pnrr ursula von der leyen raffaele fitto giancarlo giorgetti

IL PNRR O LO METTIAMO A TERRA O SOTTOTERRA – IL GOVERNO DEVE FARCI CERTIFICARE DA BRUXELLES IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI, DA COMPLETARE ENTRO LA FINE DELL’ANNO, PER OTTENERE LA QUINTA RATA – E POI BISOGNA SPERARE CHE L’UE ACCOLGA LE RICHIESTE DI RIMODULAZIONE E DI RINVIO, COME I TEMPI DI PAGAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E GLI APPALTI - SU 59 TARGET ANCORA DA CENTRARE VIENE RISCONTRATA UNA DIFFICOLTÀ “ALTA” PER 10 OBIETTIVI E “MEDIA” PER ALTRI 21...

Estratto dell’articolo di Gianni Trovati,Manuela Perrone per il “Sole 24 Ore”

 

I NUMERI CHIAVE DEL PNRR - LA STAMPA

Il negoziato sulla rimodulazione del Pnrr italiano arriva alla stretta finale, verso il verdetto atteso nelle prossime settimane. La sua prima ricaduta pratica si manifesterà nelle chance effettive di farsi certificare il raggiungimento degli obiettivi della quinta rata, da completare entro la fine dell’anno.

 

In un pacchetto che mette al centro della trattativa con la Commissione europea anche temi di grande impatto, a partire dalla riduzione dei tempi di pagamento delle Pubbliche amministrazioni su cui la Commissione Ue ha appena deferito l’Italia alla Corte di Giustizia insieme a Belgio e Grecia, e dal taglio sotto i 100 giorni nel calendario medio di aggiudicazione degli appalti fino al pieno funzionamento del sistema nazionale di e-procurement e alla digitalizzazione della giustizia.

 

IL PIANO DI RIPRESA DEL PNRR

Si tratta in tutti questi casi di riforme che sono al centro dell’attenzione comunitaria, ma che per Roma richiedono rimodulazioni (appalti) o rinvii (tempi di pagamento) per provare a essere chiuse con successo. In fatto di investimenti la scena è invece dominata dalle opere piccole e medie dei Comuni e dagli interventi contro il dissesto idrogeologico. In base agli ultimi censimenti, il quadro è ancora articolato perché a inizio ottobre risultavano raggiunti solo dieci dei 69 obiettivi che scandiscono l’elenco originario della quinta tranche di risorse comunitarie.

 

il pnrr rimodulato dal governo meloni - la stampa

[…] Le partite più significative però sono altre, e sono anche le più complesse. L’ampiezza della sfida può essere misurata, intervento per intervento, dall’incrocio tra il grado di complessità indicato dalle amministrazioni, che alla Corte dei conti hanno etichettato come «alta» la difficoltà di 10 misure ancora da conseguire, «media» per 21 casi e «bassa» per 28, e la profondità delle modifiche chieste dal Governo nella proposta di rimodulazione.

 

Per gli investimenti comunali nelle piccole opere o nella riqualificazione energetica degli edifici, per esempio, il ministero dell’Interno indica un grado di difficoltà alta, e infatti la proposta italiana chiede di far uscire entrambi dal finanziamento con il Next Generation Eu. Anche se il quadro è complicato dalla tensione con i Comuni, che resta alta. E dall’ipotesi di un rientro almeno parziale degli investimenti comunali nel Pnrr, che scatterebbe in caso di ridimensionamento del RepowerEu come esito finale del negoziato con la Commissione dopo le obiezioni arrivate da Bruxelles.

PNRR ITALIA - CALENDARIO DEI PAGAMENTI

 

In altri casi si incontra invece un paradosso, che però è solo apparente. Negli interventi contro il rischio idrogeologico, per esempio, il livello di difficoltà indicato dal ministero dell’Ambiente è basso, ma la richiesta punta comunque al definanziamento. Il problema, qui, infatti non è dato dai tempi di aggiudicazione degli appalti, ma dall’antichità di alcuni progetti - alcuni risalgono a 15 anni fa - che, come spiegato nei giorni scorsi dal ministro per il Pnrr Raffaele Fitto, sono passati indenni di programmazione in programmazione, e difficilmente oggi rispetterebbero i requisiti ambientali (Dnsh) imposti dal Pnrr. […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…

mediobanca mps alessandro melzi deril vittorio grilli francesco milleri gaetano caltagirone fabio corsico phillippe donnet alberto nagel

DAGOREPORT - AL GRAN CASINÒ DEL RISIKO BANCARIO, “LES JEUX SONT FAITS"? ESCE DAL TAVOLO DA GIOCO MILANO DI MEDIOBANCA, ADESSO COMANDA IL BANCO DI PALAZZO CHIGI, STARRING IL GRAN CROUPIER FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE – DAVVERO, ‘’RIEN NE VA PLUS”? MAI STARE TROPPO TRANQUILLI E CANTARE VITTORIA… IN ITALIA PUÒ SEMPRE SPUNTARE QUALCHE MALINTENZIONATO DECISO A GUASTARE LA FESTA DEI COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA ROMANA - A PIAZZA AFFARI SI VOCIFERA SOTTO I BAFFI CHE FRA QUALCHE MESE, QUANDO I VINCITORI SI SARANNO SISTEMATI BEN BENE PER PORTARE A COMPIMENTO LA CONQUISTA DEL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI, NULLA POTRÀ VIETARE A UNA BANCA DI LANCIARE UN’OPA SU MPS, DOTATO COM’È DEL 13% DEL LEONE DI TRIESTE - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ PALAZZO CHIGI? POTRÀ TIRARE FUORI DAL CILINDRO DI NUOVO LE GOLDEN POWER “A TUTELA DEGLI INTERESSI NAZIONALI”, COME È ACCADUTO CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA? – COME SONO RIUSCITI A DISINNESCARE LE AMBIZIONI DEL CEO DI MPS, LUIGINO LOVAGLIO…

roberto vannacci - giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

GIORGIA MELONI OSSERVERÀ CON MOLTA ATTENZIONE I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN TOSCANA, LA PROSSIMA SETTIMANA. NON PERCHÉ SPERA DI STRAPPARE LA REGIONE ROSSA AL CENTROSINISTRA (LA VITTORIA DI GIANI È QUASI CERTA), QUANTO PIUTTOSTO PER “PESARE” LA LEGA DI SALVINI – LA TOSCANA È DIVENTATA TERRA DI CONQUISTA DELLE TRUPPE DEL FASCIO-LEGHISTA VANNACCI. DAL NUMERO DI VOTI CHE PRENDERÀ L’EX PARA' DELLA FOLGORE DIPENDONO LE SORTI DI SALVINI ALLA GUIDA DEL CARROCCIO, E DI CONSEGUENZA IL FUTURO DEL GOVERNO CHE SENZA L'8% DELLA LEGA NON REGGE NON SUPERANDO IL 40%  – FIN QUANDO LA STATISTA DELLA SGARBATELLA NON HA DAVANTI I NUMERI DELLA REALE CONSISTENZA DEL FU TRUCE DEL PAPEETE, CONTINUERA' A SCHIERARSI CON TRUMP E NETANYAHU PER COPRIRSI A DESTRA DALLE MATTANE DEL "CAPITONE" (SI SA CHE GLI ANIMALI FERITI SONO I PIU' PERICOLOSI...)... 

a lume di candela andrea giambruno pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PER L’EX SIGNOR MELONI, L'ARZILLO ANDREA GIAMBRUNO, SI AVVICINA IL RITORNO IN VIDEO ALLA CONDUZIONE DI "STUDIO APERTO" – UN BEL PASSO INDIETRO PER IL FANATICO DELL'AMMUCCHIATA CHE ORA SARÀ BEN "INGABBIATO", LIMITANDOSI A LEGGERE LE NOTIZIE SUL "GOBBO, EVITANDO COSI' QUEI COMMENTI E OPINIONI PERSONALI A CUI CI AVEVA SOLLAZZATO DURANTE LA CONDUZIONE DI "DIARIO DEL GIORNO" - IL CASO "TG2POST" CHE AFFONDA IL PRIME TIME DI RAI2  – ENZO MICCIO E IL VECCHIO POST DI GIORGIA MELONI DEDICATO AL NUOVO CO-CONDUTTORE DI "DOMENICA IN" - BOLLE IN RAI IL RITORNO DI FLAVIO INSINNA - INDOVINELLO: IL GIORNALISTA LUDOPATICO HA ACCUMULATO DEBITI PER IL POKER. DI CHI SI TRATTA? - VIDEO

benjamin netanyahu donald trump hamas

DAGOREPORT: BYE BYE “BIBI” – I CEFFONI RIFILATI DA TRUMP A NETANYAHU SONO IL SEGNALE CHE IL PREMIER ISRAELIANO È AL CAPOLINEA POLITICO: COME I MILIZIANI DI HAMAS, OTTERRÀ UN SALVACONDOTTO (LA GRAZIA DAI SUOI PROCESSI) E POI SARÀ SPEDITO AI GIARDINETTI. NON SARÀ LUI A GESTIRE IL LUNGO PROCESSO DI PACE CHE SEGUIRÀ AL CESSATE IL FUOCO – L’ERRORE DI “BIBI” È STATO BOMBARDARE IL QATAR, CHE HA PRETESO DAGLI USA UN SIMIL-ARTICOLO 5 (CHI COLPISCE DOHA, COLPISCE L’AMERICA) – I PRESUNTI DOSSIERINI SU TRUMP BY EPSTEIN, IN MANO A ISRAELE? DISINNESCATI DAL TYCOON: DI FRONTE ALLA PACE, COS’È MAI UN’AMMUCHIATINA DI TRENT’ANNI FA? – IL SÌ DEI PAESI MUSULMANI, CHE SOGNANO UN PEZZO DELLA RICCA TORTA DEGLI INVESTIMENTI SU GAZA, IL RITORNO DEGLI USA SULLA SCENA MEDIORIENTALE, LE RICHIESTE DI HAMAS E I CONSIGLI DI TRUMP A NETANYAHU: “VOGLIONO BARGHOUTI? DAGLI BARGHOUTI. AL MASSIMO, L’AMMAZZI DOPO…”

donald trump zohran mamdani

FLASH – TRUMP HA VISTO I SONDAGGI SULLE ELEZIONI PER IL SINDACO DI NEW YORK ED È TRASECOLATO. IL MILLENNIAL ZOHRAN MAMDANI, CHE HA TRIONFATO ALLE PRIMARIE DEMOCRATICHE E VELEGGIA SERENO VERSO LA VITTORIA (SECONDO I SONDAGGI, SFIORA IL 50% E DOPPIEREBBE L’EX GOVERNATORE ANDREW CUOMO). IL TYCOON NON SI È PERSO D’ANIMO: HA SGUINZAGLIATO L’FBI PER SCAVARE A FONDO SUL PASSATO DEL SOCIALISTA MUSULMANO. COME PER IL FINTO CERTIFICATO DI NASCITA DI OBAMA, QUALCOSA SI TROVA SEMPRE. ALTRIMENTI SI CREA…