DALEMONI-ONI-ONI - INFORMATIVA DELLA GUARDIA DI FINANZA SU MORICHINI, EX SOCIO DELLA BARCA IKARUS E INDAGATO PER FATTURE FALSE, IN CUI SI NARRA IL “CONTESTO COLLUSIVO TRA SETTORI PRODUTTIVI, AMBIENTI POLITICO-ISTITUZIONALI E COMPARTI DELLA PA” FINALIZZATO A VEICOLARE LA CONCLUSIONE DI AFFARI E APPALTI PUBBLICI - ENEL, POSTE, INPAD, INAIL, E IL MINISTERO DEGLI ESTERI IL CUI SEGRETARIO GENERALE MASSOLO È CONSIDERATO VICINO A FINI….

Gian Marco Chiocci e Patricia Tagliaferri per "il Giornale"

«Lo spaccato messo in evidenza dalle intercettazioni richiama l'attenzione investigativa su un ritenuto contesto collusivo tra settori produttivi, ambienti politico-istituzionali e comparti della pubblica amministrazione finalizzato a veicolare la conclusione di affari e l'acquisizione di commesse e pubbliche amministrazioni». Si conclude così una prima informativa del Valutario della Gdf di Roma sull'attività di Vincenzo Morichini, dalemiano doc, socio della barca Ikarus, indagato in un'inchiesta su false fatturazioni che sfiora la fondazione ItalianiEuropei dell'amico Max per la quale «Enzo» si dà un gran da fare raccattando qua e là contribuiti da decine di migliaia di euro.

Tra i generosi elargitori di finanziamenti spunta non a caso la «Arkon Srl» della famiglia Paganelli (padre e figlio indagati insieme a Morichini e all'ex consulente di Bersani, Franco Pronzato, nell'inchiesta Enac) proprietaria della compagnia «Rotkopf» che ha ospitato gratuitamente a bordo, per cinque volte, Massimo D'Alema (poi corso a saldare i passaggi aerei solo dopo esser stato indagato e interrogato dal pm). L'informativa dà conto dei riscontri all'ipotesi che la società Sdb di Morichini venisse utilizzata strumentalmente «per l'emissione di fatturato per operazioni inesistenti». Per la Gdf, dunque, il lobbista era in grado di «ottenere finanziamenti da parte degli stessi imprenditori a favore di strutture vicine alla politica».

«ENEL, POSTE, INPAD, INAIL...»
La Finanza rimarca i contatti fra Morichini e Fabio Matteo Cipolat Gotet, espressione della società di diritto israeliano «Security Israle Ltd» con sede a Netanya, nella pianura di Sharom, attiva nel comparto dei «servizi connessi a tecnologie informatiche che avrebbe sviluppato un sistema di sicurezza per le aziende denominato M86 Security». Oggetto delle relazioni fra Cipolat e Morichini sembra essere proprio questo prodotto, distribuito attraverso la società Rdz «in quanto destinato a essere veicolato attraverso la stipula di contratti per forniture in enti e società di pubblico servizio della pubblica amministrazione». Sul punto, rimarca la Finanza, Morichini si relaziona con Enel, Poste, Inpdap, Inail, Poligrafico dello Stato.

In una telefonata del 27 gennaio i due fanno riferimento a contatti con la dirigenza Inail. Cipolat: «Io martedì sono da Guidi... alle due vado a verificare la situazione all'Inail». L'ultimo giorno dell'anno invece i due parlano dei «rapporti da attivare con la dirigenza Inpdap (direttore generale), per il tramite di una persona non meglio specificata, già dirigente presso il ministero del Lavoro».
Morichini: «Poi 'na cosa...stamattina ci siamo incontrati perché vanno...dal direttore generale dell'Inpdap».
C: «Vanno?».
M: «Si...va una persona che è stato direttore generale».

Morichini si trova anche a reclamare i compensi dovuti alla sua attività di intermediazione, ad esempio con la società a partecipazione pubblica Gse.
M: «Siamo messi bene, vorrei comincià, me so rotto i c... e poi, un'altra cosa, dì ai tuoi amici... quando ci vediamo definiamo io e te definiamo un paio di cose».
C: «Martedì ci vediamo» (...).
M: «Parla con gli amici... il lavoro è lavoro (...).
C: «So che una fattura è stata pagata».
M: «Non diciamo cazzate, non hanno pagato niente (omissis)».

AGLI ESTERI PER L'APPALTO
Altro esempio snocciolato dalla Gdf è relativo al capitolo dei «contatti col ministero degli Esteri per l'acquisizione di pubbliche forniture». Nelle intercettazioni fra i due si fa riferimento all'ambasciatore Giampiero Massolo (non indagato), segretario generale della Farnesina, capo di gabinetto del ministro Fini nel 2004, il cui nome venne fuori l'anno scorso nell'inchiesta sulla casa di Montecarlo a causa di alcune mail partite dalla sua segreteria per la nomina a console onorario a Saint Marteen di Francesco Corallo, plenipotenziario della holding del gioco Atlantis, alle cui dipendenze lavorava il broker James Walfenzao a sua volta collegato alle società off-shore che tra milioni di affittuari trovarono casualmente il cognato di Fini.

Considerato nell'ambiente diplomatico un finiano di ferro (anche se in una lettera al Giornale il 12 ottobre scorso smentì sia di appartenere a filiere politiche sia di aver favorito Corallo nel cui ristorante a Saint Marteen, proprio nel 2004, Fini venne fotografato) Massolo è il soggetto con cui è in contatto Morichini prima, e Cipolat poi. Quest'ultimo riferisce il buon esito del colloquio alla Farnesina «anche in virtù - scrive la Gdf - dei contatti intercorsi in precedenza (di Morichini, ndr)».

GUANTI BIANCHI AL MINISTERO
Cipolat spiega che ad aprile-maggio 2011 sarà bandita una gara dal valore di 6 milioni di euro e che «si farà in modo di inserire la loro tecnologia all'interno di questa gara». Il 7 febbraio sempre Cipolat intravede difficoltà nell'appalto: «L'importante è come dici te, mettere il piede dentro, col piede dentro troviamo il modo di allargarci».
Morichini: «Certo».
C: «Questa è la situazione. Però (al ministero, ndr) è andata molto bene, adesso ti allineo magari delle persone che ho contattato (...)».

M: «Sì, sì».
C: «... in modo tale che tu... perché detto tra me e me, qua sono state fatte proprio le presentazioni del tipo... "ho ricevuto una telefonata da", "ho piacere di incontrarla" e "vediamo di capire come fare" quindi...».
M: «Certo».
C: «C'è un allineamento notevole da un punto di vista di messaggio».
M: «È il capo che l'ha detto».
C: «Sì sì, no, ti confermo che mi hanno trattato con i guanti bianchi».

 

MASSIMO DALEMA MORICHINI, SEDUTOGiampiero MassoloFABIO MATTEO CIPOLAT GOTET

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...