OBAMA VA ALLA GUERRA? SEGNALI DI ATTACCO IMMINENTE ALLA SIRIA: ASSAD SUL PUNTO DI SCATENARE L’INFERNO CHIMICO, E POI FUGGIRE A CUBA O DA CHAVEZ - IL REGIME DISPONE DEL LETALE “GAS MOSTARDA”, IL SOSPETTO E’ CHE POSSA FARLO UTILIZZARE DA MILIZIE PARAMILITARI - ANCHE MERKEL MANDA I MISSILI PATRIOT IN TURCHIA AL CONFINE CON LA SIRIA (MA ARRIVERANNO SOLO A GENNAIO) - HILLARY INCONTRA I RUSSI A DUBLINO PER DECIDERE LA STRATEGIA…

1 - SIRIA: INCONTRO CLINTON-LAVROV-BRAHIMI A DUBLINO
(ANSA-REUTERS) - La segretaria di stato degli Stati Uniti Hillary Clinton, il ministro degli Affari esteri Sergej Lavrov, e il mediatore internazionale per la Siria Lakhdar Brahimi, si incontrano oggi pomeriggio a Dublino per parlare della questione siriana. La notizia si apprende da fonti diplomatiche.

2 - SIRIA: OK DA GOVERNO TEDESCO SU MISSILI PATRIOT IN TURCHIA
(ANSA-REUTERS-AFP) - Disco verde dal governo tedesco oggi per l'invio di missili Patriot e 400 militari alla frontiera turco-siriana per difendere la Turchia da possibili attacchi missilistici da parte della Siria, dopo l'ok della Nato di martedì alla richiesta di Ankara. "Il 4 dicembre la Nato ha deciso di rafforzare la difesa aerea integrata dell'Alleanza con la permanenza di batterie di missili Patriot in Turchia.

In questo quadro, 400 militari della Repubblica federale potranno essere dispiegati", ha annunciato il ministero della Difesa. Il consiglio dei ministri tedesco ha tenuto una riunione straordinaria per approvare questo progetto, che tuttavia ora resta sottoposto all'approvazione dei parlamentari della Camera bassa del Parlamento tedesco. In Germania le forze armate sono sotto il controllo del Parlamento che si deve pronunciare in merito a qualsiasi impegno all'estero.

3 - SIRIA: STAMPA, PATRIOT IN TURCHIA A INIZIO 2013
(ANSA) - I missili Patriot che la Nato ha deciso martedi di inviare in Turchia non saranno dislocati lungo il confine con la Siria prima dell'inizio del 2013, scrive oggi il quotidiano turco Hurriyet. I necessari passaggi politici e considerazioni tecniche non dovrebbero rendere possibile l'arrivo delle batterie di missili Nato prima di qualche settimana, rileva il giornale. Sarà necessario ottenere il via libera dei parlamenti di Germania e Olanda, i due paesi europei Nato che dispongono di batterie Patriot.

Inoltre il lavoro tecnico per determinare il numero di missili che saranno inviati e dove saranno dislocati non è ancora concluso. Una decisione esecutiva al riguardo non è ancora stata presa dal Saceur, il comandante supremo delle forze alleate in Europa. I missili dovrebbero poi essere trasferiti in Turchia per nave, come le centinaia di soldati tedeschi e olandesi responsabili del servizio dei missili. Fonti diplomatiche hanno detto a Hurriyet che prima dell'arrivo in Turchia dei Patriot "ci vorrà almeno un mese".

4 - SIRIA, LE ARMI CHIMICHE ULTIMA CHANCE DI ASSAD...
Maurizio Molinari per "la Stampa"

Le armi chimiche siriane sono nelle mani delle truppe di élite di Bashar Assad che le possono adoperare «con breve preavviso» lanciando proiettili d'artiglieria, bombe aeree o missili di tipo Scud. E fra le zone più a rischio di attacco con i gas c'è Aleppo. Ad affermarlo è Leonard Spector, il vicedirettore del Centro per la non proliferazione dell'Istituto di Monterey, considerato a Washington fra i più eruditi conoscitori delle armi proibite che Damasco ha accumulato dalla metà degli Anni Settanta, prima con il contributo dell'Urss e poi dell'Iran.

«Il regime di Assad dispone certamente di gas mostarda simile a quello usato durante la Prima guerra mondiale - spiega Spector - del più aggressivo sarin, che in piccole quantità può causare migliaia di vittime, e forse anche del VX». Sebbene la mappa dei depositi sia top secret ad averla descritta ai servizi di intelligence occidentali è Adnan Silou, il generale responsabile proprio dell'arsenale chimico, che durante l'estate ha disertato. È sulla base delle informazioni che Silou ha fornito che gli Stati Uniti, e altri Paesi Nato, sorvegliano costantemente siti e persone coinvolte nella gestione dei depositi.

«La struttura militare che gestisce questo arsenale è ben addestrata ad agire con precisione spiega Spector - e operare in fretta se Bashar Assad darà l'ordine». Sono due gli scenari di cui si discute: «Un attacco limitato contro i ribelli a fini dimostrativi, per spingere la popolazione sunnita a non sostenerli più» oppure «un bombardamento massiccio per evitare il crollo finale del regime a Damasco».

Parlando ieri ai colleghi della Nato a Bruxelles, il Segretario di Stato Hillary Clinton ha ammonito per la seconda volta in 72 ore Assad a non «superare la linea rossa» dell'uso delle armi chimiche, suggerendo l'ipotesi che «a causa della disperazione del regime» l'esercito siriano possa consegnarle ad «altre forze che operano nel Paese», milizie paramilitari, per non assumersene la responsabilità diretta.

«Dietro le parole del presidente Barack Obama e di Hillary Clinton c'è il fatto - spiega Spector - che l'Intelligence ha visto qualcosa di molto concreto e ritiene che la possibilità di un attacco chimico sia divenuta reale». Per Jeffrey White, ex analista dell'intelligence Usa sulla Siria adesso in forza al Washington Institute, «potrebbe avvenire un attacco chimico limitato da parte di forze fedeli al regime contro aree dei ribelli che l'esercito non riesce a espugnare» come Maarrat al-Numan nella provincia di Idlib, zone interne ed esterne alla città di Aleppo e Abu Kamal o Mayadin nella provincia di Deir al-Zour.

Affidare l'uso dei gas a forze irregolari, magari attraverso l'espediente di un furto o saccheggio, potrebbe servire ad Assad per smentire un coinvolgimento diretto capace di alienargli il sostegno di Russia e Cina come anche di mettere in imbarazzo gli alleati di ferro: Hezbollah e Iran. In un'intervista da Londra, Adnan Silou si dice convinto che «se Assad non riuscirà a riconquistare Aleppo userà i gas contro le forze ribelli locali» perché non può permettersi di perdere il controllo della seconda città del Paese.

Se ciò dovesse avvenire quali sarebbero le opzioni dell'amministrazione Obama? «Teoricamente un'area colpita dal sarin può essere decontaminata con un intervento ad hoc, sebbene serva molto tempo, ma non credo che gli Stati Uniti lasceranno mai avvenire un simile attacco - osserva Spector - e dunque se vedranno che sta per avvenire, interverranno prima con un'azione militare massiccia per immobilizzare il regime, colpendo forze aeree, batterie missilistiche, impianti radar e truppe speciali in maniera da impedire l'uso dei gas».

5 - IL GIORNALE HAARETZ: «ASSAD PRONTO A CHIEDERE ASILO ALL'AMICO CHAVEZ»...
Da "la Stampa"

Il Presidente siriano Bashar al Assad sta sondando le possibilità di ottenere asilo politico in America Latina, nel caso fosse costretto a fuggire da Damasco. Lo ha rivelato ieri il quotidiano israeliano Haaretz. Uno degli indizi sarebbe il viaggio della scorsa settimana a Cuba, in Venezuela e in Ecuador del viceministro degli Esteri Faisal al-Miqdad. Secondo Haaretz, il vice-ministro avrebbe consegnato lettere private di Assad ai leader locali. Il ministro degli Esteri venezuelano ha confermato al quotidiano El Universal la consegna di una lettera per il Presidente Hugo Chavez. Dall'inizio della crisi in Siria, nel marzo l 2011, Chavez non ha mai cessato il suo sostegno al regime di Assad, ricorda Haaretz, e ha garantito forniture di carburante e diesel per le forze armate.

6 - ASSAD IN CERCA DI UNA VIA DI FUGA. E GUARDA A CUBA
Hamza Boccolini per "Libero"

Ormai tutti gli osservatori arabi concordano sull'imminente caduta del regime di Bashar al Assad e lui cerca esilio in America Latina. Il presidente siriano starebbe valutando l'ipotesi di chiedere asilo politico in un paese del sud America per sé, i suoi familiari e la sua stretta cerchia di collaboratori. A darne notizia è stato il quotidiano israeliano Haaretz, secondo il quale il vice ministro siriano degli Esteri, Faisal al-Miqdad, ha avuto colloqui a Cuba, in Venezuela e in Ecuador nelle ultime settimane e ha consegnato ai leader locali alcune lettere di Assad.

Il ministero venezuelano degli Esteri ha confermato al quotidiano el Universal la consegna di una lettera di Assad al presidente Hugo Chavez, poco prima della sua partenza per Cuba, per un nuovo ciclo di cure. Ma fonti di Caracas, contattate da Haaretz, non hanno spiegato quale sia stata la risposta del presidente all'omologo siriano, limitandosi a precisare che il messaggio di Assad faceva leva «sui rapporti personali tra i due presidenti ». Solo due giorni fa il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi, aveva parlato di un'imminente caduta del regime.

Queste valutazioni si basano sul fatto che negli ultimi giorni la situazione della sicurezza in Siria è precipitata e i ribelli sono alle porte della capitale, tanto che questa mattina hanno conquistato il più importante aeroporto militare della provincia di Damasco. Le agenzie dell'Onu hanno già ordinato al loro personale «non essenziale » di lasciare il Paese mentre a livello internazionale è stata minacciata una reazione dura contro il regime se deciderà di fare ricorso alle sue armi chimiche, come ultima carta prima di crollare.

 

ANGELA MERKELNETANYAHU E HILLARYHILLARY CLINTON E MOHAMMED MORSI obama assadASSADERDOGANRaul CastroHUGO CHAVEZ BOMBE SU HOMS IN SIRIA SIRIA TURCHIA ri BOMBA IN TURCHIA DALLA SIRIA siriaALEPPO IN SIRIA BOMBARDATA DAI TURCHI BARACK OBAMA

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…