grillo farage

LA GIRAVOLTA CON FIGURACCIA MESSA IN SCENA DA GRILLO IN EUROPA SCATENA LE PENNE - GRAMELLINI: “DI SICURO SAPPIAMO SOLTANTO DOV'È FINITA L'INTELLIGENZA POLITICA DEL MOVIMENTO. CON CASALEGGIO PADRE, NELL'ALDILÀ. QUI È RIMASTO IL RE DEI QUAQUARAQUÀ” - CRUCIANI: “NEL M5S C'E' TUTTO E IL SUO CONTRARIO. LA SVOLTA DI GRILLO? PER SOLDI"

beppe grillo davide casaleggiobeppe grillo davide casaleggio

1 - IL GRILLO E L' UVA

Massimo Gramellini per “la Stampa”

 

Che ridere. Ricapitolando: l' apprendista strillone Giuseppe Grillo entra nel nuovo anno con un' idea meravigliosa. Allearsi in Europa col partito dei banchieri, l'Alde, roba da Monti. Come se un vegano invitasse a cena una batteria di cheeseburger. Il vegano si affaccia dal balcone del Web e sottopone il cambio di dieta alle tastiere cloroformizzate, che entusiasticamente approvano.

 

grillo e casaleggio al consolato americano di milanogrillo e casaleggio al consolato americano di milano

Ma che cosa c'entrerà mai il movimento delle scie chimiche e dei gomblotti pluto-massonici con gli alfieri internazionali del capitalismo allo stato brado? Se fosse una scelta politica sarebbe una fesseria, ma trattandosi di scelta tattica va ritenuta una furbata, spiega ai perplessi l'astutissimo Di Maio. Dopo il colpo di scena, arriva il contraccolpo: l'infallibile profeta del grillismo Piero Fassino non fa in tempo a condannare pubblicamente l'abbraccio innaturale tra finanza e rivoluzionari del piffero che l' Alde ci ripensa.

MASSIMO GRAMELLINIMASSIMO GRAMELLINI

 

Il capo Verhofstadt e i suoi soci francesi devono avere finalmente visto su Internet un comizio del Dibba e, ripresisi dallo spavento, si sono ammutinati. Ma è qui che il Grillo banfante dà il meglio di sé. Accusa del mancato accordo il famigerato «establishment» con cui voleva accordarsi. Un gomblotto dei cattivi ha impedito ai Cinquestelle di allearsi con i cattivi.

 

Chiaro, chiarissimo. McDonald's che toglie il doppio cheeseburger dal piatto del vegano. E dove sarebbero la logica e la coerenza? Di sicuro sappiamo soltanto dov'è finita l'intelligenza politica del movimento. Con Casaleggio padre, nell'aldilà. Qui è rimasto il re dei quaquaraquà.

giuseppe cruciani prima della partitagiuseppe cruciani prima della partita

 

2 - LE TASCHE CONTANO PIÙ DELLA TESTA

Giuseppe Cruciani per “Libero quotidiano”

 

I grillini sono adorabili. Lo dico davvero. Li ho pure votati, più volte, per vedere che effetto faceva nel Palazzo avere un gruppo di rompicoglioni, per vedere se portavano quella rivoluzione che uno si aspetta da una cosa che si chiama Movimento 5 Stelle. Ne è uscito fuori un grande caos.

 

È un mondo meraviglioso, quello grillino, in cui c' è tutto e il contrario di tutto. Fateci caso. Sono capaci di passare in un secondo dalla critica feroce all'Italicum a dire «andiamo a votare con l' Italicum». Perché conviene. Sono stati giustizialisti, volevano persino un tribunale di piazza contro i politici ladri, per poi dire che gli avvisi di garanzia non contano niente e bisogna aspettare le sentenze.

 

Hanno cacciato militanti, parlamentari e sindaci per una parola fuori posto e sono indulgenti con la Raggi che ne ha combinate di cotte e di crude. E lo streaming? Prima era una fissazione, tutto in diretta, tutto trasparente, tutto sul web, ora lo schermo è nero e sono quelli del Pd che si insultano live davanti agli italiani. Hanno massacrato altri partiti per le firme false per poi scoprire che alcuni dei loro ricopiavano nottetempo le firme degli elettori per presentare le liste in Sicilia. Sono paladini della libertà di espressione, ma se ne fai parte devi aderire a regole di ferro che la Gestapo era un asilo e firmare carte dal notaio.

 

roberto fico luigi di maioroberto fico luigi di maio

Convivono sotto lo stesso cielo pentastellato uno come Carlo Sibilia, che crede alle scie chimiche, e un altro come Luigi Di Maio, che non dice una parola fuori posto e probabilmente si è fatto tutti i vaccini mentre una parte del Movimento si batte contro le multinazionali del farmaco brutte, sporche e cattive. Poi l'Europa, la querelle di queste ore. Dentro ci sono feroci nemici dell' euro, gente che considera Bruxelles come il nuovo Terzo Reich, e poi arriva Grillo che decide da un giorno all' altro di passare dall' altra parte e prova ad allearsi con quelli che più filoeuropeisti non si può. Per soldi.

 

CARLO SIBILIACARLO SIBILIA

La moneta unica? Si può cambiare, ma anche no. Dipende da chi parla, dal momento politico, dalle stagioni. O da come si sveglia il comico maximo. Odiavano la tv, i talk, poi la cercano disperatamente, ovviamente accusando gli altri di manipolarla contro il Movimento. E gli immigrati? Ecco, abbiamo i grillini de sinistra che vogliono accoglienza e quelli che se ne sbattono, fiutano dove tira il vento, e vogliono cacciare su due piedi chi non è regolare.

 

Accusano i telegiornali di raccontare frottole agli italiani, ma hanno detto (come tutti i politici) una montagna di cazzate, hanno spacciato per verità cose che non esistono o sono quantomeno controverse. Conosco grillini animalisti, vegani e anticaccia e gente che organizza la sagra della porchetta e spara ai piccioni sotto casa.

 

paola tavernapaola taverna

Troviamo fra di loro la teorica del vaffanculo Paola Taverna e uno come Fico che parla della Rai come un burocrate della prima Repubblica. Ecco, i 5 Stelle sono come un enorme sarchiapone che può adattarsi a tutto.

 

Prendono tanti voti perché danno voce alle nostre schizofrenie, alle nostre contraddizioni, ai nostri umori che cambiano giorno dopo giorno. De panza e de governo, ciccia e pesce, brodino e whisky, fasci e comunistoni. Una specie di nuova Dc, senza Cirino Pomicino, Forlani e Renzi. Con la differenza che quelli volevano governare e pure fottere, questi hanno paura di mettere le mani nella marmellata. Vogliono il potere, ma sono terrorizzati quando lo afferrano.

 

3 - A.A.A. CERCASI CLASSE DIRIGENTE

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

grillo travaglio felici grillo travaglio felici

[...] La via di mezzo è costruire una classe dirigente propria, che finora non c'è, e con quella rapportarsi con gli establishment da posizioni di forza, non col cappello in mano. Ma le classi dirigenti non si inventano dalla sera alla mattina. E questo lo sa anche Renzi, che tre anni fa proprio in questi giorni calò su Roma nell'illusione di essere pronto a governare e partorì un'accozzaglia di vecchie muffe della tanto vituperata casta che prometteva di rottamare, con l'aggiunta di quattro amici al bar del tutto inadeguati alla sfida (le Boschi, i Lotti, i Campo Dall' Orto).

 

E lo sanno anche nel centrodestra dove, evaporato (o ammanettato) il partito-azienda di B., si aggira nel pollaio una miriade di galletti senza truppe e soprattutto senza idee. Ci si può consolare con la crisi delle élite in quasi tutto il mondo. Oppure ci si può porre il problema di come far nascere nuovi establishment in grado di sostituire i vecchi, che hanno fatto danni incalcolabili ma resistono per mancanza di alternative. [...]

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…