1. DAL “GIORNALE” AL “FOGLIO, LA DESTRA SI SCHIERA IN DIFESA DEL “GELATAIO” SIGNORINI 2. GIULIANO FERRARA: “QUEL TITOLO È ORRENDO. BRUTTO, VOLGARE, RIDICOLIZZANTE. MA NON IN TANTI POSSIAMO PERMETTERCI DI DIRLO, ESSENDO STATI IN POCHI A DIFENDERE UN’EX MINISTRA (MARA CARFAGNA, NDR) DALLE PAROLE DI UN’ATTRICE COMICA (SABINA GUZZANTI, NDR) QUANDO GRIDÒ “STRINGI I DENTI MARA” (CONDANNATA PER UN REATO, DIFFAMAZIONE)” 3. VITTORIO FELTRI: “NEL 2011 CHI STAMPÒ ALCUNE FOTO MIE, SEDUTO IN UN RISTORANTE CON ACCANTO L'ONOREVOLE MELANIA RIZZOLI; E IL TITOLO DI “CHI” ERA: ‘’FELTRI SCALA LA RIZZOLI’’. NESSUNO FIATÒ. L'ORDINE DEI PENNINI, ZITTO. PER IL MINISTRO MADIA, INVECE, SI È MOBILITATO IL MONDO INTERO AL GRIDO: LASCIATE CHE MADIA LECCHI CIÒ CHE LE PARE, MA IN SEGRETO. LECCATE LECCATE, QUALCOSA SULLA LINGUA VI RESTERÀ APPICCICATO. PEGGIO DELLA VOLGARITÀ C'È SOLO L'IPOCRISIA. IN UN PAESE DI LECCACULO CI SI STUPISCE CHE UNA LECCHI QUALCOS'ALTRO DAVANTI AL FOTO- REPORTER”

1. MADIA REPLICA A SIGNORINI: ‘’OGNUNO È RESPONSABILE DI CIÒ CHE PUBBLICA”

MARIANNA MADIA SU CHI CI SA FARE COL GELATOMARIANNA MADIA SU CHI CI SA FARE COL GELATO

Da “il Corriere della Sera”

 

«Ognuno è responsabile di quello che è e di quello che fa. Io sono responsabile della Pubblica Amministrazione. Signorini, come direttore di Chi, è responsabile di quello che pubblica». Marianna Madia aspetta un giorno per rispondere. Dice la sua nel videoforum di Repubblica Tv dedicato alla riforma della PA. Pochissime parole dopo la bufera provocata dal settimanale Mondadori che ha pubblicato cinque sue foto rubate ad inizio ottobre, mentre in macchina mangia un cono artigianale, il marito seduto lì accanto, sotto il titolo sessista e allusivo: “Ci sa fare con il gelato”.

DONNE CONTRO SIGNORINI DONNE CONTRO SIGNORINI

 

2. MADIA, IL PD INVENTA IL REATO DI SENSUALITÀ

Andrea Zambrano per “il Giornale”

SIGNORINI BERLUSCONI MARINASIGNORINI BERLUSCONI MARINA

 

E bomba sia. Il servizio di Chi sul gelato gustato in auto dal ministro Marianna Madia è solo l'ultimo dei tormentoni mediatici creati dalla sinistra per indignare un Paese che è avvezzo di solito ad indignarsi per benaltro.

marianna madiamarianna madia

 

«Ci sa fare col gelato», recitava il titolo del servizio che immortalava il ministro della Pubblica amministrazione in una pausa privata.

 

Un vezzo, satirico, guascone o trash che sia, che Signorini ora rischia di pagare anche di fronte all'ordine dei giornalisti. L'esposto è partito e firmato da una della pasionarie emergenti della sinistra, quella Roberta Mori che, nella sua veste di presidente della commissione Pari opportunità della Regione Emilia Romagna, ha sentito suo dovere denunciare quel servizio «sessista».

DONNE CONTRO SIGNORINI DONNE CONTRO SIGNORINI

 

«La violenza sulle donne si annida anche nell'appiccicare addosso alle donne una sensualità malata che le condanna ad essere strumento e oggetto. Basta!», si è stracciata le vesti ben sapendo che è in campagna elettorale candidata col Pd.

Guzzanti vs CarfagnaGuzzanti vs Carfagna

 

Sensualità malata? Lei? Proprio lei, verrebbe da dire, che in quanto a sensualità malata avrebbe da giustificarsi per aver costretto i dipendenti della Regione a sorbirsi lo scorso 8 marzo uno spettacolo dedicato alle mestruazioni. «Corpi impuri», questo il titolo della piece offerta ai dipendenti in orario di lavoro con tanto di scheda per permesso retribuito.

 

SIGNORINI BERLUSCONISIGNORINI BERLUSCONI

Uno spettacolo dai contorni ambigui in cui si arrivava a criticare la Chiesa perché considera il corpo della donna impuro. E financo a immaginare la ferita del costato di Gesù come una vagina. Il messaggio era chiaro: nessuno sconto alla natura: il sesso deve essere un coacervo di ormoni e umori dove la donna è corpo sempre a disposizione e non un tempio della vita carico di attese e attenzioni.

 

SIGNORINI BERLUSCONISIGNORINI BERLUSCONI

Ma quella volta nessuno scandalizzò e la cosa passò in cavalleria come una delle tante, discutibili, iniziative culturali della giunta Errani. Adesso invece l'emergenza per l'autodeterminazione della donna è davvero a rischio. E forse non tanto per la ministra, che conoscendo il gioco si limita a dire «Signorini è responsabile di quello che pubblica». Ma proprio per il circo che ha preso quelle foto per crociate ben assestate.

 

signorini video  400x300signorini video 400x300

C'è addirittura il Telefono rosa a scagliarsi contro Signorini perché «chieda scusa al ministro, offesa dal sessismo maschilista. Il direttore del giornale patinato non si scompone più di tanto: «Non mi sono pentito per niente, rivendico il mio diritto a divertire e far divertire. Mi sono occupato di sberleffi a Belen e a Valeria Marini e nessuno si è sollevato. Esistono donne di serie A e donne di Serie B? Dov'erano quando la stampa metteva in croce Mara Carfagna e derideva la giarrettiera della Brambilla? Esistono indignazioni di sinistra e di destra?».

MARIANNA MADIAMARIANNA MADIA

 

Domanda cruciale. Alla quale basterebbe una semplice risposta: forse esistono al tavolo delle trattative anche sindacati di pasionarie che decidono cosa è contro il pudore e cosa non lo è. E Signorini non ha quella tessera.

 

4. L’ORDINE DEL GELATO

Da “Il Foglio”

 

Premessa: secondo noi quel titolo è orrendo. Brutto, volgare, ridicolizzante. Ma, ça va sans dire, se fossimo un giornale tabloid l’avremmo fatto anche noi (e chi dice “io no” è un vero giornalista: cioè un contaballe).

 

E’ la regola del nazionalpopolare su cui si fondano i tabloid, che hanno l’insignificante particolare di essere i giornali più letti nei paesi anglosassoni (ah, non solo lì). Foto, meglio se rubata, didascalia con doppi sensi e picconate alla decenza (se avete un’amnesia, chiedete a Camilla Parker Bowles).

alfonso signorini show1alfonso signorini show1

 

Lì però, in Inghilterra, nessuno viene perseguito disciplinarmente da un tartufesco Ordine dei giornalisti che si mette in cattedra per spiegare a un direttore, fosse pure Alfonso Signorini, cos’è decente pubblicare e cosa non lo è. Quel titolo è orrendo ma non in tanti possiamo permetterci di dirlo, essendo stati in pochi a difendere un’ex ministra dalle parole di un’attrice comica quando gridò “stringi i denti Mara” (condannata per un reato, diffamazione).

MARIANNA MADIA GIULIO NAPOLITANO 2MARIANNA MADIA GIULIO NAPOLITANO 2

 

Non serve nemmeno ricordare che l’Ordine perse d’un tratto il suo istinto censorio a proposito di un altro gelato spesso evocato, il calippo di Francesca Pascale. La polizia del pudore a giorni alterni oggi spiega che la Pascale, consapevole di essere ripresa in un video, tradiva velleità di protagonismo.

 

FELTRI SALLUSTI FERRARA I SUONATORIFELTRI SALLUSTI FERRARA I SUONATORI

Invece Marianna Madia, chiusa nella sua macchina, non voleva mica farsi vedere col gelato alle labbra (e dalle torto: il cono, simbolo d’eccellenza italica, nato per passeggiare, è diventato così politicamente scorretto che ormai per le signore è bandito, il calippo è vietato ai minori, e “lecca ché ti si scioglie!” è una frase che nessuna mamma avrebbe più il coraggio di pronunciare in pubblico nemmeno davanti al pupo col gelato colato fino al gomito).

 

Matteo Renzi ieri a Venezia con il ministro per la pubblica amministrazione Marianna Madia Matteo Renzi ieri a Venezia con il ministro per la pubblica amministrazione Marianna Madia

Comunque siamo salvi. Perché per difendere Madia nel suo momento intimo e dalla “palese violazione delle norme deontologiche sulla privacy e per fatti non conformi al decoro e alla dignità professionale” (Odg dixit) è stata annunciata dal Giornalista Collettivo una “rivolta del web”: signori – anzi, per lo più signore – che manifestano solidarietà femminile a Madia tramite hashtag (#cisofareanchio) con l’opportunità di esibirsi in un selfie rituittato da Rep. Tutti col gelato del peccato. Per qualche follower in più. Per un Ordine dei giornalisti in meno.

 

3. LA LEZIONE DEL GELATO: PEGGIO DELLA VOLGARITÀ C'È SOLO L'IPOCRISIA

Vittorio Feltri per “il Giornale”

 

DONNE CONTRO SIGNORINI DONNE CONTRO SIGNORINI

Alfonso Signorini, direttore del mondadoriano Chi, settimanale di gossip, avendo pubblicato alcune fotografie del ministro Marianna Madia impegnata a ciucciare un sorbetto, sormontata dal titolo: «Ci sa fare col gelato», è finito nelle grane, addirittura sottoposto a procedimento disciplinare da parte dell'Ordine dei giornalisti.

 

maria elena boschi e marianna madiamaria elena boschi e marianna madia

Quasi tutti gli rimproverano di avere agito scorrettamente, poiché le istantanee sarebbero state rubate mentre la signora era seduta in auto, la propria, ovvero un luogo privato. Ignoro se la macchina sia davvero inviolabile dal teleobiettivo, ma le polemiche scatenate dal servizietto giornalistico mi sembrano comunque eccessive rispetto al fatto.

Cosa c'è di male a leccare un gelato? E cosa c'è di male a ritrarre la leccatrice, sia pure con l'aggiunta di un commentino non elegantissimo?

ferrara FELTRI SALLUSTI ferrara FELTRI SALLUSTI

 

Quanto poi all'intervento improvvido della Corporazione (superflua) degli scribi, osservo che si tratta di una forma intimidatoria di censura a posteriori. Il diritto di cronaca (e di divulgare documentazioni fotografiche) supera - deve superare - le pruderie di moda da quando la sinistra generica è diventata bigotta, sessuofoba, negatrice dell'amore libero, della coppia aperta eccetera.

 

Mario Gianani e Marianna Madia Mario Gianani e Marianna Madia

Durante il «regno» di Berlusconi, i progressisti avevano scoperto che un premier non può scopare con chi gli garba; adesso che comandano loro si sono spinti a considerare reato fotografare una compagna ministra che si sta gustando un cono; un atto, quello di succhiare, che evocherebbe il sesso orale. Signorini, pertanto, sia condannato, sospeso dalla professione, magari radiato per aver osato mostrare una renziana con la lingua in azione.

VITTORIO FELTRI E MELANIA RIZZOLI VITTORIO FELTRI E MELANIA RIZZOLI

 

Certe immagini sbattute in pagina non costituiscono un esempio fulgido di buon gusto, ma nemmeno la prova di una violazione della legge. Quale legge? La realtà, anche la più banale (e squallida), non può essere censurata, altrimenti si offendono la democrazia, la libertà di ciucciare e di inquadrare chi ciuccia. Anni fa fu colta Nilde Iotti, presidente della Camera, con un dito infilato in una narice. Pubblicai l'istantanea sull'Indipendente e non venni denunciato, ovviamente.

 

MARIANNA MADIA MARIANNA MADIA VITTORIO FELTRI E MELANIA RIZZOLI DA CHI VITTORIO FELTRI E MELANIA RIZZOLI DA CHI

Nel 2011 Chi stampò alcune foto mie, seduto in un ristorante con accanto l'onorevole Melania Rizzoli; e il titolo era: Feltri scala la Rizzoli. Nessuno fiatò. L'Ordine dei pennini, zitto. Per il ministro Madia, invece, si è mobilitato il mondo intero al grido: lasciate che Madia lecchi ciò che le pare, ma in segreto. Leccate leccate, qualcosa sulla lingua vi resterà appiccicato. Peggio della volgarità c'è solo l'ipocrisia. In un Paese di leccaculo ci si stupisce che una lecchi qualcos'altro davanti al reporter.

 

VITTORIO FELTRI MELANIA RIZZOLI VITTORIO FELTRI MELANIA RIZZOLI

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...