1- NON UNA MA BEN DUE MOTOVEDETTE DELLE FIAMME GIALLE PER RENATA POLVERINI. GESUMMARIA! CHE SARà MAI SUCCESSO PER AVERE A DISPOSIZIONE UNA VELOCISSIMA V2050, MEZZO ADOTTATO PER SCONFIGGERE I CONTRABBANDIERI, E GUARDACOSTE LUNGO 22 METRI? 2- TRANQUILLI, NESSUN CONTRABBANDO: ERA SOLO PER PERMETTERE A SDE-RENATA E AI SUOI QUATTRO AMICI UNA GITA A PONZA PER ASSISTERE AL MITICO PREMIO PREMIO CALETTA 3- UNA SERATA CONDOTTA DA CLAUDIO LIPPI CON SFILATA DI MODELLE ABBASTANZA SVESTITE, E UN MINI TALK SHOW IMPROVVISATO DA VESPA. TRA I PREMIATI ALESSANDRO CECCHI PAONE, CHE SFOGGIAVA BRACHE ETNICHE, E LICIA COLÒ PER L’IMPEGNO TURISTICO PRO-PONZA 4- AH, DIMENTICAVAMO IL TOCCO DI CLASSE! I FINANZIERI HANNO SCARICATO A TERRA, IMPROVVISANDOSI FACCHINI I BAGAGLI DELLA CRICCA DELLA PRIMADONNA DI “BALLARò” FLORIS, FACENDO ANCHE SPOSTARE TRE MOTOPESCHERECCI CHE LE DAVANO FASTIDIO 5- A NEW YORK. IN AFGHANISTAN. A LONDRA. SEMPRE PER CONVEGNI, FIERE, CELEBRAZIONI. I CONSIGLIERI DELLA POLVERINI NON STAVANO MAI FERMI, TANTO PAGAVANO I CONTRIBUENTI

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/renata-in-barca-a-scrocco/2191916

Non una ma ben due motovedette delle Fiamme Gialle per la gita a Ponza di Renata Polverini. Una velocissima V2050, mezzo adottato per sconfiggere i contrabbandieri, ad aprire il convoglio e poi un comodo guardacoste lungo 22 metri per la governatrice, i suoi quattro amici e un carico di bagagli. Che i militari hanno scaricato a terra, improvvisandosi facchini.

Cinque anni fa, dopo lo scandalo per le escursioni del generale Roberto Speciale e di tanti politici a bordo di mezzi della Finanza, si era promesso che non sarebbe mai più accaduto. Invece queste foto documentano il tour di Renata & Friends lo scorso 24 giugno sulla rotta Ponza-Anzio.

Il governatore dimissionario era di ritorno da un impegno ufficiale: aveva assistito alla finale del Premio Caletta. Sedeva in prima fila assieme al neosindaco di Ponza Piero Vigorelli, celebre conduttore televisivo da sempre vicino al Pdl e ora top manager de La7, e a Bruno Vespa.

Uno serata condotta da Claudio Lippi e dalla meno nota Adele Di Benedetto, con sfilata di modelle abbastanza svestite che indossavano abiti di sarti emergenti laziali, e un mini talk show improvvisato da Vespa. Tra i premiati Alessandro Cecchi Paone, che sfoggiava brache etniche, e Licia Colò, a cui è stato riconosciuto l'impegno per la promozione dell'isola pontina.

La serata è organizzata da Almadela, un'associazione di Latina che si occupa di promozione tv, moda e formazione giovanile quasi sempre con finanziamenti pubblici. E il Premio Caletta è venuto a costare circa 30 mila euro, raccolti tra sponsor privati e contributi pubblici, come spiega Alberto Lauretti, presidente di Almadela.

Provincia e Regione dovrebbero stanziare 10 mila euro, mentre le spese di luci e palco sono state a carico del Comune. Secondo Lauretti «il grosso delle spese se ne vanno per i trasporti e i biglietti degli aliscafi». Gli ospiti, giura Lauretti, «arrivano sempre con mezzi pubblici, così è stato per Paolo Bonaiuti, per il prefetto di Latina e tutti gli altri».

Non per la Polverini, che ha usufruito di un trasporto privilegiato degno di un sovrano. Stando alle testimonianze, ore prima dello sbarco tre pescherecci sono stati fatti spostare dalle Fiamme Gialle per garantire un attracco rapido. Con un motoscafo militare che vigilava a largo del molo, accogliendo poi l'arrivo della motovedetta presidenziale. Che non si trattasse di una missione istituzionale lo conferma anche il suo look: pantaloni bianchi e canottiera fiorita.


2- ED ORA ESCONO I VIAGGI PAZZI
Paolo Fantauzzi per http://espresso.repubblica.it

Se Renata Polverini è stata una governatrice giramondo, va detto che i consiglieri del Lazio non sono stati da meno. E in effetti non poteva essere diversamente, con una presidente di giunta che in appena due anni e mezzo ha inanellato una dozzina di missioni istituzionali all'estero, firmando improbabili accordi con l'Fbi e facendosi fotografare perfino durante le via crucis nel santuario di Lourdes.

Rileggendo a posteriori la storia recente della regione, c'è una data esatta in cui si potrebbe far risalire "l'assalto alla diligenza" della Pisana: quella del 19 ottobre 2010. Nella seduta precedente del 14 settembre l'Ufficio di presidenza ha deciso con l'ormai celebre delibera 90 di portare da 1 a 5,4 milioni la dotazione a favore dei gruppi consiliari. E' il segno che l'aria sta cambiando, una sorta di "libera tutti". E a scorrere gli ordini del giorno dell'organismo guidato da Mario Abbruzzese (Pdl) appare evidente come proprio quella seduta segni una sorta di spartiacque.

Fino ad allora l'Ufficio si è occupato solo di questioni organizzative della macchina: incarichi affidati a collaboratori, nomina di portaborse indicati dai consiglieri e via dicendo. Il 19 ottobre si cambia. Tanto che su 20 punti all'ordine del giorno, ben 11 sono per autorizzare missioni in Italia e all'estero. E' la prima volta che accade da quando si è insediato il nuovo Consiglio.

Il mese seguente le missioni autorizzate sono sei, quello ancora successivo risalgono a otto. E così via per tutto l'anno seguente. Una tale "frenesia" che a settembre 2011 l'Ufficio di presidenza è costretto a porre uno stop per l'eccessivo lievitare dei costi. E dei rimborsi, ovviamente. Perché anche se non è dato sapere l'entità della spesa (gli indennizzi finiscono direttamente nel cedolino dei consiglieri), a giudicare da destinazioni e permanenza si tratta di decine di migliaia di euro.

Su tutti, già a fine 2010, spicca il dinamismo del pidiellino Giancarlo Miele, quello dello champagne e delle cravatte di Marinella che sarebbero state pagate coi soldi del gruppo. Miele è presidente della commissione Sviluppo economico e turismo e viene autorizzato a partecipare il 24 settembre a Foligno all'imperdibile manifestazione "I primi d'Italia", il festival dei primi piatti.

Il 27 settembre è a Bruxelles per la giornata europea del turismo), una settimana dopo (1-2 ottobre) è a Milano al salone di "Mi faccio impresa") e quella dopo ancora a Genova al 50esimo salone nautico, sempre per con pernotto fuori. Agli atti risulta anche un'autorizzazione alla fiera internazionale di Londra per ben quattro giorni (dall'8 all'11 novembre). Dove oltre a Miele va il vicepresidente della commissione, Mario Mei (Pd, ora Api).

Non è da meno Francesco Battistoni, protagonista negli ultimi mesi del braccio di ferro con Franco Fiorito per l'avvicendamento nel ruolo da capogruppo Pdl che avrebbe portato all'esplosione dello scandalo. Presidente della commissione Agricoltura, Battistoni viene autorizzato ad andare per ben tre giorni all'imperdibile Salone del gusto di Torino (22-24 ottobre) e alla Fiera del cavallo di Verona (5-7 novembre), più un paio di giorni a Bruxelles a metà novembre.

Notevole anche l'impegno di Gilberto Casciani, un altro eletto nella lista della governatrice dopo un travagliato passato politico che lo ha portato dal Psdi al Ccd, dall'Ulivo all'Italia dei valori fino all'appoggio in Campidoglio al sindaco Alemanno e la scoperta della Polverini. A New York ogni anno c'è il Columbus day e ogni anno la Columbus Citizen Foundation organizza una parata in onore del talento e del contributo che gli italo-americani hanno portato agli Stati Uniti. La Regione Lazio non può mancare.

Ad andare è proprio Casciani, quale presiedente della commissione Affari comunitari e internazionali. Un viaggio di non poco conto, dal momento che l'autorizzazione nella Grande mela è di ben quattro giorni: dall'8 all'11 ottobre. Il mese dopo Casciani, secondo le carte dell'Ufficio di presidenza, è a Bruxelles due giorni per "incontri istituzionali presso organismi comunitari", come recita la delibera.

Ma non è solo: in trasferta c'è tutta la commissione Affari comunitari, sette persone in tutto. La settimana successiva è il vice di Casciani, Carlo De Romanis (Pdl), reso celebre dal party a Cinecittà vestito da Ulisse, a tornare per un altro paio di giorni nella capitale belga, dove per anni è stato assistente di Antonio Tajani.

 

polverini barca POLVERINI SULLA MOTOVEDETTA DELLA GUARDIA DI FINANZA POLVERINI A PONZA SULLA MOTOVEDETTA DELLA FINANZA POLVERINI A PONZA SULLA MOTOVEDETTA DELLA FINANZA POLVERINI A PONZA SULLA MOTOVEDETTA DELLA FINANZA MOTOVEDETTA DELLA GUARDIA DI FINANZA AD ANZIO POLVERINI FIORITO IN TV jpegPOLVERINI E FIORITO FRANCESCO BATTISTONI CARLO DE ROMANIS POLVERINI FESTA OLYMPUS jpegMANIFESTO ELETTORALE DI CARLO DE ROMANIS jpegCARLO DE ROMANIS jpegFRANCO FIORITO

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)