esercito banchi scuola coronavirus

BANCHI DI NEBBIA – TRA DUE SETTIMANE SUONA LA CAMPANELLA E ANCORA PROFESSORI E STUDENTI NON SANNO SE E COME ANDRANNO A SCUOLA: IERI LE REGIONI E IL GOVERNO HANNO TROVATO L'INTESA SUL PROTOCOLLO CONDIVISO PER LA GESTIONE DEI CASI DI COVID (MA NON SUI TRASPORTI): “CON UN SOLO POSITIVO LA SCUOLA RESTA APERTA” – LA CONSEGNA DEI BANCHI DELL'ESERCITO A CODOGNO, ALZANO E NEMBRO E LE POLEMICHE CONTRO LA AZZOLINA, BOMBARDATA ANCHE DAGLI ALLEATI DEL PD

l'esercito consegna i banchi a codogno alzano e nembro1

1 – SCUOLA E COVID, DUELLO TRA PD E AZZOLINA. LE 5 REGIONI CHE VOGLIONO APRIRE DOPO

Gianna Fregonara e Donatella Tiraboschi per www.corriere.it

 

Tornano i camion militari a Nembro: ma questa volta non è un corteo di bare. Trasportano i nuovi banchi monoposto che garantiranno l’apertura in sicurezza delle scuole in quello che è stato uno dei comuni più martoriati dall’epidemia del Covid la scorsa primavera.

 

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha scelto tre luoghi simbolo per portare la prima tranche di banchi: 799 in tutto, tra Alzano, Codogno e Nembro. Qui sono dovuti intervenire i militari con i loro mezzi perché i tir delle ditte costruttrici non passavano per le vie strette del paese per arrivare fino alla sede dell’istituto alberghiero.

 

LUCIA AZZOLINA

La preside Louise Valerie Sage si commuove all’arrivo del convoglio: «Qui non ci siamo praticamente mai fermati, dove tanti alunni hanno pianto i loro cari ora non vediamo l’ora di ripartire».

 

Mascherine, orari, mensa e assenze: le regole per il rientro in classe

Da lunedì ci saranno altre consegne, anche se il numero maggiore di banchi sarà pronto a scuole già aperte. In settimana a Bolzano, dove l’anno scolastico comincia il 7 settembre, Bergamo, Piacenza, Brescia, Treviso e Padova ne saranno distribuiti alcune decine di migliaia.

 

CORONAVIRUS SCUOLA

Ma intanto aumenta il numero di regioni dove si sta ragionando se non sia più semplice e meno costoso, visti anche i ritardi nella preparazione delle scuole, rinviare l’avvio dell’anno a dopo il referendum del 20 e 21 settembre, senza dover cominciare e interrompere nel giro di una settimana. Hanno già deciso per ritardare Puglia e Calabria e Sardegna, ma ci stanno pensando anche il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio e quello della Campania Vincenzo De Luca.

 

Nel giorno in cui il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha firmato il decreto per l’assunzione a tempo indeterminato di 84.808 docenti, che dovranno sostituire i colleghi andati in pensione, scoppia una nuova polemica sulla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

 

I BANCHI ANTI CORONAVIRUS CHE VUOLE COMPRARE LUCIA AZZOLINA

Non è l’opposizione questa volta a chiedere le dimissioni ma è il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci ad attaccarla accusandola, in un’intervista a La Stampa, di «aver dato un contributo insufficiente» alla riapertura delle scuole. Replicano polemici i senatori del M5S: «Chi tocca Azzolina attacca il governo».

 

Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando prova a gettare acqua sul fuoco e, senza smentire Marcucci, chiede però «la massima collaborazione tra tutti i livelli istituzionali per garantirne la riapertura». In serata, al Tg3, la ministra si difende: «La riapertura della scuola è una partita che riguarda tutto il governo, ciascuno con le proprie responsabilità. Quanto a Salvini (che l’altro ieri aveva comunque annunciato una mozione di sfiducia, ndr) la scuola dovrebbe stare fuori dalla campagna elettorale e dovrebbe coinvolgere tutti, ne va del futuro del Paese».

l'esercito consegna i banchi a codogno alzano e nembro3

 

Ieri le Regioni e il governo hanno sottoscritto il protocollo condiviso per la gestione dei casi di Covid a scuola. Un passo avanti nella scrittura delle regole per la riapertura: «La leale collaborazione tra i livelli istituzionali ci ha permesso di fare passi in avanti importanti - ha detto dopo la firma di tutti i governatori il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia -. Applicheremo lo stesso modello e la stessa collaborazione per chiudere nei prossimi giorni anche le linee guida per la sicurezza nel trasporto pubblico locale». L’accordo potrebbe già esserci lunedì.

 

l'esercito consegna i banchi a codogno alzano e nembro

Nell’incontro al ministero dei Trasporti le Regioni hanno chiesto che i bus si possano riempire fino all’80 per cento della capienza, rispettando le misure di sicurezza anti-Covid, come l’uso delle mascherine, dei filtri e dei divisori. Il Cts aveva proposto di arrivare fino al 75 per cento, come deroga massima.

 

Intanto cresce il numero di Comuni che, contro le indicazioni del comitato tecnico scientifico, hanno deciso di procedere comunque alla misurazione della febbre fuori dagli asili e dalle scuole materne: a Roma e Bologna venerdì si è aggiunta anche Milano, come ha annunciato il sindaco Beppe Sala.

lucia azzolina

 

2 – INTESA GOVERNO-REGIONI SUL COVID IN CLASSE "CON UN SOLO POSITIVO LA SCUOLA RESTA APERTA"

Niccolò Carratelli per “la Stampa”

 

Le scuole riapriranno e non richiuderanno così facilmente come molti prevedono. Nel protocollo dell' Istituto superiore di sanità per la gestione di eventuali casi Covid a scuola, approvato ieri dalla Conferenza unificata stato-regioni-enti locali, si chiarisce che «un singolo caso confermato in un istituto non dovrebbe determinarne la chiusura, soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata».

PROVE DI DISTANZIAMENTO A SCUOLA IN VISTA DELLA RIAPERTURA

 

La valutazione spetterà al Dipartimento di prevenzione dell' Asl, che deciderà in base «al numero di casi confermati, di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all' interno della comunità». Insomma, nessun automatismo, le decisioni saranno prese nei territori, anche in base all' andamento generale dei contagi.

 

Ieri sono stati registrati altri 1462 casi positivi, ancora in aumento rispetto a giovedì, quando erano stati 1411, ma va sottolineato anche il nuovo record di tamponi effettuati, più di 97 mila. La tendenza però non può che preoccupare, visto che gli esperti del Comitato tecnico-scientifico hanno già avvertito che il ritorno a scuola «potrebbe produrre un lieve incremento dell' indice di trasmissione del contagio».

CHE SUCCEDE IN CASO DI CONTAGIO A SCUOLA

 

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, invita alla fiducia: «Quando sarà necessario interverremo subito con i medici e le Asl, tamponi per tutti per garantire il massimo della sicurezza - dice -. Questo protocollo rafforza i meccanismi di prevenzione e intervento».

LUCIA AZZOLINA

Ma al piano condiviso dal governo con regioni, province e comuni manca ancora un tassello fondamentale in vista del D-Day del 14 settembre: quello relativo ai trasporti locali. Il confronto tra le parti proseguirà durante il weekend, e lunedì è prevista una nuova seduta straordinaria della Conferenza unificata, per cercare di arrivare a un accordo su linee guida condivise.

 

Nell' ultimo tavolo tecnico al ministero dei Trasporti, è stato discusso un documento, elaborato alla luce delle ultime indicazioni del Cts, che prevede di derogare al distanziamento, consentendo di riempire i mezzi fino all' 80% della capienza (ora viaggiano al 50%).

 

l'esercito consegna i banchi a codogno alzano e nembro 2

 Questo a patto che vengano garantite alcune misure di prevenzione e di igiene: la mascherina sempre obbligatoria, un adeguato ricambio dell' aria, con filtri certificati, la regolare sanificazione degli ambienti e l' eventuale installazione di pannelli divisori, soprattutto sulle lunghe percorrenze.

 

I rappresentanti delle Regioni hanno dato atto del parziale accoglimento delle loro richieste, ma hanno insistito sulla necessità di ulteriori risorse per finanziare i servizi aggiuntivi, che dovranno coprire il residuo 20% di passeggeri lasciato a terra, in particolare nelle ore di punta. Inoltre hanno chiesto che le nuove regole siano applicate a tutto il trasporto pubblico locale, compreso quello ferroviario. Escludendo quindi i treni dei pendolari dal rispetto delle disposizioni attualmente in vigore per l' alta velocità e, in generale, per i treni a lunga percorrenza.

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)