draghi 7

DRAGHI TRA PALAZZO CHIGI E QUIRINALE - "STO CERCANDO LA MIA STRADA. SE OGGI FAI LE COSE AL MEGLIO, POI TI SCELGONO" – MARIOPIO SIBILLINO SUL SUO FUTURO DURANTE LA VISITA AL CENTRO DI SAVE THE CHILDREN DI TORRE MAURA – "NON CONTA QUELLO CHE VUOI DIVENTARE, MA QUELLO CHE SEI. DA PICCOLO VOLEVO FARE IL GIOCATORE DI BASKET. POI NON È ANDATA BENISSIMO, MA MI SONO DIVERTITO T-A-N-T-I-S-S-I-M-O” – LA BATTUTA FINALE: “IO SO' COSÌ, NON È CHE ME CAMBIANO...” - VIDEO

https://video.corriere.it/sport/sport-draghi-ragazzi-cosa-volevo-fare-grande-giocatore-basket-mio-sogno-era-fare-playmaker/b1294bd4-4c93-11ec-93ad-d9e7f28c53fe?vclk=video3CHP%7Csport-draghi-ragazzi-cosa-volevo-fare-grande-giocatore-basket-mio-sogno-era-fare-playmaker

 

 

FRANCESCO PACIFICO per il Messaggero

 

draghi centro save the children

«Tutti cerchiamo la strada, anche io la sto cercando». Una frase di Mario Draghi, una battuta detta a un gruppo di ragazzini che lo ascoltano. Ma in questi tempi di fibrillazione pre-quirinalizia basta pochissimo a far nascere sospetti, dubbi, interpretazioni dietrologiche: sarà un segnale del premier sul suo futuro? Un messaggio da decifrare?

 

La frase in questione è stata pronunciata davanti a una ventina di ragazzi di periferia, a Torre Maura, che da lui vorrebbero certezze sulla direzione da prendere nella vita. «Sognare va bene - dice Draghi - però conta l'oggi, quello che si vive adesso». Senza la pressione del futuro. «E invece non conta quello che vuoi diventare, ma quello che sei: l'esperienza più importante è quella che stai facendo adesso, ed è essenziale identificarsi in questo, sentendosi coinvolti nel proprio presente». Potrebbe essere la metafora dell'Italia che è chiamato a salvare.

 

draghi centro save the children

TRA BAMBINI E ADOLESCENTI Tra una limatura al decreto sul Super green pass e i continui aggiornamenti sul dossier Telecom, ieri Mario Draghi si è ritagliato un pomeriggio particolare: ha abbandonato Palazzo Chigi ed è corso a Torre Maura, estrema periferia di Roma Est, per starsene con un esercito di bambini e adolescenti. Quelli che ogni giorno sono ospitati nel Punto luce, creato da Save the Children sei anni fa in un rione dove ci sono soltanto palazzoni che inseguono altri palazzoni.

 

Una zona senza servizi, con pochi negozi, pochissimi impianti sportivi e dove in mezzo c'è questa struttura tutta di vetro - sembra un'isola - che permette agli studenti delle elementari, delle medie o del liceo di fare sport, dopo scuola, giocare a pallone in cortile, partecipare a corsi di lettura, teatro, musica, matematica avanzata come il coding o robotica tra decine di laboratori che spesso nelle scuole del circondario mancano. Un posto dove c'è anche un punto di ascolto per le mamme e nel quale si trovano anche i soldi per iscrivere a un corso di vela, di nuoto o di inglese chi viene da una famiglia indigente.

draghi centro save the children

 

Draghi si è presentato a Torre Maura al tramonto. Avrebbe preferito non annunciare la visita, rendendola pubblica solo a cose fatte. Ha detto ai suoi collaboratori di lasciarlo solo - soltanto la scorta l'ha seguito - e ha girato con il presidente di Save the Children Italia, Claudio Tesauro e il sociologo palermitano Elio Lo Cascio, che del centro è il coordinatore.

 

Muovendosi in punta di piedi ha voluto girare prima per i laboratori, passando per quello di lettura e per quello di robotica. «I bambini - racconta - si stavano così divertendo, erano così appassionati e impegnati che hanno alzato gli occhi per un minuto per vedere chi entrava, ma poi sono tornati alle loro cose. Che comunità fantastica che è questa, che splendido posto. C'è un calore, un affetto straordinario qui dentro».

 

draghi centro save the children

Saluta le mamme che si avvicinano a lui timide, scambia qualche parola con i ragazzi, guarda, chiede e promette che il suo governo farà di più «per creare altre strutture come questo Punto luce», perché «una volta finito l'orario scolastico ci vorrebbe che i ragazzi e le ragazze potessero tornare per fare altre attività». Poi il clou della giornata: intervistato, interrogato da una ventina di studenti tra i 12 e 18 anni. Prima domanda: come trovare una strada nella vita? E Draghi svela che da piccolo voleva essere «un grande giocatore di pallacanestro. Vedo che state guardando le mie gambe e vi chiedete come potevi avere questa ambizione se sei così basso?. Faccio una premessa: all'epoca la mia altezza andava benino per alcuni ruoli come il playmaker. Poi non è andata benissimo, ma mi sono divertito t-a-n-t-i-s-s-i-m-o».

 

Ecco, la chiave è proprio divertirsi. «Io ho lavorato tanto e ho fatto quello che mi piaceva, poi quando non mi sentivo più soddisfatto ho cambiato. Però i miei genitori mi hanno insegnato che più fai bene le cose e più sei libero di scegliere o di non scegliere. Perché poi sono gli altri a scegliere te».

mario draghi in visita alla comunita di sant'egidio 1

 

Sì, presidente, ma la strada da trovare?

«Tutti la cerchiamo. Anch' io. Qualcuno dice che ci vuole grinta, secondo me ci vuole passione. Cercate sempre le cose che vi fanno appassionare».

 

Lorenzo, 16 anni, invece chiede perché la politica non parla di cose che interessano i giovani e di come farsi sentire.

 

«La politica - replica Draghi - parla di tante cose che interessano non soltanto i giovani. Per tantissimi anni non si è capito che voi e il mondo in cui vivrete siete il futuro. Ora dobbiamo costruirlo insieme. Ma voi ci dite tutti giorni che non è abbastanza. E fortuna che lo fate. Noi che siamo al governo dobbiamo fare cose che non sono state fatte prima. E presto, perché voi crescete in fretta».

 

MARIO DRAGHI

Alla fine di questo faccia a faccia il presidente Tesauro lo saluta, ringraziandolo «per la semplicità con la quale si è posto con i ragazzi». «Io so' così, non è che me cambiano...». E tutti scoppiano a ridere.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...