vittorio feltri trojan cavallo di troia

UN PAESE CHE VA A TROJAN – FELTRI E IL VIA LIBERA AL DECRETO LEGGE DI BONAFEDE SULLE INTERCETTAZIONI: “PREPARIAMOCI AL PEGGIO, CHE È GIÀ COMINCIATO, VISTO CHE ITALIA VIVA, PUR ESSENDOSI DICHIARATA GARANTISTA, HA VOTATO A FAVORE. COMPLIMENTI VIVISSIMI” – “I POLITICI CONSEGNANO ALLE TOGHE STRUMENTI DI TORTURA SEMPRE PIÙ RAFFINATI, INVECE DI AIUTARE I CITTADINI A NON SUBIRE ECCESSI GIUSTIZIALISTI, E SE NE FOTTONO DEL BENE COMUNE…”

1 – HA VINTO CHI VA COL TROJAN

Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”

 

vittorio feltri foto di bacco (2)

Mentre non si esaurisce la polemica sulla abolizione della prescrizione, che è un regalo all' ingiustizia, il Parlamento dà il via libera al cosiddetto Trojan (potevano trovare un nome migliore, per esempio Putan), una diavoleria tecnologica applicando la quale è possibile spiare chiunque sia dotato di un cellulare.

 

Ignoro come esattamente funzioni, ma dicono che nelle mani degli investigatori si trasformi in un' arma letale idonea a ridurre la privacy in una polpetta retorica. Prepariamoci al peggio, che è già cominciato, visto che Italia Viva, pur essendosi dichiarata garantista in materia giudiziaria, ha votato a favore del provvedimento liberticida. Complimenti vivissimi.

trojan malware

 

Della vicenda riguardante le intercettazioni si discute da lustri, intanto esse vengono utilizzate praticamente in ogni indagine come se fossero, e non sono, affidabili. La lotta tra chi le vuole eliminare e chi incrementare vede prevalere immancabilmente la categoria opportunamente definita dei manettari. Di costoro ora assistiamo al trionfo propiziato dagli esultanti figli di Trojan. In sostanza si consegna ai pm un ennesimo mezzo per inchiodare, magari a casaccio, i cittadini.

 

ALFONSO BONAFEDE NEGLI ANNI '90 QUANDO FACEVA IL DJ ALL'EXTASY

Anziché puntare a ottenere una giustizia più umana e depenalizzare i reati bagattellari, punendoli con un calcio nel sedere e non con una coltellata alla gola, si forniscono ai magistrati altri strumenti per esercitare il loro strapotere. I politici, quasi tutti, sono più portati a consegnare alle toghe strumenti di tortura sempre più raffinati, che non ad aiutare gli italiani a non subire eccessi giustizialisti, dimostrando in modo eclatante di fottersene del bene comune.

 

trojan2

L' ultima cosa che sta a cuore a deputati e senatori, specialmente della maggioranza, è il nostro benessere. Poi si stupiscono che la gente preferisca andare al mare che a votare. Ma stiano attenti perché la pazienza ha un limite oltre il quale può scoppiare un casino.

vittorio feltri foto di bacco (1)

 

2 – IL SENATO DICE SÌ ALLE INTERCETTAZIONI A STRASCICO E AI TROJAN PER TUTTI

Maurizio Tortorella per “la Verità”

matteo renzi 1

 

Il Senato ha approvato il decreto legge sulle intercettazioni. Il decreto, sul quale il governo aveva posto la fiducia per evitare sorprese, era stato varato a fine dicembre dal ministro grillino della Giustizia, Alfonso Bonafede, e ieri ha incassato 156 sì e 118 no. Hanno votato a favore tutti i partiti di governo: il Movimento 5 stelle, il Partito democratico, Liberi e uguali, e anche la senatrice a vita Liliana Segre. Alla fine ha detto sì anche Italia viva, il partitino di Matteo Renzi, che pure negli ultimi giorni aveva manifestato dissenso.

trojan malware

 

Ad accendere gli animi nella maggioranza, che da mesi si scontra sulla parallela riforma della prescrizione, era stata una proposta d' emendamento presentata in commissione Giustizia dal senatore di Leu, Pietro Grasso, che voleva rendere sempre utilizzabili le intercettazioni che scoprano casualmente un reato diverso da quello sul quale si sta indagando. Va ricordato che il codice vieta che si faccia uso indiscriminato delle intercettazioni al di fuori del procedimento in cui sono state disposte.

 

ALFONSO BONAFEDE NEGLI ANNI '90 QUANDO FACEVA IL VOCALIST ALL'EXTASY

Ma questa norma non lo ha mai impedito concretamente. Sul tema, lo scorso gennaio, si sono pronunciate le sezioni unite della Cassazione: hanno stabilito che, se un' intercettazione rivela un nuovo reato, non può essere usata per far partire una nuova inchiesta, a meno che il reato scoperto sia così grave da prevedere l' arresto in flagranza. È un limite corretto, che dovrebbe evitare le cosiddette «intercettazioni a strascico», cioè quelle impropriamente usate per colpire un indagato andando alla ricerca di reati dei quali s' ignora l' esistenza.

giuseppe conte alfonso bonafede

 

Alla fine, con una norma ambigua e pericolosa, pochi giorni fa la commissione Giustizia ha invece stabilito sia possibile l' utilizzo di un' intercettazione che scopre nuovi reati, a patto che la registrazione sia «indispensabile e rilevante» ai fini giudiziari. Italia viva evidentemente s' è accontentata, e ieri ha votato sì. Ora il decreto Bonafede passa alla Camera: per convertirlo in legge, i deputati hanno tempo fino a sabato 29 febbraio. Forse per non doversi «inchiodare» esteticamente a un voto di fiducia al governo di cui da mesi gioca a fare la spina nel fianco, ieri Renzi non è entrato nell' emiciclo.

 

trojan malware

In base ai tabulati di Palazzo Madama, il senatore di Scandicci risultava ufficialmente «in congedo», anche se qualche ora prima del voto aveva tenuto una conferenza stampa in una sala del Senato. Adesso, mentre il decreto legge sulle intercettazioni sta per essere trasmesso alla Camera, l' opposizione annuncia una battaglia ostruzionistica contro la norma, che modifica la riforma varata nel 2017 dal Guardasigilli dem Andrea Orlando, adeguandola alla logica e al campo d' applicazione della «Spazzacorrotti», la legge che incarna il giustizialismo grillino.

giuseppe conte luigi di maio alfonso bonafede

 

Il centrodestra ne critica soprattutto un risvolto: il decreto introduce infatti la possibilità d' impiegare tecnologie particolarmente invasive (i virus informatici «trojan») non soltanto quando s' indaga sui più gravi crimini di mafia e di terrorismo, ma anche nei reati contro la Pubblica amministrazione puniti con pene sopra i cinque anni e commessi da pubblici ufficiali o da incaricati di pubblico servizio.

 

trojan virus

Questo significa che, se il decreto sarà convertito in legge, gli inquirenti potranno utilizzare con maggiore libertà e per un numero molto più ampio di reati una tecnologia particolarmente invasiva, che è in grado di penetrare segretamente in tutti i cellulari, nei computer, nelle email. Diverrà possibile trasformare qualsiasi smartphone in una microspia perennemente accesa, ma si potrà anche utilizzare al rovescio la telecamera di ogni computer, scrutando negli uffici o nelle case.

andrea orlando 4

 

Il decreto Bonafede prevede un' altra novità tecnologica, perché intende cambiare anche le modalità di conservazione delle intercettazioni: l' archivio riservato presso l' ufficio del pubblico ministero viene sostituito da un nuovo archivio digitale, gestito e tenuto sotto la direzione e la sorveglianza del Procuratore della Repubblica.

MATTEO RENZI 2

 

La riforma attribuisce poi al pubblico ministero il compito di selezionare le intercettazioni, decidendo quali siano utili per le indagini e quali debbano essere considerate irrilevanti. Nel testo si stabilisce, in particolare, che «il pubblico ministero dà indicazioni e vigila affinché nei verbali non siano riportate espressioni lesive della reputazione delle persone o quelle che riguardano dai personali definiti sensibili dalla legge, salvo che si tratti di intercettazioni rilevanti ai fini delle indagini». I difensori dell' indagato hanno diritto a partecipare a questo stralcio, e devono esserne avvisati almeno 24 ore prima.

 

trojan malware

Ai difensori viene data la facoltà di esaminare gli atti e di ascoltare le registrazioni, ma anche di prendere cognizione dei flussi di comunicazioni informatiche o telematiche. Potranno quindi estrarre copia di quanto depositato ed eseguire anche una copia integrale delle registrazioni. La riforma Bonafede, infine, libera i giornalisti da ogni rischio (peraltro minimo già oggi): chi pubblica un' intercettazione non potrà essere incriminato per violazione di segreto d' ufficio.

Ultimi Dagoreport

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO