A FORZA DI TRAPIANTI, IL BANANA HA IL CERVELLO BRUCIATO - ALLA COMMEMORAZIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA A MILANO, IL POMPETTA SE N’È USCITO DICENDO CHE “IL FATTO DELLE LEGGI RAZZIALI È STATA LA PEGGIORE COLPA DI UN LEADER, MUSSOLINI, CHE PER TANTI ALTRI VERSI INVECE AVEVA FATTO BENE” - CASINI, FRANCESCHINI E DI PIETRO GLIENE DICONO DI TUTTI I COLORI, MENTRE RIGOR MONTIS VA A STRINGERGLI LA MANO...

Da "Il Messaggero.it"

«Il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa di un leader, Mussolini, che per tanti altri versi invece aveva fatto bene»: lo ha detto stamattina il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, presente alla commemorazione della Giornata della Memoria a Milano. «L'Italia - ha detto Berlusconi - non ha le stesse responsabilità della Germania, ma ci fu una connivenza che all'inizio non fu completamente consapevole».

Giornata della memoria, applausi per Pisapia e Camusso, fischi per Berlusconi e Monti. Ci sono stati applausi per il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, quando hanno lasciato il museo della Shoah di Milano. In precedenza, la gente che aspettava di accedere al museo, aveva riservato contestazioni per Berlusconi e qualche fischio per l'attuale, Mario Monti. I presenti si sono detti anche arrabbiati per la lunga attesa al freddo, prima di poter visitare il museo dove era in corso la cerimonia di inaugurazione.

«Da Mussolini cose buone, ma le leggi razziali no». «Per tanti versi - ha detto Berlusconi - Mussolini aveva fatto bene ma il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa. Non si possono più ripetere quelle vicende che qui iniziarono, solo mettendosi nei panni dei deportati si può capire quali vortici di tragedia si raggiunsero. L'Italia preferì essere alleata alla Germania di Hitler piuttosto che contrapporvisi, e dentro questa alleanza ci fu l'imposizione della lotta contro gli ebrei».

«La mia vita è cambiata dopo visita ad Auschwitz». «La mia vita è cambiata dopo aver visitato Auschwitz - ha detto Berlusconi - impossibile immaginare cosa possa essere accaduto, non ci sono parole e ritengo sia doveroso mantenere il ricordo vivo. E' doveroso mantenere il ricordo vivo anche con iniziative come questa perché anche i ragazzi, i cittadini di domani possano capire cosa è successo affinché questo non possa essere mai più neppure immaginato».

Stretta di mano Monti- Berlusconi. Durante la commemorazione stretta di mano e breve scambio di battute tra Mario Monti e Silvio Berlusconi che, nei giorni scorsi, non si erano risparmiati colpi bassi per incrementare i consensi. Monti (che era in compagnia della moglie Elsa) si è avvicinato al leader del Pdl, poi si è intrattenuto con lui per pochi minuti. Tra i politici presenti anche il segretario federale della Lega Roberto Maroni, seduto proprio dietro Berlusconi.

Monti: rischio antisemitismo ben presente. «Il rischio della segregazione e dell'antisemitismo è ancora ben presente» ha detto Monti dopo aver visitato, al binario 21 della stazione di Milano, i convogli con i quali furono deportati gli ebrei milanesi verso i campi di sterminio.

«Attenti ai focolai che ritornano». «Dobbiamo essere molto attenti - ha detto Monti - fare in modo che questi focolai, che ogni tanto ritornano, non possano dar luogo a tragedie che l'umanità non deve più vivere».

«L'indifferenza è il vero nemico». Monti, nel suo intervento nella cerimonia di inaugurazione del Museo della Shoah a Milano, ha messo in guardia «dall'indifferenza che è il vero nemico». Il premier ha invitato a impegnarsi «contro la distrazione e l'indifferenza che sono state alla base di tragedie come quella della Shoah».

Casini: da Berlusconi una sciocchezza immane. Pier Ferdinando Casini, ospite su Sky Tg24 de "L'intervista" di Maria Latella, definisce «una sciocchezza immane» le affermazioni di Berlusconi sul regime fascista. «Non era necessario aspettare le leggi razziali - dice il leader centrista - per vedere il comportamento del regime fascista, basterebbe ricordare l'uccisione di Giacomo Matteotti e i tanti che dovettero piegare alla iniziale violenza di Mussolini. Le leggi razziali sono state un'ulteriore aberrazione. Poi, che in ogni regime tra cento cose sbagliate ce ne siano 10 buone è fisiologico. L'errore del fascismo è nella sua stessa nascita, non solo nelle leggi razziali. La storia di alcune cose buone in un regime dittatoriale è sbagliata e fuorviante. Il fascismo è stato un errore dall'inizio».

Franceschini: Berlusconi chieda scusa. «Le parole di Berlusconi - scrive su Twitter il capogruppo Pd alla Camera, Dario Franceschini - sono una vergogna e un insulto alla storia e alla memoria. Chieda oggi stesso scusa agli italiani».

Finocchiaro: su Mussolini Belusconi offende l'Italia. «Le parole di Berlusconi sono inaudite - dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato - Le colpe di Mussolini e del suo regime non sono solo le atroci leggi razziali, ma molte altre cose a cominciare dal soffocamento della democrazia nel nostro Paese e dall'alleanza con il nazismo. E' per questo che, lo ricordo al Cavaliere, la nostra Repubblica è una repubblica antifascista e il fascismo è fuori legge nel nostro Paese. Io non so se le affermazioni di Berlusconi sono un ammiccamento a certe posizioni, una frase infelice, una sua convinzione. So che quelle parole, pronunciate proprio oggi nel giorno della memoria, fanno ancora piu male, sono inaccettabili per tutti gli italiani che amano la democrazia e suonano come una offesa per la storia del nostro Paese. Mi auguro vengano corrette al più presto».

Di Pietro: Berlusconi caricatura di Mussolini. «Silvio Berlusconi non è né più né meno che la caricatura di Benito Mussolini».

Donadi: da Berlusconi parole indegne. «Le parole di Berlusconi sul fascismo e le legig razziali sono semplicemente indegne - dice il co-fondatore di Centro Democratico-Diritti e Libertà Massimo Donadi - Si atteggia a piccolo duce pur di recuperare qualche voto delle destre nostalgiche senza rendersi conto che Mussolini è stato condannato dalla storia. E lui sarà bocciato dagli elettori. Gli regaleremo qualche manuale di storia, così potrà studiare tutti i mali del fascismo».

 

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