GIOVANNI GALLI NON CI STA FARE IL POLLO: “ALLE COMUNALI DEL 2009 FUI “CONSEGNATO” A RENZI. A FIRENZE CONTROLLATE GLI APPALTI. PERCHÉ VERDINI NON HA ANCORA SCELTO IL CANDIDATO PER SFIDARE IL RENZIANO NARDELLA? DOVEVA DECIDERE ENTRO IL 31 GENNAIO, ANCORA NIENTE”

Davide Vecchi per il "Fatto quotidiano"

"Verdini? L'ultima volta l'ho sentito nel 2009, il giorno del ballottaggio. E mi creda: lui è uno concreto, quindi si vede che in questi anni non gli è più servito parlare con me, parlerà con qualcuno di più importante del sottoscritto dentro Palazzo Vecchio".

Per ricostruire il rapporto di oggi tra Matteo Renzi e Denis Verdini si deve tornare lì, a quel 2009. In questi ultimi mesi i due si sono più volte incontrati di lunedì sera, hanno mediato per definire la nuova legge elettorale e ora tentano di plasmare una maggioranza che in aula possa sostenere Renzi ed evitargli l'immobilismo legislativo che ha afflitto l'esecutivo Letta.

Verdini, inoltre, ha rivelato Fabrizio d'Esposito ieri su questo giornale, ha coinvolto l'amico Nicola Cosentino per creare in Senato un gruppetto di sicurezza nel centrodestra che sostenga il Governo Renzi sempre, a prescindere dagli umori tattici di Ncd. Così mentre nel Pd Pippo Civati minaccia problemi proprio a seguito delle notizie sul patto Renzi-Verdini, il sindaco segretario quasi premier coprirebbe la falla grazie al fu nemico.

I DUE SI SONO conosciuti nel 2008. Ma la scintilla, racconta chi c'era, è scoccata solo un anno dopo e con precisione l'ultima settimana del ballottaggio per le amministrative tra Giovanni Galli, candidato sindaco per il centrodestra, e Renzi. "Verdini l'ultima volta l'ho sentito il 20 giugno", ricorda Galli. "Mi aveva scelto lui, io feci una lista civica , mi portò anche a Palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi poi, dopo il ballottaggio il silenzio: ho cercato di parlargli all'inizio; gli dicevo ‘abbiamo fatto un ottimo risultato ora lavoriamo per vincere nel 2014; risposte? Zero".

E allora, racconta Galli, "ho cominciato a farmi qualche domanda". E a cercare risposte. In vista del primo turno per sostenere la sua candidatura a Firenze arrivarono tutti, da Altero Matteoli a Berlusconi. Per il ballottaggio "venne solo Brunetta; ma come: mai nessuno prima era riuscito a costringere il centrosinistra al ballottaggio e nel momento di accelerare loro frenano? In quegli ultimi giorni per Renzi arrivarono Prodi, Veltroni, persino Massimo D'Alema; io? Abbandonato". Galli tira le somme: "Forse i miei davano per scontata la sconfitta al primo turno".

Renzi era un anonimo presidente di Provincia accomodato lì dai suoi padri politici: Francesco Rutelli e Lapo Pistelli in particolare. Si fa largo a spallate, allora come oggi. E costringe il partito a sostenerne la candidatura: alle primarie sfida Pistelli e Ventura. Li batte a mani basse. Ma fino a quel momento Verdini lo osserva, "lo annusa, lo studia". Poi cominciano a simpatizzare. "La vecchia strategia della sinistra - sintetizza Sergio Staino - che scandisce i tempi della sconfitta: ‘ignori il nemico, lo minimizzi, poi lo combatti ma scopri che è troppo tardi e allora ti ci allei".

Staino è decisamente critico con Renzi. "Io sono terrorizzato dall'avanzata dei Cinque Stelle che avverrà anche a causa di Renzi, uno che dopo aver parlato di trasparenza, rottamazione, innovazione si mette a fare manovre bieche da democristiani della prima Repubblica; allora significa che sei anche una persona falsa". Dei rapporti tra Renzi e Verdini però, Staino dice di non sapere nulla. "Ci mancherebbe anche questa; certo è che Renzi crede di poter riuscire a fare ciò in cui Letta ha fallito. Ma il governo mica se lo può fare da solo, speriamo bene".

Negano l'esistenza di qualsiasi tipo di rapporti anche alcuni degli uomini più fidati di Renzi.
Anche quelli negli anni scaricati dal sindaco. Come dice il presidente del Consiglio comunale e futuro sottosegretario nell'esecutivo renziano, Eugenio Giani, "Matteo non ha mai lasciato dietro di se né feriti né prigionieri". Che tradotto significa: nessuno dirà mai nulla.

Quello di Renzi appare come un esercito di terracotta, puoi torturarli ma se la consegna è il silenzio otterrai solo silenzio. Ora poi che dall'ufficio del sindaco gli scatoloni escono per andare a Palazzo Chigi, a nessuno verrebbe in mente di sbarrarsi da solo una possibile discesa nei Palazzi romani. "Rischi che io non corro", dice Galli.

"Io sono l'unico o quasi all'opposizione in Comune dal 2009, guardo l'ascesa di Renzi, questo rapporto con Verdini e ripasso mentalmente quanto è accaduto in questi anni". Cosa? "Bè, pensiamo ai lavori pubblici e a chi erano stati assegnati, quali imprenditori interessavano? L'area Castello era Ligresti, la Caserma dei Marescialli era Fusi. Qualcuno venne anche arrestato. Poi Tramvia, Etruria, Tav...

Il dubbio a questo punto è più che lecito: solo il dubbio, per carità". E perché Verdini "non ha ancora scelto il candidato sindaco di Firenze per sfidare il renziano Dario Nardella? Doveva decidere entro il 31 gennaio, ancora niente". Magari perché anche nel Pd nulla è deciso? Per carità "se Renzi al governo fa bene io son solo contento, perché se sbaglia si muore tutti". E Verdini, dice, "è bravo a fare il suo mestiere".

 

giovanni galliMATTEO RENZI NEL CANDIDATO SINDACO A FIRENZE VERDINI E RENZI due DENIS VERDINI ligresti salvatore

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?