CONSIGLI AL BANANA PER DIVENTARE UNA VITTIMA DI CIUCCESSO - SE VA AI SERVIZI SOCIALI, VIA CON UN MINI REALITY COSTRUITO INTORNO A LUI - SE VA AI DOMICILIARI, COMUNICARE ALL’ESTERNO CON I “PIZZINI”

Salvatore Merlo per "il Foglio"

Dice Ennio Doris: "Questa storia della condanna, questa ingiustizia, è già una forza per lui. Perché tutti sanno da dove è cominciata. Tutti hanno capito che Silvio è la vittima di un accanimento giudiziario senza precedenti". Tra una settimana il Cavaliere sarà agli arresti domiciliari, o forse consegnato ai servizi sociali, e lui, Doris, il vecchio amico, il banchiere, il presidente di Mediolanum immagina che Berlusconi, "imprevedibile e geniale com'è", trasformerà la sventura "in un prodotto, in un'invenzione di marketing creativo. Ne sono sicuro. Berlusconi, come me, si è fatto da solo.

E uno così non molla mai", aggiunge Doris, che tra l'altro ha appena pubblicato un'autobiografia intitolata "C'è anche domani", per raccontare la sua faticosa scalata lungo le pareti del successo e anche il suo incontro con il Cavaliere. Ma cosa potrebbe inventarsi il Prigioniero di Arcore, grande piazzista di sé stesso? Doris dice che ci vorrebbe una fantasia "sfrenata", come quella di Berlusconi, per immaginare e prevedere le sue mosse.

Ci vorrebbe la fantasia d'un grande regista, d'un sorgivo uomo di pubblicità o di televisione. Eccone uno: "Io inventerei un format da mandare online da Arcore", dice Giovanni Minoli, il padre di Mixer. "Farei una web serie intitolata ‘Le mie prigioni', una mini-fiction giorno per giorno con Berlusconi protagonista: lui che gioca con Dudù, lui che si consegna a un codice e a un linguaggio inediti, insospettabili, persino initimisti, introspettivi.

Può costruire la storia del conte di Montecristo, isolato, lontano, apparentemente sconfitto ma invece pronto a tornare in campo e far vendetta degli sgarbi subiti". E come lo governerebbe il partito, Forza Italia? "Quale partito?", risponde ironico Minoli. "Anche l'assenza è una forza", dice Augusto Minzolini, senatore di Forza Italia e già "direttorissimo" del Tg1. "Ogni sua minima apparizione sarebbe di per sé un evento, circondato da fortissima curiosità e persino mistero.

Pensate - dice Minzolini - centinaia di telecamere, appostate in ogni angolo, tutto intorno al luogo in cui Berlusconi vive o lavora". E insomma la grande assenza del Cavaliere prigioniero, "vittima della giustizia", che incombe inafferrabile sull'Italia politica. "Se gli daranno i servizi sociali potrebbe farsi affidare al Foglio, o al Giornale", dice Paolo Liguori, direttore di lungo corso a Mediaset, che conosce sia l'universo ludico del Cavaliere sia il modo di costruire la realtà tipico dei giornali.

"I due quotidiani diventerebbero degli strani oggetti di culto, di studio persino". Ed ecco la scena: il Cavaliere che scrive sulle colonne del Foglio, ma forse non firma, "e allora - continua Liguori - tutta l'Italia starebbe lì, a leggere rigo per rigo, ad analizzare il giornale articolo per articolo, cercando tracce del Cavaliere, polvere di Silvio. Poi all'improvviso apparirebbe sul Foglio un articolo mai visto prima, incongruo, una cosa del tipo: ‘le più belle modelle del mondo'. E allora Gad Lerner e Zagrebelsky, starebbero tutti lì a leggere esultanti: ‘Eccolo! Eccolo l'articolo di Berlusconi'".

L'OPERA PELLEGRINAGGI DEL SUO POPOLO
E se fossero invece arresti domiciliari e non servizi sociali? "Beh, allora Arcore diventerebbe Cascais", esclama Liguori. "E comincerebbero a sorgere tutt'intorno alla villa di Arcore degli agriturismi, dei bed&breakfast, delle cooperative di Forza Italia, un po' come l'opera pellegrinaggi. E ovviamente il grande Cavaliere troverebbe un modo magico per comunicare dall'interno delle sue domestiche prigioni. Magari con dei ‘pizzini'".

I pizzini del Cav., sembra già di vederli. E Liguori immagina: "Comincerebbero persino a circolare dei pizzini apocrifi, di origine dubbia. E ovviamente solo Francesca Pascale a quel punto sarebbe titolata a dire quali sono quelli veri e quelli invece da scartare. Per non parlare dei pizzini criptici, quelli composti magari da una parola sola, quelli da interpretare". E dunque tutti restano in attesa d'un azzardo creativo, d'una spinta taumaturgica del Cavaliere fantasioso e levantino.

 

berlusconi galeraGiovanni Minoli Matilde Bernabei ENNIO DORIS CON ALLE SPALLE UN RITRATTO D ANNATA DI BERLUSCONIPaolo Liguori Minzolini intervistato

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...