giuseppe conte stefano bonaccini

LIBERI TUTTI A MENO DI NUMERI BRUTTI - LE REGIONI SCRIVONO AL GOVERNO: LE NOSTRE CONDIZIONI PER RIAPRIRE IL PAESE DAL 3 GIUGNO, QUANDO LA CIRCOLAZIONE DOVREBBE TORNARE LIBERA SU TUTTO IL TERRITORIO - LA GIORNATA CHIAVE SARÀ VENERDÌ 29 MAGGIO, QUANDO ARRIVERÀ IL MONITORAGGIO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CON I DATI SUI CONTAGI REGIONE PER REGIONE E LO STATO DELLE STRUTTURE SANITARIE. SU QUELLLI, IL GOVERNO DECIDERÀ SE CONFERMARE LA RIAPERTURA

 

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera

 

Il 3 giugno è una data chiave nel calendario della fase 2, perché se tutto va bene scatterà la riapertura dei confini tra le Regioni. È un traguardo importante e delicato, che preoccupa il governo e ancor più i governatori: non si può sbagliare, bisogna arrivarci preparati e con tutti i dati del monitoraggio in ordine. I presidenti delle Regioni temono che le riaperture del 18 maggio facciano salire la curva dei contagi e così hanno aggiornato e integrato le linee guida per tutti i settori.

GIUSEPPE CONTE STEFANO BONACCINI

 

Le hanno approvate all' unanimità nella Conferenza della Regioni e venerdì hanno scritto al premier Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. Una lettera di mezza pagina firmata dal presidente Stefano Bonaccini, in cui chiedono un «confronto immediato» sulle norme per far ripartire cinema e spettacolo dal vivo e servizi per l' infanzia e l' adolescenza. E spronano il governo a ufficializzare le decisioni prese: «Vi chiedo, per un coerente coordinamento dei testi, di procedere in tempi rapidi all' aggiornamento del Dpcm del 17 maggio 2020 ai fini della pubblicazione in Gazzetta ufficiale».

 

Il traguardo è la libera circolazione prevista a partire da mercoledì 3 giugno, cruciale per la ripartenza dell' economia e del turismo. Il decreto approvato dal governo prevede che all' indomani della Festa della Repubblica cadano le limitazioni agli spostamenti tra le Regioni, ma in queste ore nessun ministro si sbilancia nel confermare il liberi-tutti. Perché la riapertura dei confini regionali possa scattare senza rischi è necessario che il livello di contagio rimanga lo stesso di questa settimana, dunque pari tra tutte le zone d' Italia.

 

Lo ha confermato ieri sera al Tg1 lo stesso ministro Boccia: «Il criterio per la riapertura sarà il numero dei contagi. Finora stiamo ottenendo risultati straordinari grazie ai sacrifici fatti dagli italiani. Noi ci auguriamo che ci sia un basso rischio in tutta Italia altrimenti sarà inevitabile prendere il tempo che serve. Mercoledì, giovedì e venerdì il ministro Speranza farà le sue valutazioni e poi ci sarà un Cdm per un' ultima valutazione sulla mobilità tra le regioni».

GIUSEPPE CONTE STEFANO BONACCINI

 

 Da qui a venerdì si valuterà l' andamento dei dati per intervenire tempestivamente ed evitare di creare squilibri. E soprattutto si rinnoveranno gli appelli ad evitare assembramenti o comunque situazioni che possano far nuovamente aumentare i contagi. «Senza i primi dati successivi al 18 maggio, nessuna valutazione è realistica - invita alla cautela Speranza - I dati dopo il 4 maggio, che ora si stanno consolidando, sono incoraggianti». Ma a sentire il ministro della Salute il 18 maggio, giorno in cui hanno rialzato le saracinesche negozi, bar e ristoranti, «è molto più impegnativo in termini di nuove possibilità di contagio» .

 

Le 36 pagine del documento con le nuove linee guida sono precedute da un paragrafo dal titolo «Scopo e principi generali» in cui i presidenti delle Regioni chiariscono che «in base all' evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo».

 

francesco boccia giuseppe conte

Oggi si riunisce il Comitato tecnico scientifico che dovrà analizzare quanto accaduto sino ad ora, esaminare i dati relativi ai vari settori che hanno riaperto e stabilire se ci siano «correzioni» da fare. Ma la giornata chiave sarà venerdì 29 maggio. Quel giorno arriverà il monitoraggio del ministero della Salute con i dati sui contagi Regione per Regione e lo stato delle strutture sanitarie ed è sulla base di quei numeri che il governo deciderà se confermare o meno la riapertura dei confini il 3 giugno.

 

Tre le opzioni che Conte e i ministri stanno valutando: aprire su scala nazionale come programmato, differenziare tra Regioni, oppure, sperando ovviamente che non sia necessario, creare «zone rosse» oppure impedire l' ingresso a chi arriva da Regioni che non hanno pari contagio o consentirlo solo a quelle confinanti. Ipotesi ancora sul tappeto, compresa quella che siano gli stessi governatori a porre limitazioni (quarantena obbligatoria oppure test sierologico effettuato nell' ultima settimana) per i non residenti.

 

PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Nel documento delle Regioni vengono inserite le linee guida per i campeggi e circoli ricreativi. Per garantire la distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro (2 in caso di attività fisica) gli spazi e i percorsi dovranno essere riorganizzati. Potrà essere rilevata la temperatura all' ingresso e andranno privilegiate le attività all' aria aperta e in «piccoli gruppi di persone». Se si gioca a bocce, ping pong o biliardo bisogna disinfettarsi le mani e igienizzare gli oggetti, come racchette e palline. È vietato il gioco delle carte, perché disinfettarle a ogni turno non è possibile.

 

La novità sono le regole da rispettare quando si tocca la merce, per esempio per sentire la consistenza di un tessuto o per visionare un oggetto.

 

«Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente».

 

ANGELO BORRELLI ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE

Anche i mercati all' aperto devono rispettare le norme anti-virus, il che potrebbe penalizzare i mercatini delle pulci. Si legge infatti nel documento delle Regioni: «Ove ne ricorra l' opportunità, i Comuni potranno altresì valutare di sospendere la vendita di beni usati».

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...