emmanuel macron giuseppe conte beirut libano

ER CONTE S’È SVEJATO DAL LETARGO! – A PIÙ DI UN MESE DALLA VISITA DI EMMANUEL MACRON A BEIRUT (ERA IL 6 AGOSTO, 48 ORE DOPO L’ESPLOSIONE AL PORTO), ANCHE “GIUSEPPI” ANDRÀ IN VISITA NELLA CAPITALE LIBANESE. E SCEGLIE L'8 SETTEMBRE, DATA DELL'ARMISTIZIO IN ITALIA. GRAN COLPO...

ESPLOSIONE A BEIRUT
macron conte

 

 

1 – ER CONTE S’È SVEJATO!

DAGONOTA

Er Conte s'è svejato dal letargo. A più di un mese dalla visita di Emmanuel Macron a Beirut (era il 6 agosto, 48 ore dopo l’esplosione al porto), anche “Giuseppi” andrà in visita nella capitale libanese. E sceglie l'8 settembre, data dell'armistizio in Italia. Gran colpo...

 

2 – IL PRESIDENTE CONTE A BEIRUT

Da www.governo.it

 

Martedì 8 settembre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si recherà in visita a Beirut (Libano) per incontri istituzionali.

Seguiranno dettagli sul programma nei prossimi giorni.

 

giuseppe conte rocco casalino emmanuel macron

3 – MACRON TORNA A BEIRUT. HEZBOLLAH PRONTA ALLA GRANDE COALIZIONE. E L’ITALIA?

Claudio Sirti per www.formiche.net

 

Emmanuel Macron torna a Beirut. Dopo l’esplosione che ha sconvolto l’intero Libano, il presidente francese era stato il primo a visitare il Paese ottenendo una accoglienza particolarmente calda.

 

La sua era una missione di solidarietà ma anche squisitamente politica, finalizzata a rafforzare la propria influenza nell’area medio-orientale e in un contesto di scontro sempre più aspro con la Turchia di Erdogan. Domani (oggi, ndDago) il titolare dell’Eliseo sarà nuovamente a Beirut e ad attenderlo ci sarà anche l’influente gruppo di Hezbollah, fortemente legato al regime sciita dell’Iran ed avverso ad Israele e Usa (che l’hanno inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche).

macron a beirut

 

Ad intervenire è stato proprio il segretario generale di Hezbollah, il potente Hassan Nasrallah. “Abbiamo sentito l’appello del presidente francese durante la sua ultima visita in Libano per un nuovo patto politico”, ha detto in un discorso.

ESPLOSIONE A BEIRUT

 

HASSAN NASRALLAH

“Siamo aperti a qualsiasi discussione costruttiva sull’argomento a condizione che sia un dialogo libanese e che rispecchi la volontà di tutte le parti libanesi”, ha aggiunto. Il presidente francese aveva offerto sostegno al Libano dopo la devastante esplosione avvenuta il 4 agosto al porto di Beirut e ha sollecitato i funzionari libanesi a formulare un nuovo patto politico per sollevare il paese dallo stallo politico, dalla corruzione radicata e da anni di cattiva gestione.

macron a beirut

 

Il gruppo militante sostenuto dall’Iran, Hezbollah, che ha un ruolo dominante nella politica del Libano, è stato oggetto di intense critiche mentre il paese deve affrontare molteplici crisi devastanti. L’esplosione del porto ha ucciso 190 persone e ne ha ferite oltre 6.000, danneggiando gravemente l’infrastruttura strategica per l’economia del Libano. A questo si aggiunge la pesante crisi economica e l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19.

 

Con l’obiettivo di non perdere il ruolo in Libano, il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah ha promesso che il partito coopererà per evitare un vuoto politico in Libano. “Sia nella nomina di un primo ministro o nella formazione di un governo, saremo cooperativi e faciliteremo il tentativo di far uscire il paese dal vuoto” politico, ha detto, rigettando le critiche secondo cui Hezbollah ostacolerebbe le riforme. “Alcuni ipocriti e bugiardi dicono che Hezbollah è un ostacolo alle riforme”, ha detto il segretario generale.

ESPLOSIONE A BEIRUT

 

Il governo del primo ministro Hassan Diab, sostenuto da Hezbollah e dai suoi alleati, si è dimesso il 10 agosto, sei giorni dopo che quasi 3.000 tonnellate di nitrato di ammonio sono esplose nel porto di Beirut dove erano rimaste per sei anni.

il porto di beirut devastato dall'esplosione 2

 

Secondo le leggi libanesi, il presidente si consulta con i blocchi parlamentari per nominare un primo ministro e al candidato che ottiene il maggior sostegno viene chiesto di formare il nuovo governo. Tuttavia, i gruppi politici non sono riusciti a nominare un candidato, che secondo il sistema libanese, deve essere un musulmano sunnita. Le consultazioni inizieranno lunedì. L’ex primo ministro Saad Hariri ha detto che non ha intenzione di candidarsi per la carica.

ESPLOSIONE A BEIRUT

 

fotomontaggi brutti nelle fanfiction erotiche con giuseppe conte

Riuscirà la Francia a far siglare un nuovo patto tenendo dentro Hezbollah? L’azzardo è notevole ma enorme è anche la posta in palio. Per l’Italia si tratta in ogni caso di un passaggio assai significativo. Nei giorni scorsi era stato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a visitare il Paese forte anche della leadership italiana della missione Unifil (appena confermata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite). In ambienti diplomatici si era parlato anche di una possibile visita del premier, Giuseppe Conte. Intanto, Macron raddoppia.

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON esplosione a beirut 4un uomo ferito dall'esplosione a beirutesplosione a beirut esplosione a beirut 7esplosione a beirut 10esplosione a beirut 6esplosione a beirut 8esplosione a beirut 9esplosione a beirut 5esplosione a beirut 2pompieri al lavoro dopo l'esplosione a beirut esplosione a beirut 3feriti in strada a beirut dopo l'esplosione esplosione a beirut 2esplosione al porto di beirut 2esplosione a beirut macron conte proteste a beirut proteste a beirut 9il porto di beirut devastato dall'esplosione 1

 

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...