DI CHI È LA MANINA CHE HA SPUTTANATO L’INVIATO DI TRUMP, STEVE WITKOFF? – È CACCIA ALLA TALPA CHE HA PASSATO A BLOOMBERG LA TRASCRIZIONE DELLA TELEFONATA DELL’IMMOBILIARISTA CON IL RUSSO YURI USHAKOV – FEDERICO FUBINI: “SEMBRA CHIARO CHE L’APPARATO DI POLITICA ESTERA AMERICANO E IL SUO DEEP STATE NON APPREZZINO IL RUOLO DI UN BUSINESSMAN PRIVATO, INFORMALE E POCO TRASPARENTE COME WITKOFF NEL RAPPORTO CON LA RUSSIA. E LA COMUNITÀ DELL’INTELLIGENCE DEGLI STESSI STATI UNITI AVEVA I MEZZI PER METTERE A SEGNO QUELLE INTERCETTAZIONI. ANCHE ALCUNI PAESI EUROPEI POTREBBERO AVERE LE RISORSE, MA NON L'AUTONOMIA STRATEGICA SUFFICIENTE” – L'OMBRA RUSSA E L'IPOTESI DEGLI 007 VENDICATIVI DOPO LE EPURAZIONI DELLA CASA BIANCA, E INCAZZATI PER LA LINEA PRO-CREMLINO – L’OMBRA DI UNO SCONTRO TRA IL SEGRETARIO DI STATO USA, IL FILO-UCRAINO MARCO RUBIO E IL VICE DI TRUMP, IL PUTINIANO JD VANCE, IN VISTA DEL 2028...
FILO ROSSO CON MOSCA
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”
yuri ushakov - kriill dmitriev - steve witkoff
[…] Come questa fuga di notizie sia avvenuta resta un mistero. Ushakov ha detto di aver parlato più volte via WhatsApp con Witkoff – anziché tramite linee di comunicazione sicure.
Il fatto che a Bloomberg sia arrivato un audio e non la trascrizione lascia ipotizzare che "la talpa" possa essere ai vertici della catena dell'intelligence. Un Paese straniero, ad esempio, o un regolamento di conti interno agli Usa con Cia e Nsa coinvolti. […]
IL GIALLO DIETRO LO SPIONAGGIO: CHI HA «TRADITO» L’UOMO DI DONALD?
Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
la trascrizione della telefonata tra steve witkoff e yuri ushakov
Chi ha tradito Steve Witkoff? Perché qualcuno deve averlo fatto. E l’identità di quelle persone contiene alcune risposte alle domande sulle tensioni nel deep state , i livelli profondi del governo e dei suoi apparati negli Stati Uniti; forse offre anche indicazioni sulla lotta intestina che attende il partito repubblicano in vista della (presumibile) uscita di scena di Donald Trump nel 2028.
[…] Sembra chiaro che l’apparato di politica estera americano e il suo deep state non apprezzino il ruolo di un businessman privato, informale e poco trasparente come Witkoff nel rapporto con la Russia. E la comunità dell’intelligence degli stessi Stati Uniti aveva i mezzi per mettere a segno quelle intercettazioni.
I mezzi li ha probabilmente anche l’Ucraina, ma soprattutto in questa fase a Kiev non si ha interesse a tentare mosse che potrebbero irritare Trump e indurlo ad allontanarsi ancora di più.
Anche alcuni Paesi europei — Francia e Gran Bretagna in primo luogo — potrebbero avere le risorse per un’operazione di spionaggio tanto sofisticata. Ma finora non hanno dimostrato l’autonomia strategica sufficiente a sferrare un attacco così duro a uno stretto alleato del presidente degli Stati Uniti.
VOLODYMYR ZELENSKY INCONTRA DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA - 17 OTTOBRE 2025 - FOTO LAPRESSE
Ammesso che la fuga di notizie venga davvero da settori della stessa intelligence americana, resta da capire se esista una copertura politica. Tradizionalmente non si muovono senza. Di certo il segretario di Stato Marco Rubio è rimasto spiazzato dalle mosse russe di Witkoff e quando il «piano di pace» è uscito ha subito osservato che è in buona parte materiale di Mosca.
Di Rubio si sa che intende candidarsi alla presidenza nel 2028, probabilmente in vista di primarie durissime contro il vicepresidente JD Vance. Rubio potrebbe persino dimettersi nel 2026 per prepararsi. Lui rappresenta l’ala più istituzionale e filo-ucraina dei repubblicani, Vance quella più Maga e anti-ucraina. Con quelle intercettazioni di Witkoff — chiunque le abbia volute — la campagna per il 2028 potrebbe aver segnato il suo colpo d’avvio.
vladimir putin - yuri ushakov - steve witkoff
FAIDE INTERNE, SPIE DISSIDENTI O SABOTATORI CACCIA GLOBALE ALLA "MANINA" INFEDELE
Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”
[…] Anche a Mosca c'è chi non crede nella trattativa mediata dalla Casa Bianca e pensa che il vantaggio militare delle forze russe vada sfruttato fino alla capitolazione di Kiev.
"Il partito della guerra a oltranza" ha radici profonde nei circoli del potere moscoviti. E non a caso la conversazione è trapelata dopo gli incontri di Ginevra che hanno radicalmente modificato i 28 punti discussi tra Casa Bianca e Cremlino, partorendo un piano molto lontano dalle pretese russe.
«Se si perdono lo spirito e la lettera di Anchorage, la situazione cambierà in modo fondamentale», è stato l'ultimatum del ministro degli Esteri Lavrov. L'ha pronunciato martedì in tarda serata, poco prima che Bloomberg pubblicasse lo scoop.
Pure nel fronte statunitense le spaccature sono evidenti, facendo addirittura ipotizzare uno scontro tra il vicepresidente J.D. Vance e il segretario di Stato Marco Rubio, i due uomini forti dell'amministrazione repubblicana.
volodymyr zelensky e donald trump alla casa bianca (in versione casamonica)
Per cercare di trovare un compromesso accettabile da Zelensky si è mosso personalmente Rubio che a Ginevra si è riunito con gli emissari europei e ucraini mentre gli incontri tecnici ad Abu Dhabi sono stati affidati al segretario dell'Esercito Daniel Driscoll, amico di Vance sin dai corsi di Yale.
Ci può essere un calcolo di Rubio per delegittimare Witkoff e prendere il controllo del processo negoziale? Oppure può convenire al tandem Driscoll-Vance irritare i russi per bruciare le chance del segretario di Stato?
Tra i sostenitori di Trump c'è però un riflesso automatico che porta ad evocare l'ombra del Deep State, il nemico numero uno della rivoluzione Maga. La Casa Bianca ha epurato i vertici degli apparati di sicurezza, ma restano tanti 007 che non amano il nuovo corso e diffidano delle relazioni troppo amichevoli con il Cremlino.
vladimir putin e donald trump - meme by 50 sfumature di cattiveria
«Il mio forte sospetto – ha spiegato al britannico Guardian un anonimo veterano dei servizi segreti - è che siano stati gli americani e se questo è il caso hai due entità che sono in grado di farlo, la Cia e l'Nsa».
Sono le due agenzie che dalla primavera 2022 hanno stretto un legame di ferro con Kyrylo Budanov, l'audace capo delle spie militari ucraine: anche lui presente ai colloqui di Abu Dhabi e forse il più determinato a sabotare il feeling tra Witkoff e Mosca. […]
KIRILL DMITRIEV - STEVE WITKOFF
EMMANUEL MACRON E VOLODYMYR ZELENSKY OSSERVANO LA COLLEZIONE DI CAPPELLI DI TRUMP
vignetta volodymyr zelensky offerto a donald trump dai leader europei
STEVE WITKOFF DONALD TRUMP
vladimir putin donald trump marco rubio anchorage, alaska foto lapresse
volodymyr zelensky e donald trump a new york
VLADIMIR PUTIN - DONALD TRUMP - ANCHORAGE, ALASKA
vladimir putin e donald trump - anchorage alaska
DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTIN - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
TRUMP E LA FELLATIO A PUTIN
DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA MOSTRA LA SUA FOTO CON VLADIMIR PUTIN - FOTO LAPRESSE
putin trump
STEVE WITKOFF
KIRILL DMITRIEV - STEVE WITKOFF 1

