montenegro nato

AMARO MONTENEGRO PER PUTIN - GLI STATI UNITI SFIDANO LA RUSSIA INVITANDO IL MONTENEGRO A ENTRARE NELLA NATO - IL CREMLINO: “REAGIREMO. SIAMO PRONTI A CHIUDERE I RAPPORTI” - PER MOSCA L’ALLARGAMENTO DELLA NATO AI BALCANI E’ UNA “PROVOCAZIONE”

Valentina Santarpia per www.corriere.it

 

MONTENEGRO INVITATO NELLA NATOMONTENEGRO INVITATO NELLA NATO

C'è il rischio di un nuovo strappo tra le potenze occidentali e la Russia dopo che i ministeri degli Esteri della Nato hanno invitato il Montenegro a entrare nella Nato, diventando il 29mo membro dell'Alleanza atlantica. L'unico spiraglio di dialogo è nel Consiglio Russia-Nato, che dovrebbe essere riconvocato tra breve, dopo che i rapporti diplomatici si erano interrotti per la crisi ucraina.

 

La scelta di aprire l'Alleanza al Montenegro è stata annunciata dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha parlato di «decisione storica». Il segretario Usa John Kerry insiste che la «Nato non è una minaccia per nessuno», ma la Russia ha più volte espresso la sua contrarietà all'ingresso di Podgorica nel Patto, sostenendo che minerebbe la stabilità dei Balcani occidentali. Il processo per l'ingresso durerà tra i 12 e i 18 mesi e segnerà il primo allargamento della Nato dal 2009, quando entrarono Albania e Croazia.

Jens Stoltenberg - Igor LuksicJens Stoltenberg - Igor Luksic

 

Anche Bosnia, Macedonia, Georgia e Ucraina hanno espresso l'interesse per l'adesione alla Nato, ma le due repubbliche ex sovietiche sono state di recente coinvolte in guerre con la Russia e difficilmente potranno andare oltre una Partnership con l'Alleanza.

 

Anche se - nella dichiarazione della ministeriale esteri che ha dato il via libera al Montenegro - viene comunque «ribadito» l'impegno e la «riconferma» della dichiarazione di Bucarest che nel 2008 aprì le porte all'ulteriore allargamento della Nato nell'est europeo.

 

LUKSIC: «IMPATTO POSITIVO ANCHE SUI VICINI»

Secondo il premier montenegrino, Igor Luksic, l'invito al negoziato per l'accesso del suo paese all'Alleanza Atlantica, avrà «un impatto sui tutti i paesi vicini, sia quelli che aspirano ad entrare nella Nato, sia quelli che ancora esitano». L'ingresso nella Nato del Montenegro «cambia i giochi» per il paese spingendolo ulteriormente sulla via della democratizzazione ed è «un passo importante per la stabilità dei Balcani».

 

ESPANSIONE A EST DELLA NATOESPANSIONE A EST DELLA NATO

Il Montenegro infatti ha già in passato contribuito agli sforzi della Nato in Afghanistan e ha collaborato attivamente con l'alleanza in diverse attività. La partnership con la Nato è su base volontaria ed è aperta a tutte le democrazie europee che intendono contribuire alla sicurezza dell'Occidente.

 

I diplomatici della Nato sostengono che la decisione di invitare lo Stato balcanico, dove vivono 650 mila persone, lancia un messaggio alla Russia: ovvero che Mosca non ha diritto di veto sull'espansione a est della Nato, anche se la richiesta di adesione della Georgia è stata complicata dalla sua guerra nel 2008 con la Russia. In realtà si tratta di una sfida alla Russia, che ha definito più volte l'allargamento del blocco filo americano nei Balcani «un errore, una provocazione».

 

MOSCA: «POSSIBILI RITORSIONI»

putin obamaputin obama

E infatti il capo del Consiglio della Federazione russa ha già detto che la Russia interromperà i programmi di collaborazione con il Montenegro, se entrerà nella Nato. E il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha annunciato che la continua espansione del Patto Atlantico potrebbe comportare misure di ritorsione da parte della Russia.

 

«Mosca ha sempre detto che l'espansione della Nato e delle sue strutture militari a est non può essere lasciata senza risposta da parte russa, a garanzia della sicurezza», ha spiegato il portavoce. Un eventuale ingresso del Montenegro nella Nato renderebbe «impossibili molti programmi che prima erano realizzati con la Russia, anche di cooperazione tecnico-militare», ha aggiunto il presidente della Commissione Difesa del Senato russo, Viktor Ozerov, precisando che «il Montenegro oggi diventa per la Russia un paese che è un membro potenziale della minaccia alla sua sicurezza».

 

I RAPPORTI DIPLOMATICI

OBAMA E PUTINOBAMA E PUTIN

I ministri degli Esteri della Nato hanno interrotto ogni contatto formale con la Russia nel mese di aprile dello scorso anno, dopo che Mosca ha annesso la penisola ucraina della Crimea e ha scatenato il conflitto in Ucraina orientale, che ha ucciso più di 8.000 persone. Da Bruxelles, il ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier si era detto convinto della ripresa a breve dei contatti diplomatici fra Nato e Russia interrotti. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ha confermato che è possibile che torni a riunirsi il Consiglio Nato-Russia come «strumento di impegno politico» sottolineando che mentre dopo l'annessione della Crimea la Nato ha «sospeso la cooperazione pratica» con la Russia, il Consiglio non è mai stato sospeso anche se le ultime due riunioni si sono tenute il 5 marzo e 2 giugno del 2014 .

obama e putin in vestito  tradizionale cineseobama e putin in vestito tradizionale cinese

 

Anche Mosca ha affermato di essere pronta a riprendere i lavori del Consiglio Russia-Nato, aggiungendo che «ha molte domande per l'Alleanza atlantica»: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, aggiungendo che il suo Paese «non ha mai rifiutato» le riunioni del Consiglio Russia-Nato. «Se il segretario generale Stoltenberg proporrà questa iniziativa, siamo pronti a vedere e sentire cosa hanno da dirci i nostri colleghi della Nato», ha detto Lavrov.

 

«Vediamo come possiamo fare, ne parlerò con gli ambasciatori», ha detto Stoltenberg. Ma c'è scetticismo tra i ministri degli Esteri dell'Alleanza:«Con la Russia dobbiamo essere fermi ma aperti al dialogo», ha detto il ministro degli Esteri del Belgio, Didier Reynders. «Abbiamo bisogno del dialogo, questo è chiaro. Ma di che tipo non è ancora stato deciso», ha spiegato lo slovacco Miroslav Lajcak. «Abbiamo bisogno di buone relazioni, ma è anche necessario che Mosca voglia avere buoni rapporti con la Nato», ha aggiunto il danese Kristian Jensen.

 

«NON È UNA DECISIONE CONTRO QUALCUNO»

Prova a placare la tensione il segretario di Stato Usa, John Kerry, parlando al termine della riunione ministeriale dell'Alleanza, a Bruxelles. Il capo della diplomazia Usa ha sottolineato che «la Nato è un'alleanza difensiva che esiste da 70 anni» e «non costituisce una minaccia per nessuno....non è un'organizzazione offensiva e non è focalizzata sulla Russia, né su nessun altro».

 

john kerry con lavrov ministro degli esteri russojohn kerry con lavrov ministro degli esteri russo

Anzi, Kerry ha ribadito che i membri della Nato sperano di rinsaldare i rapporti tra Russia e Occidente per poter risolvere la crisi siriana e combattere contro l'Isis: i membri della Nato sono pronti a «rafforzare lo sforzo militare contro lo Stato islamico» e la Russia potrebbe avere un «ruolo molto costruttivo» in questa lotta, come auspica anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Anche il nostro ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, precisa che la decisione della Nato di allargare l'alleanza al Montenegro non deve essere considerata «una decisione contro qualcuno», visto che l'obiettivo è «rafforzare la sicurezza sia nella zona dei Balcani che in quella dell'Adriatico: quindi - ha aggiunto - interessa direttamente il nostro Paese».

Ultimi Dagoreport

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'...