ANCHE LE “FORMICHE”, NEL LORO PICCOLO, CANTANO MESSA - CHI È PAOLO MESSA E PERCHÉ MAI SPUNTA “FURBI ET ORBI”? – A CAPO DELLA RIVISTA “FORMICHE”, MAESTRO DI CERIMONIE DELLA GENTE CHE CONTA, EI FU FOLLINIANO, POI CASINIANO CON APPETITOSI CONTORNI CALTAGIRONIANI, ORA NEO SPIN DOCTOR ISTITUZIONALE DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE CORRADO CLINI - UN IMENOTTERO CON ANTENNE SVILUPPATE A CAVALLO TRA PRIMA E SECONDA (E TERZA) REPUBBLICA…
Denise Pardo per "l'Espresso"
MAESTRO DI CERIMONIE. Nuovi Pantheon, nuovi fenotipi da segnalare. Chi è Paolo Messa e perché mai spunta urbi et orbi? Officia? No. Modera, chiunque conti naturalmente, in seminari e convegni, a volte organizzati da lui, a volte no: l'importante sono i relatori genere Ettore Gotti Tedeschi, Luigi Abete, Corrado Passera, Francesco Profumo e sempre più su. Moderare non è anche celebrare?
ANTENNE SHOW. Il suddetto, ei fu folliniano (Marco), poi casiniano (Pier Ferdinando) con appetitosi contorni caltagironiani (nel senso di Franco), ora neo spin doctor istituzionale del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, è il direttore di "Formiche". Che non è un adorabile circolo di entomologi ma un mensile, scoppiettante di pubblicità (vedi Eni), moltiplicatosi come i cari insetti in fondazione, incontri, libri per Marsilio, sito Internet, Formiche social club, chi più ne ha più ne metta.
Infatti, è anche un semestrale in inglese (in inglese?) "Anthill.eu" (traduzione: formicaio) con un direttore scientifico che più in alto di così si muore, Jean Paul Fitoussi, emerito economista, una gloria di Francia e non solo. Sede del tutto: Roma, tra piazza del Gesù (archeosito della Dc) e Palazzo Grazioli, praticamente a cavallo tra prima e seconda Repubblica. Gli imenotteri hanno antenne molto sviluppate, si sa.
BARI CONNECTION. Ogni epoca dell'Italia anormale con il rispettivo supermercato culturale ha avuto il suo (esemplare) con tutti i distinguo del caso. Il pre berlusconismo si è pregiato di Ferdinando Adornato, per un po' ispiratore del Cavaliere pensiero, fondatore del giornale "Liberal". Poi ci è toccato Claudio Velardi, consigliori di Massimo D'Alema, in seguito espressione del capitalismo dalemiano, lobbista ed editore del "Riformista" (fino alla cessione).
Ora, imperversa Messa, e tutto si tiene e si fonde. Nato a Bari, cresciuto e pasciuto con Pinuccio Tatarella ha uso di mondo nella cintola elettorale dalemiana. E nel suo ambiente di riferimento, più o meno l'Udc, alla fine è arrivato proprio Adornato. Le Formiche sanno organizzarsi molto bene, si sa.
SEMINARI DA ESPORTAZIONE. Messa si manifesta con seminari a porte chiuse dal nome tipicamente pugliese: Landscapes. Ha moderato la presentazione di "Generation France", il think tank di Jean François Copé, attuale segretario dell'Ump, il partito di Sarkozy ma anche "Persona, governance e mercato" (Passera, Anna Maria Tarantola, Giovanni Gorno Tempini). Lo si ritrova in pista per "I grandi discorsi di Benedetto XVI" con Abete, Cesare Mirabelli, presidente emerito Corte costituzionale, Mariastella Gelmini, allora sì, in quanto ministro.
TERZA REPUBBLICA. Il nostro fenomeno non è solo un frullaconvegni ma anche uno scrittore che incassa prefazioni pesanti: Giulio Andreotti per "Dc il partito che fece l'Italia", Carlo Azeglio Ciampi per "Da Frankenstein a principe azzurro - Le fondazioni bancarie tra passato e futuro" scritto a quattro mani con Fabio Corsico, ex capo della segreteria tecnica di Giulio Tremonti, uomo influentissimo, direttore delle relazioni esterne di Caltagirone spa, (gruppo del suocero di Casini) spalmato su cda di gran rango.
Alla presentazione dell'opera a Torino e a Roma, una passerella del gran potere indigeno, quasi una proiezione del futuro governo Monti: c'erano Passera, Elsa Fornero, Vittorio Grilli, Francesco Profumo, Piero Gnudi e naturalmente Giulio Tremonti, Romano Prodi...Così la lieta novella è che il poli moderatore-scrittore-direttore ibrido tra prima e seconda Repubblica è un tipico esemplare rifinito per la terza. Ite Messa est, con seguito di Formiche naturalmente.






