“FARSA ITALIA” ALLE COMICHE FINALI - LA FINE DEL PARTITO DEL BANANA SI CONSUMA IN PUGLIA: IL CANDIDATO ALLA REGIONE DI BERLUSCONI, FRANCESCO SCHITTULLI, SCELTO PER FRENARE L’ASCESA DI FITTO, PASSA CON FITTO!

Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

FRANCESCO SCHITTULLIFRANCESCO SCHITTULLI

Forza Italia brucia e gli amici di un tempo gli vomitano addosso parole velenose. E Silvio Berlusconi? Prova a sfuggire al caos azzurro vagheggiando fughe oceaniche. «Tra un mese torno in possesso del mio passaporto. Il resto non conta... ».

 

Antigua, a dire il vero, resta per ora solo un sogno, ma a maggio i giudici gli restituiranno il diritto ad espatriare e mille segnali descrivono l’exit strategy in atto. Reale, dolorosissima è intanto l’esplosione politica della sua creatura. A partire dalla Puglia, dove si è consumato ieri il più incredibile dei ribaltoni: Francesco Schittulli, scelto da FI, rompe con gli azzurri e si prepara a correre con Raffaele Fitto, mentre Arcore si ritrova senza candidati. Un mezzo disastro, fotografato in privato (con una certa soddisfazione) dal capo dei dissidenti: «I nostri nemici sono isolati. O accettano le nostre condizioni o sono morti. Non hanno un candidato alternativo, né gente da mettere in lista».

fabrizio tatarella francesco schittullifabrizio tatarella francesco schittulli

 

Costretto a restare in Brianza per circoscrivere l’incendio (e a rimandare ad oggi l’atteso ritorno a villa Certosa in Sardegna), Berlusconi reagisce d’istinto allo sgarbo pugliese. L’ira esplode a metà pomeriggio, quando le agenzie rilanciano dichiarazioni pronunciate dal leader di fronte ai «militanti ricevuti per gli auguri pasquali». In realtà, nel salotto brianzolo si presentano solo un paio di fratelli Zappacosta (giovani falchetti introdotti a corte dalla Santanché), ma poco importa perché l’ex premier sa già che Schittulli gli ha voltato le spalle.

 

E ha bisogno di lanciare il messaggio: «Anche da noi stanno emergendo le patologie della vecchia politica politicante si infuria - Quelle del protagonismo, della rissosità e del frazionismo ». Nella lista nera del Capo svetta naturalmente Fitto. E come dargli torto, visto che l’intero organigramma regionale si oppone al commissario Luigi Vitali? Per questo, Berlusconi picchia durissimo: «Stare in un movimento politico significa accettarne le regole, discutere liberamente, e poi collaborare lealmente alla linea che la maggioranza ha deciso».

 

raffaele fitto silvio berlusconi raffaele fitto silvio berlusconi

La verità è che non è più disposto a tollerare altre rivolte interne. Non ha la forza, né la voglia di perdere tempo. E finisce per difendere senza tentennamenti il suo cerchio magico. «Qualcuno ha dimenticato il rispetto per chi lavora ogni giorno, in condizioni non facili, per far funzionare il partito». A cinquanta giorni dalle Regionali, l’ex premier chiede una tregua interna che sa di non poter ottenere: «Chi tra noi dispone di visibilità mediatica deve porre immediatamente fine a qualsiasi polemica inutile e dannosa».

 

Non solo Fitto, ma anche Sandro Bondi diventa un bersaglio: «Chi per ragioni personali ha abbandonato Forza Italia - tuona Berlusconi - dovrebbe fare i conti con la propria coscienza restando almeno in silenzio ».

fitto berlusconifitto berlusconi

 

Un affronto che l’ex coordinatore non lascia cadere nel vuoto, gettando una tanica di benzina sul fuoco: «Silvio non ha intenzione di custodire almeno un lungo rapporto di amicizia. Abbiamo subito in questi giorni degli attacchi personali, quasi un linciaggio, che hanno confermato la miseria morale e politica di FI. Non staremo in silenzio ». A sera, intanto, la vicenda pugliese assume contorni paradossali.

 

Vitali non accetta di includere tutti gli uscenti fittiani in lista, ma continua a giurare fedeltà a Schittulli in un surreale ping pong a mezzo stampa. Il candidato presidente, esausto, reagisce scaricando il commissario: «FI non ha ancora aderito alla mia impostazione. La mia campagna elettorale continua con le forze politiche e movimenti che invece l'hanno condivisa». Vale a dire Fitto, Nuovo centrodestra e tutti gli altri partner della coalizione moderata, ad eccezione dei berlusconiani.

 

bondi e repetto consiglio nazionale forza italia foto lapresse bondi e repetto consiglio nazionale forza italia foto lapresse

L’ultima battaglia si giocherà sui tempi dell’epurazione di Fitto. L’ex Cavaliere è pronto a sbattere fuori il ras pugliese dal partito già nei prossimi giorni, ma il rischio è che i gruppi parlamentari franino. Almeno trenta fra deputati e senatori sono disposti a seguire il capo corrente. Che, nel frattempo, ostenta serenità con i fedelissimi: «Non possono cacciarci, non hanno neanche gli strumenti per farlo. Hanno perso la testa». Così va in pezzi quel che resta di un impero.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)