FERRAGOSTO AI FERRI - MONTI: NESSUN TAGLIO IRPEF - MENTRE PER LA SPAGNA È QUASI SICURO, ANCORA NON SI SA SE L’ITALIA RICORRERÀ AGLI AIUTI: RIGOR MONTIS NON VORREBBE, MA DIPENDE DAI MERCATI - INTANTO LA MERKEL SMONTA IMMEDIATAMENTE LA GRECIA, CHE VOLEVA CHIEDERE UN RINVIO AL 2016 PER IL RISPETTO DEI PROPRI IMPEGNI: “VALGONO GLI ACCORDI PRESI CON UE, FMI E BCE”…

1- MONTI: NESSUN TAGLIO IRPEF
Ansa
- "La Repubblica del 15 agosto annunciava in prima pagina 'Monti studia il taglio dell'Irpef'. Non ho voluto smentire il giorno stesso, per non amareggiare il Ferragosto degli Italiani. Per serietà, devo però precisare che il governo- spiega il premier in una nota diffusa da Palazzo Chigi - non ha attualmente allo studio un provvedimento di questo genere. Il carico fiscale sulle persone fisiche e sulle imprese in Italia è senz'altro eccessivo, ma in questo momento l'attenzione per il riequilibrio della finanza pubblica non può essere allentata''.

''Fin dall'inizio del suo mandato il governo, con il costante ed essenziale appoggio del Parlamento, pur avendo dovuto fronteggiare una grave emergenza, ha avviato riforme strutturali dell'economia e dello Stato che renderanno possibile conseguire un bilancio strutturalmente in pareggio (condizione per uno sviluppo economico e sociale sostenibile) pur con minori imposte.

Un fisco meno gravoso è una sacrosanta esigenza per i contribuenti onesti. Renderlo concretamente possibile, senza fare promesse irrealizzabili, è un obiettivo tra i più importanti per il governo. Ma prima che la politica di risanamento e di riforma venga consolidata, se possibile anche con radici che ne rendano probabile la prosecuzione con i governi che verranno, iniziare a distribuirne i benefici (ad esempio riducendo l'Irpef) sarebbe prematuro. Quando una tale prospettiva verrà delineata e sarà considerata credibile anche dai mercati - conclude Monti - ipotesi di un minore carico fiscale saranno non solo auspicabili, ma concretamente realizzabili''.

2- PER LA SPAGNA È QUASI SICURO, ANCORA NON SI SA SE L'ITALIA RICORRERÀ AGLI AIUTI
Da "Stampa.it"

Buone notizie dal fronte spread nel giorno di Ferragosto. Il differenziale tra Btp e Bund scende sotto quota 420 punti (chiusura a 418) con un rendimento dei titoli decennali italiani al 5,74%. Tra bonos spagnoli e titoli tedeschi la forchetta cala a 502,3 punti con un rendimento del 6,58%.

E' stata una giornata senza grandi spunti per le Borse europee in scia anche alla debolezza delle Piazze asiatiche preoccupate dal rallentamento dell'economia cinese. Con Milano chiusa per il Ferragosto, hanno concluso sulla parità Madrid (+0,06%), Parigi (-0,03%), Amsterdam e Zurigo (entrambe +0,09). Deboli, invece, Londra (-0,54%), Francoforte e Stoccolma (entrambe -0,40%). L'indice d'area Stoxx 600 ha concluso così poco mosso (-0,07%).

Il Vecchio Continente non ha sfruttato alcuni dati macro, sebbene positivi. Prima tra tutti il calo della disoccupazione in Gran Bretagna con l'effetto Olimpiadi che si è fatto sentire anche sul trimestre aprile-giugno con una flessione all'8 per cento. Mentre oltreoceano la produzione industriale americana a luglio è salita dello 0,6%. Sui mercati ha pesato, in particolare, la debolezza delle materie prime con Rio Tinto che ha lasciato sul terreno quasi il 5 per cento.

Sulla Grecia intanto oggi è intervenuta Angela Merkel. «Per il governo tedesco vale l'accordo in vigore preso da Atene con Ue, Fmi e Bce», ha detto il portavoce della cancelliera, Steffen Seibert, in una conferenza stampa dopo che - secondo il Financial Times - la Grecia sarebbe intenzionata a chiedere una dilazione di due anni, al 2016, per il rispetto dei propri impegni. Secondo Seibert, nessuna decisione potrà essere presa fino a che la Troika non avrà concluso, a settembre, l'esame sullo stato delle riforme di Atene.

I governi europei intanto guardano avanti. Ora la speranza nelle cancellerie europee - condivisa a Roma - è che i giudici tedeschi respingano i ricorsi degli euroscettici. Ma ciò non significa, spiegano fonti ministeriali citate dall'Ansa, «che l'Italia intenda far ricorso all'Esm». La Spagna continua intanto a rimandare la decisione. Mariano Rajoy ha ribadito che prima di attivare lo scudo vuole capire le modalità di intervento della Bce. Secondo molti osservatori però, difficilmente Madrid riuscirà ad evitare il ricorso all'Efsf o al futuro Esm, soprattutto a causa dell'esposizione delle banche.

La speranza di Monti è che l'Italia riesca a farcela da sola, anche per evitare la firma di un memorandum d'intesa e il conseguente rischio di nuovi "compiti a casa" (pericolo che - nonostante le rassicurazioni del governo - sembra permanere). Il ricorso allo scudo dipenderà tuttavia dall'andamento dei mercati. Lo spread oggi è sceso di circa 30 punti base, ma il livello resta elevato.

A settembre però le cose potrebbero cambiare. E non necessariamente in meglio. L'auspicio a palazzo Chigi è che la tregua di agosto regga anche in autunno. Anche per facilitare il negoziato europeo. L'agenda di settembre è fitta: il 6 settembre Rajoy vedrà Angela Merkel e qualche settimana dopo Monti. L'italiano, a sua volta, volerà a Berlino il 29 agosto. Ed è su questo primo appuntamento che si concentra l'attenzione. Sperando in qualche apertura dal fronte rigorista tedesco.

 

MERKEL MONTI MARIO MONTI MONTI PRIMO PIANO jpegVIGNETTA DI DOMENICA ROSA SUL SOLE ORE MONTI PROFESSORE E INCURSORE SU LIBERO MONTI PORTA SFIGA ESTATE 2012: MONTI IN ENGADINA CON LA MOGLIEESTATE 2012: MONTI IN ENGADINA CON LA MOGLIE

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