berlusconi quirinale

IL GRANAIO DI PEONES AL SERVIZIO DI BERLUSCONI - CI SONO 30 RIBELLI M5S (PIU' I FUORIUSCITI) SUI QUALI PUNTA IL CAV PER L'ASCESA AL QUIRINALE - SONO TUTTI PARLAMENTARI SENZA SPERANZA DI RIELEZIONE E CHE VOGLIONO DIFENDERE LA PAGNOTTA PIU' A LUNGO POSSIBILE - L'EX 5 STELLE NICOLA ACUNZO: "I NO A PRESCINDERE NON VALGANO NULLA IN POLITICA. IL PERSONAGGIO È DISCUSSO, MA HA ANCHE DIVERSI LATI POSITIVI"

Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

 

berlusconi mao

Ad ascoltare deputati e senatori del Movimento non ci sono tentazioni dietro l'angolo. Alla domanda «Chi di voi voterà per Berlusconi presidente della Repubblica?» arriva come risposta una raffica di «nessuno». Una parola secca, seguita a volte da un «ma». Ed è proprio in quel «ma», nelle pieghe di un discorso complesso, che vanno cercate le tracce di eventuali novità.

 

«Contatti di sicuro ce ne sono stati», affermano i Cinque Stelle, tuttavia di nominativi ovviamente non vi è traccia. Non è un mistero che nel gruppo parlamentare ci sia una fetta di una trentina di malpancisti, un bacino ideale da sondare per recuperare qualche voto. Non è altrettanto un mistero che Berlusconi al Quirinale secondo alcuni pentastellati sarebbe sinonimo di poter portare a termine la legislatura, ossia un vantaggio politico per chi nel nuovo M5S di Giuseppe Conte non riesce a ritagliarsi un futuro, una boccata d'ossigeno di dodici mesi per provare a pianificare strade alternative. Idee da mettere poi alla prova dei fatti.

NICOLA ACUNZO 3

 

Lo stesso Berlusconi ha strizzato l'occhio ai Cinque Stelle, vertici compresi, in almeno un paio di occasioni. Il reddito di cittadinanza? «Si tratta di una misura che aiuta i poveri», ha detto il leader forzista. E ancora: «Il voto al Movimento Cinque Stelle, dal quale siamo lontanissimi, nasceva però da motivazioni tutt' altro che ignobili o irragionevoli. Nasceva dallo stesso disagio e dallo stesso fastidio per un certo tipo di politica per la quale è nata Forza Italia».

 

Mara Lapia

Parole che hanno addolcito gli orizzonti a diversi esponenti (non solo malpancisti), al punto che nel Movimento c'è chi sospetta che eventuali sostenitori di Berlusconi - per ora chiusi nel riserbo più totale - potrebbero uscire allo scoperto. Ma non subito. «Solo se vedranno che il centrodestra lo ha votato compatto al quarto scrutinio», assicura un Cinque Stelle di peso. E prosegue: «Solo allora, secondo me, faranno pesare il loro aiuto alla quinta votazione». Ipotesi da fantapolitica al momento, anche se giustamente c'è chi ricorda che «i giochi si fanno all'ultimo» e - cercando di spronare un Movimento frammentato, avverte: «Chi gioca su troppi tavoli finisce per perdere ovunque».

 

SILVIO BERLUSCONI

Ciò che appare certo è che i contatti tra le forze politiche (quindi anche con gli azzurri) da qui al 24 saranno all'ordine del giorno e che tra Cinque Stelle ed ex M5S, Berlusconi potrebbe recuperare - secondo le stime di chi conosce bene il Movimento - «metà dei consensi che sulla carta gli servono». Nelle scorse settimane diversi fuoriusciti dal Movimento hanno lasciato intravedere spiragli per l'ex premier, lasciando intendere che non ci sono preclusioni sul suo conto.

 

«I no a prescindere non valgano nulla in politica. Il personaggio è discusso, ma ha anche diversi lati positivi», ha detto Nicola Acunzo, «Berlusconi? Sono sempre stata una parlamentare libera e voterò secondo coscienza. Ho sempre lavorato secondo coscienza per il bene del Paese», ha commentato Mara Lapia. Mentre Rosalba De Giorgi ha precisato: «Io mi riservo di valutare la rosa dei candidati, i nomi che circolano. Non ho ancora un'idea precisa».

 

NICOLA ACUNZO 2

Difficile, se non impossibile, che Berlusconi possa pescare tra i big espulsi o in aree come quella di Alternativa o di sinistra, più facile invece che l'ex premier possa trovare sponda tra chi ora milita in partiti di centrodestra o sta senza casa nel limbo del gruppo Misto. «L'atteggiamento del Movimento sarà in ogni caso fondamentale», ricorda un Cinque Stelle di lungo corso.

MARA LAPIA

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