“LA MARCIA SU ROMA NON FU UN COLPO DI STATO” – IL GENERALE VANNACCI, SU FACEBOOK, SI IMPROVVISA STORICO DEL VENTENNIO DISSERTANDO DEL DUCE E DEL FASCISMO CHE “ALMENO FINO ALLA METÀ DEGLI ANNI TRENTA, ESERCITÒ IL POTERE ALL'INTERNO DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO DEL REGNO D'ITALIA” - PERSINO LE STESSE LEGGI RAZZIALI DEL 1938, SOSTIENE VANNACCI, “FURONO APPROVATE DAL PARLAMENTO E PROMULGATE DAL RE, SECONDO LE PROCEDURE PREVISTE DALLA LEGGE” - SOTTO IL POST, CENTINAIA DI COMMENTI ACCUSANO L'EX PARA' DI REVISIONISMO ("OSCENITÀ STORICHE") – DAL PD ARRIVA UN APPELLO AL CARROCCIO: “VANNACCI È IL NUMERO DUE DELLA LEGA, SECONDO PARTITO DELLA COALIZIONE DEL GOVERNO MELONI. È IMBARAZZANTE IL SILENZIO DI SALVINI SULLE PROVOCAZIONI FASCISTE DI VANNACCI. SE LA LEGA È ANCORA UN PARTITO ANTIFASCISTA, COME ORGOGLIOSAMENTE DICHIARATO DA BOSSI, ALLORA TOLGA A VANNACCI UN RUOLO CHE È UN OFFESA PER LA NOSTRA REPUBBLICA”
Estratto dell’articolo di www.repubblica.it
MATTEO SALVINI E ROBERTO VANNACCI - PONTIDA 2025
"RIPETIZIONI PER CHI LA STORIA L'HA STUDIATA NEI MANUALI DEL PD”. La scritta campeggia in maiuscolo in testa a uno degli ultimi post di Roberto Vannacci su Facebook. L’ex generale ha deciso di riaprire il dibattito sul Ventennio, propagandando la sua lezione sul fascismo.
Ovviamente segue un catalogo di dichiarazioni storicamente molto discutibili sotto l’antica categoria “Mussolini ha fatto anche cose buone”. O meglio: era quello che gli italiani volevano.
ROBERTO VANNACCI RICEVE LA TESSERA DELLA LEGA DA MATTEO SALVINI
Parte l’elenco: "Il 15 maggio 1921, Benito Mussolini viene eletto in Parlamento con i Fasci italiani di combattimento. Fu il terzo deputato più votato d'Italia". Come a dire, scelta democratica. Poi continua: “La Marcia su Roma non fu un colpo di stato ma ‘poco più di una manifestazione di piazza’ (Francesco Perfetti - storico)”. Basti vedere che “il Regio Esercito, agli ordini del re, aveva tutte le possibilità di fermare la marcia su Roma ma Vittorio Emanuele III si rifiutò di firmare lo stato d'assedio e, il 29 ottobre, convocò Mussolini a Roma (che giunse comodamente in treno da Milano) incaricandolo di formare un governo di coalizione”.
roberto vannacci brinda per l assoluzione di matteo salvini
L’eurodeputato insiste anche sul voto di fiducia del primo governo guidato da Benito Mussolini, “composto non solo da fascisti, ma anche da liberali, popolari e nazionalisti”.
La teoria di fondo: “Il fascismo almeno fino alla metà degli anni Trenta, esercitò il potere attraverso gli strumenti previsti dallo Statuto Albertino, cioè all'interno dell'ordinamento giuridico del Regno d'Italia”.
Persino le stesse leggi razziali del 1938, sostiene Vannacci, “furono approvate dal Parlamento e promulgate dal re, secondo le procedure previste dalla legge”. Sotto il post, centinaia di commenti accusano Vannacci di revisionismo ("oscenità storiche"). Molti ricordano il delitto Matteotti, non citato da Vannacci. Le risposte di chi dissente sono preponderanti, rinfacciando al generale chi i crimini della dittatura instaurata da Mussolini, chi la sua alleanza con Hitler, chi la guerra.
roberto vannacci e matteo salvini cantano generale a pontida 4
È polemica sulle dichiarazioni di Vannacci. Il Pd invoca un intervento della Lega. "La rivendicazione del fascismo che il vice segretario della Lega porta avanti è qualcosa di vergognoso – sostiene il senatore Pd Francesco Verducci – Un revisionismo sul fascismo falso, subdolo e inaccettabile. Vannacci non è un passante: è il numero due della Lega, a sua volta secondo partito della coalizione del governo Meloni. È imbarazzante il silenzio di Salvini sulle provocazioni fasciste di Vannacci. Se la Lega è ancora un partito antifascista, come sempre orgogliosamente dichiarato dal suo fondatore Umberto Bossi e da numerosi attuali dirigenti e parlamentari, allora intervenga e tolga a Vannacci un ruolo che è un offesa per la nostra Repubblica, per la nostra Costituzione, per la nostra democrazia”.
ROBERTO VANNACCI MATTEO SALVINI
Simona Malpezzi, senatrice del Pd, sottolinea: “Perché è così importante per Vannacci provare a riabilitare il fascismo? Nessuno critica gli scritti di De Felice, sappiamo benissimo dove e come contestualizzarli nell'ambito storiografico, ma pensare di poter riscrivere la storia così sanguinosa del nostro Paese in un modo così superficiale è quantomeno indecente se non pericoloso. Vannacci vuole riscrivere anche la Costituzione? La verità è che Vannacci non ha un'idea che sia una su questo paese, dall'economia alla sanità e sa che l'unico triste e ignobile modo per far parlare di sè è riabilitare una sanguinosa dittatura. […]". […]
roberto vannacci matteo salvini comizio a piazza santi apostoli roma