LA RAGNATELA DEI RENZIE BOYS - FARINETTI, TRAMITE “EATALY MEDIA”, DIVENTA SOCIO AL 36,7% DELLA HOLDEN SRL DI BARICCO NEL CUI CDA SIEDE MARCO CARRAI, BRACCIO DESTRO DI MATTEUCCIO

Davide Vecchi per il "Fatto quotidiano"

Alessandro Baricco e Oscar Farinetti sono tra gli ipotetici ministri dell'altrettanto ipotetico esecutivo Renzi. Tra smentite ufficiali e non, è plausibile che il sindaco fiorentino tenti di presentarsi al soglio governativo con gli uomini più fidati. E i due, Baricco e Farinetti, oltre a essere amici del segretario democratico, da pochi mesi sono anche soci.

Con esattezza dal 13 maggio 2013, quando il patron di Eataly, attraverso una sua controllata affidata al figlio Francesco e creata ad hoc appena dieci giorni prima, la Eataly Media, ha acquistato il 25% della Holden srl di Baricco per 800 mila euro. Partecipazione poi aumentata fino all'attuale 36,7% a scapito degli altri due soci, Baricco e la Effe 2005 Gruppo Feltrinelli, che oggi detengono rispettivamente 31,78 e 31,52 per cento.

Nella SRL torinese c'è anche l'uomo più fidato di Renzi: il suo fund raiser Marco Carrai, che siede nel consiglio di amministrazione sin dal 14 marzo 2012. Ed è stato Carrai a presentare Baricco al sindaco fiorentino e a convincerlo a intervenire alla Leopolda del novembre 2012. Nulla di complesso per chi, come Carrai, è bravissimo a persuadere imprenditori e finanzieri ad aprire ciò che hanno più a cuore: i portafogli, così da finanziare le campagne elettorali di Renzi.

La scuola Holden in meno di un anno è diventata un perno dell'universo renziano. L'arrivo di Eataly Media ha apportato un fondamentale innesto di nuovi capitali, benché la società di Farinetti sia una srl con un capitale versato di appena 25 mila euro. Ha un amministratore unico, Francesco Farinetti, e non si conoscono ancora i conti economici, visto che è nata solamente nel 2013. Abbiamo più volte cercato di contattare Eataly senza però riuscire a ottenere una risposta dall'ufficio stampa, in dieci giorni.

Decisamente più disponibile la Holden. La società chiuderà in perdita il 2013, come già avvenuto nel 2012. A confermarlo è il direttore operativo nonché procuratore speciale Lea Iandorio . "La perdita della Holden srl del 2012 è precisamente di 69.874,00 euro" ed "è stata riportata a nuovo e non è stata coperta avendo un capiente capitale sociale" versato pari a 2 milioni 180 mila euro.

"Non sappiamo ancora come uscirà il bilancio 2013 che però sarà sicuramente in perdita dato che la Holden ha investito in un progetto tutto nuovo e prevede gli stessi tempi di rientro degli investimenti di una start up (almeno cinque anni )", ha spiegato Iandorio al Fatto. La scuola di Baricco nel settembre 2012 ha infatti firmato una convenzione con il Comune di Torino per avere in uso la ex Caserma Cavalli, un'area di circa 4 mila metri quadrati in cui trasferire la propria sede.

Uno spazio enorme concesso per 30 anni in cambio della ristrutturazione degli edifici. I lavori saranno completati nel giugno 2014 e hanno richiesto un investimento economico di 3 milioni 600 mila euro. Un impegno notevole, considerati anche i risultati registrati dalla Holden negli ultimi anni.

L'ultimo bilancio in utile, per 11 mila euro, risale al 2010. Insomma il progetto è più che impegnativo, eppure la Holden ha vinto il regolare bando del Comune ricevendo la benevola benedizione del sindaco Piero Fassino che ha anche partecipato all'inaugurazione dei primi spazi ristrutturati nel quartiere di Borgo Dora lo scorso 14 settembre.

Quella sera c'erano tutti . Matteo Renzi è prima intervenuto alla festa del Pd, ha cenato con Oscar Farinetti e poi i due, insieme, si sono presentati alla Holden dove ad aspettarli hanno trovato anche Fassino. "Sono qua per amicizia, che è la cosa più bella che c'è", disse Renzi all'epoca già impegnato nella campagna elettorale per le primarie dell'8 dicembre.

E magari sarà sempre per amicizia che porterà al governo Baricco alla Cultura. Non è certo una novità, il sindaco di Firenze è accerchiato da fidatissimi. Carrai e pochi altri. Maria Elena Boschi, per dire, è stata inserita nel board della Fondazione Open (evoluzione della Big Bang) e con ogni probabilità entrerà nell'eventuale esecutivo Renzi.

Ma lei è una politica, non è un imprenditore come Farinetti, fra l'altro prossimo allo sbarco in Piazza Affari. "Eataly prima o poi si quoterà, ma non adesso, forse nel 2017, prima deve diventare un po' più globale", ha detto martedì il patron alla presentazione del progetto Fico a Bologna: 80 mila metri quadrati con un fondo di investimento compreso fra i 95 e i 400 milioni di euro. "Accidenti ai quattrini, finiscono sempre col darvi una malinconia del diavolo", diceva il giovane Holden. Renzi invece preferisce una frase tratta da Novecento di Baricco: "Non è quello che vidi che mi fermò, ma quello che non vidi". L'ha usata per le primarie a sindaco nel 2009. Da allora non s'è mai fermato.

 

 

Baricco e Farinetti sullo yacht Oscar Farinetti baricco leopolda RENZI FARINETTI renzi e farinetti Carlo Feltrinelli Silvia Pellicciari Piero Fassino

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