi.

«Ha dimostrato di non essere stupido. Chi si siede al tavolo con lui sparisce dalla scena politica. È successo a tutti i leader del Pd, con l'eccezione di Prodi».

 

Il voto alla Casellati in Senato danneggerà il Movimento?

«Se si ferma qui no, gli elettori di Grillo, che sono visceralmente anti-berlusconiani, sanno distinguere una divisione di cariche istituzionali da un eventuale accordo di governo. Non oso neppure immaginare Di Maio discutere di programma e ministri con la Lega».

 

Crede ancora in un'intesa tra Pd e grillini?

«Se Renzi mantiene il controllo del Pd finirà per sostenere un governo di centrodestra. Se spuntasse fuori qualcuno in grado di capire le ragioni della sconfitta potrebbe invece mettere a punto un programma di riforma sociali da approvare col M5S».

bossi salvini maroni

 

2 - «SE SALTAVA LA LOMBARDIA IMPICCAVANO MATTEO COME MUSSOLINI»

Da “Libero quotidiano”

 

Umberto Bossi contro Matteo Salvini. Per il Senatur, il suo successore «ha parlato prima di pensare, se per colpa sua saltavano le autonomie di Lombardia e Veneto lo appendevano in piazza come il suo amico Mussolini».Bossi si riferisce alvotoleghista per Anna Maria Bernini, che venerdì ha squassato il centrodestra. Con i colonnelli azzurricheminacciavanola crisidellegiunte regionali. Proprio Bossi era andato a Palazzo Grazioli, residenza del Cavaliere, per parlare con «l’amico Silvio» e tentare di ricucire. Bossi ha altre critiche per Salvini.

salvini cornuto da isoardi il commento di bossi

 

Questa volta, a proposito del feeling con i grillini. A Repubblica tv (prima aveva parlato anche con altri giornali e tv, tra cui La7), insiste: «No a un governo con loro, quelli del M5S hanno un programma vecchio dei tempi della Democrazia Cristiana, vogliono fare la cassa delMezzogiorno perl’assistenzialismo che è già fallito una volta».

 

E poi: «Vogliono fare la Cassa per il Mezzogiorno, per l’assistenzialismo fallito una volta. Devono fare le fabbriche, non l’assistenzialismo».Non c’è solo la voce di Bossi. Anche RobertoMaroniha criticatolaforzatura di Salvini,pubblicando un vecchio articolo in cui si descrivevano le crociate progay della Bernini. Poi, auspicava che «la notte porti consiglio», come poi è avvenuto.

salvini al congresso della lega

 

Nel partito, c’è qualche voce isolata (come quella del milanese Davide Boni) che storce il naso anche per la scelta di appoggiare Roberto Fico alla Camera. Il grillino è considerato troppo di sinistra, e quando era in Vigilanza Rai avrebbe bloccato gli spot per i referendum autonomisti di Lombardia e Veneto del 22 ottobre scorso (peraltro,i grillini siespressero afavore dell’autonomia). Salvini fa spallucce, godendosi il successo. Per Luca Zaia, «Matteo ha la statura di un capo del governo».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....