CHE FINE HA FATTO MEZZOBOCCHINO? - DOPO LO STOP AL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEL 2009 BY AGCOM IL QUOTIDIANO NAPOLETANO “IL ROMA” FESTEGGIA I 150 ANNI CON L’INCUBO DEL CRAC - VOCI INSISTENTI DI UN “FERMO TECNICO” DELL’USCITA IN EDICOLA PER CONSENTIRE LA CHIUSURA DELLA COOPERATIVA EDITRICE (PIENA DI DEBITI) E L’APERTURA DI UN’ALTRA COOP NUOVA DI ZECCA - E LA RELAZIONE DELLA FINANZA “SONNECCHIA” IN PROCURA…
DAGOREPORT
Augurissimi, buona disoccupazione a tutti! Manco il tempo di "festeggiare" i 150 anni di vita con tanto di francobollo dedicato e visita (ieri) del sindaco di Napoli Luigi De Magistris in redazione, e sul "Roma", quotidiano controllato dall'ex portachiavi di Fini Italo Bocchino, piomba una nuvola nera, che più nera non si può. La formula dell'infelicità si chiama "fermo tecnico". Per i non addetti ai livori, si parla sempre più insistentemente, per salvare il giornale dalla crisi economica che lo sta stritolando, di uno "stop and go" dell'uscita in edicola.
In pratica: una delle ipotesi in campo sarebbe quella di portare i libri in Tribunale, chiudere la cooperativa che attualmente edita il giornale, aprirne un'altra nuova di zecca e destinare al pagamento dei debiti accumulati dalla vecchia cooperativa (sempre se dovessero arrivare) i due milioni e mezzo di euro di finanziamento pubblico relativi al 2009 mai incassati a causa di un brusco "stop" imposto dall'Agcom e confermato dal Tar del Lazio, in seguito a un'indagine della Guardia di Finanza su eventuali connessioni tra le Edizioni del Roma e le Edizioni Riformiste, società editrice del quotidiano L'Umanità , a sua volta destinataria di finanziamento pubblico.
La legge, lo ricordiamo, non consente di erogare i contributi per l'editoria contemporaneamente a imprese collegate tra loro, anche in maniera indiretta. Come Dagoanticipato, la relazione delle Fiamme Gialle è stata anche depositata in Procura a Napoli, per verificare se sussistano elementi tali di suggerire l'apertura di un'inchiesta della Magistratura...



