IOR, A TRASPARENZA RITARDATA - SLITTANO A LUGLIO I CONTROLLI SUI CLIENTI: ANDAVANO CHIUSI CINQUE MESI FA

Maria Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"

«Ho incontrato papa Francesco quando ho partecipato alla messa a Santa Marta. Ma non ho mai parlato con lui del futuro dello Ior, ho solo ascoltato le sue omelie», dice così il nuovo presidente - nominato negli ultimi giorni del pontificato di Ratzinger - della cosiddetta banca vaticana, al centro di indiscrezioni su una sua riforma, dopo l'elezione di Bergoglio.

Presidente Ernst von Freyberg, parlando dello Ior il cardinale Maradiaga ha dichiarato: «Dicono che è una fondazione, ma pare una banca». Per il Rapporto Moneyval siete a tutti gli effetti un'istituzione finanziaria. Che idea se n'è fatta dopo tre mesi che è qui?
«In tre mesi ho conosciuto le persone: gli impiegati, i cardinali del Consiglio di sorveglianza, altri cardinali, le altre autorità, in particolare l'Aif e il suo direttore generale, René Bruelhart. Ho fatto un piano, ho creato una squadra, e quindi ho eseguito il piano».

Che piano?
«È focalizzato in tre direzioni. La prima è la nostra reputazione, ed essa è strettamente legata alla trasparenza e alla comunicazione. La seconda è l'adesione agli standard internazionali. La terza, il futuro dello Ior. Per raggiungere questi obiettivi, ho costruito una squadra interna allo Ior, aiutata dall'esterno da alcune primarie società di consulenza. Voglio sottolineare la completa libertà di azione che ho avuto: non ho trovato nessuna resistenza né dai superiori, né dalle autorità, né all'interno. Questo mi ha molto impressionato».

Lo Ior aprirà un proprio sito web e pubblicherà il bilancio. Perché?
«Per la trasparenza e la reputazione. Per essere trasparenti, bisogna rendere pubblico quello che si fa. Così da essere membri rispettati del sistema finanziario internazionale e della stessa Chiesa. Perciò abbiamo deciso che ci dobbiamo comportare come ci si aspetta da ogni altra istituzione finanziaria. Il sito sarà attivo dal 1 ottobre e avremo un regolare rapporto con i media».

Il punto vero però è l'adeguatezza agli standard internazionali. Dopo la buona pagella del luglio scorso a Strasburgo non ci sono stati altri passi avanti e nel dicembre 2012 la Banca d'Italia ha bloccato l'uso dei bancomat che collegavano il Vaticano alla rete bancaria italiana...
«Dobbiamo essere aderenti alla legge vaticana e al sistema di controllo che Bruelhart, direttore dell'Aif, ha messo in piedi molto bene. Questo è un sistema a "tolleranza zero": nessuna transazione sospetta, nessun cliente improprio, e volontà di essere "contro" chiunque sia coinvolto in attività improprie. Anche "contro" i nostri stessi impiegati. Il secondo aspetto è che abbiamo circa 40 banche "corrispondenti", quindi dobbiamo essere aderenti alle regole del mondo che ci circonda. Per questo abbiamo rafforzato le procedure interne e la nostra struttura regolatoria. E ci siamo affidati alla consulenza di Promontory, che è leader nell'antiriciclaggio».

Parliamo della squadra. È soddisfatto dei dirigenti?
«Il direttore generale, Paolo Cipriani, il vicedirettore, Massimo Tulli e io, costituiamo un buon team. Noi lavoriamo insieme in modo veramente felice».

Lo Ior genera profitti. Quant'è l'utile 2012?
«Circa 86,6 milioni di euro (contro una media di 69 milioni negli anni 2009-2012), con una redditività dei portafogli gestiti che è raddoppiata nel 2012, rispetto ai 4 anni precedenti».

La banca però è coinvolta ciclicamente in inchieste giudiziarie. Nel settembre 2010, è scoppiato il caso del Credito Artigiano, si disse allora: «Un equivoco che sarebbe stato presto chiarito». Sono passati quasi tre anni. A che punto siamo?
«I conti erano stati bloccati nel 2010 per un totale di 23 milioni di euro. L'inchiesta giudiziaria è stata chiusa già nel 2011 e i soldi sono stati sbloccati. Per utilizzarli la Banca d'Italia deve ancora approvare il nostro agreement con il Credito Artigiano del novembre 2010. Per quanto riguarda il rapporto con la Banca d'Italia, questo riguarda l'Aif».

Cosa state facendo per migliorare la situazione?
«Oltre al miglioramento sistematico dei nostri processi interni ho avviato un progetto per rivedere ogni singola posizione-cliente in stretta collaborazione con l'Aif: chi sono i proprietari, chi sono i delegati a operare sul deposito. Questo sta avvenendo al ritmo di mille posizioni-cliente al mese. La maggior parte di questa review sarà conclusa entro fine anno».

Perché, quanti sono i clienti attivi?
«Erano 18.900, alla fine del 2012. Cioè controlleremo circa 12 mila posizione-cliente per la fine del 2013, ma abbiamo cominciato da quelle più a rischio».

Come riportato da tutti i giornalisti presenti all'open day del 28 giugno 2012, il dg Cipriani ha detto che i clienti, le posizioni, erano 25.000 e circa 33.000 i conti. Il numero dei clienti alla fine dell'anno scorso è sceso a 18.900. E il numero dei conti, quindi, potrebbe essere sceso ancora di più: come spiega questo fenomeno?
«Lo Ior ha chiuso i conti dormienti o con depositi minimi, spesso inferiori a 100 euro, di circa 6.000 clienti. Ma gli asset complessivi sono invariati».

Nel Rapporto Moneyval è scritto che l'indagine conoscitiva sui clienti (Customer Due Diligence) avrebbe dovuto essere completata entro il 31 dicembre, cioè cinque mesi fa. È stato fatto?
«Ho posto a tutti, dirigenti, funzionari e impiegati dello Ior, la deadline del 31 luglio per concludere questo progetto di aggiornamento. Lo scriva: 31 luglio, così tutti vedono pubblicata questa data e se la ricordano, 31 luglio 2013».

L'Aif ha scritto che ci sono state 6 transazioni sospette nel 2012, ci può fornire i dati dei primi 5 mesi del 2013?
«Sette casi dal 1° gennaio 2013 fino a oggi. Due segnalati dall'Aif, cinque da noi».

L'avvocato Michele Briamonte, indagato a Siena e a Roma, dello studio Grande Stevens, è ancora vostro consulente?
«Non ho potuto accertare niente di improprio nella relazione tra Briamonte-Ior e Mps. Nostro consulente in ogni caso è lo studio legale Grande Stevens e lo è stato per cinquant'anni: l'ho ereditato tre mesi fa. Attualmente, lo studio Grande Stevens è uno dei nostri consulenti, ma non attraverso l'avvocato Briamonte».

L'Aif ha indicato che un flusso di denaro contante attraversa Porta Sant'Anna. Gran parte di esso finisce sui vostri conti?
«I numeri forniti dall'Aif sono i nostri sulle transazioni in contanti. La nostra impressione è che la maggioranza dei fondi dichiarati alla dogana sono per depositi o prelievi da e per lo Ior. Nel 2012 lo Ior ha eseguito circa il 20 per cento delle sue transazioni in contanti. Questo ha a che fare con la natura dei nostri clienti. Il nostro sistema di monitoraggio deve essere adeguato per controllare un flusso di contanti più alto della media di un altro istituto, perché le offerte in chiesa si fanno ancora oggi per la maggior parte in contanti».

 

 

ERNEST VON FREYBERG ERNEST VON FREYBERGERNST VON FREYBERGPAPA FRANCESCO - JORGE BERGOGLIOpapa ratzinger benedetto Tarcisio Bertone CARDINALE NICORA jpeg

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO