lorenzo fioramonti

ADDIO FIORAMONTI – IL MINISTRO GRILLINO DELL’ISTRUZIONE SPARA SU CASALEGGIO: “CHE RELAZIONE C'È TRA NOI E UN'AZIENDA PRIVATA CHE NON SI CAPISCE A QUALE TITOLO GESTISCE PARTE DELLE NOSTRE RISORSE E CHE SI INSERISCE NELL'AGENDA POLITICA?” - E MINACCIA: “CERCO DI PORTARE AVANTI LA FILOSOFIA PRIMORDIALE DEL MOVIMENTO. SE DOVESSE MANCARE FAREMO DEI RAGIONAMENTI”

Vittorio Zincone per “7 - Corriere della Sera”

 

luigi di maio lorenzo fioramonti

Lorenzo Fioramonti è il ministro pentastellato dell'Istruzione. Ha quarantadue anni, un corposo curriculum accademico e un insolito attivismo mediatico. Lo rivendica: «Penso che un ministro abbia anche il ruolo dell' opinion maker ». È diventato celebre perché vuole infilare lo sviluppo sostenibile nei programmi scolastici, perché sostiene di preferire le mappe del mondo ai crocifissi nelle classi e perché voleva introdurre la Sugar Tax, la cosiddetta tassa sulle merendine. Dopo qualche minuto che stiamo parlando del M5S dice: «Il Movimento ha subìto uno snaturamento dovuto a un'attenzione eccessiva ai sondaggi e al concentrarsi su alcune tematiche importanti ma non dirimenti».

lorenzo fioramonti 5

 

Quali sarebbero queste tematiche?

«Il taglio dei parlamentari, i vitalizi...».

 

Le vostre battaglie di bandiera.

«Giustissime e indispensabili. Ma non costituiscono una visione di Paese. Ci si ottiene un consenso trasversale, a destra e a sinistra, poi però quando si tratta di governare, vengono al pettine i nodi creati dall'aver tenuto insieme persone con visioni opposte del Paese».

LORENZO FIORAMONTI IN CINA

 

Fioramonti ha ricoperto il ruolo di viceministro ai tempi della maggioranza giallo-verde. Ora spiega: «L'anno di governo con la Lega ci ha logorati. Su molte questioni avremmo dovuto avere il coraggio di dire "no"».

 

Quali questioni?

quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 5

«I decreti sicurezza, la legittima difesa, il caso Diciotti...».

 

Lei che cosa ci sta a fare in un M5S snaturato, logorato e con poco coraggio?

«Cerco di portare avanti i contenuti e la filosofia primordiale del Movimento, che nacque progressista e ambientalista. Se questa filosofia dovesse venire a mancare, faremo dei ragionamenti».

 

Una scissione? La creazione di un'altra creatura politica?

casaleggio bugani grillo

«Intanto provo a far ragionare il Movimento di cui faccio parte, poi si vedrà».

luigi di maio lorenzo fioramonti 1

 

Alcuni retroscena la indicano come leader alternativo a Luigi Di Maio.

«Non ho questa ambizione. Ma secondo me il M5S, oltre a una carenza di visione del Paese, ha anche un problema di organizzazione interna. C'è un bellissimo studio degli anni Settanta di Jo Freeman che si chiama La tirannia dell'assenza di struttura: spiega che nei movimenti che si dicono fluidi, in cui si racconta che tutti partecipano e però c'è un solo leader, in realtà a decidere sarà solo il leader e chi gli sta intorno».

 

Sembra descrivere proprio il M5S.

quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 4

«Oggi servirebbe una struttura. Serve un radicamento sul territorio e idee chiare di partecipazione non solo digitale. Mi chiedo: che relazione c'è tra noi e un'azienda privata che non si capisce a quale titolo gestisce parte delle nostre risorse e che si inserisce nell'agenda politica?».

fioramonti

 

Boom. Si riferisce alla Casaleggio Associati?

«Va benissimo un server provider che ci fa il sito web, ma questa situazione dimostra che il problema più che la leadership, è l'organizzazione del Movimento».

 

davide casaleggio luigi di maio

Lei come si è avvicinato al M5S?

«Attraverso i meet up bolognesi ai tempi dei primi V-day. Poi un paio di anni fa, Giorgio Sorial, ex parlamentare Cinque Stelle, che aveva letto il mio libro Presi per il Pil, mi ha invitato a presentarlo a Montecitorio».

 

Nel suo profilo Facebook sono stati trovati insulti del 2013 contro Daniela Santanchè e altri personaggi pubblici. Roba da haters grillini.

«Non ero un attivista Cinque Stelle, ma un semplice cittadino. È passato molto tempo e, in ogni caso, non vado fiero dei toni. Ho già chiesto scusa in pubblico e in privato».

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

 

Ha tuttora un buon rapporto con Beppe Grillo?

beppe grillo davide casaleggio 9

«Sono sempre stato un suo fan e lo considero un grande visionario. Ci siamo sentiti al telefono qualche giorno fa. Si voleva complimentare per la proposta di introdurre lo sviluppo sostenibile tra le materie di studio. Quando Grillo ha capito che ero un po' frustrato per come vengo trattato, mi ha rassicurato: "Non ti preoccupare. È il problema di noi elevati". Solo in Italia un provvedimento sulla didattica ecologista è considerato folkloristico».

 

lorenzo fioramonti 7beppe grillo davide casaleggio 7

Quando comincio a citare i commenti ironici dei suoi detrattori il ministro si sfoga: «Greta Thunberg ha fatto un tweet per complimentarsi con me. Ho ricevuto l' endorsement di Bernie Sanders. Grazie a questa proposta sono stato invitato alla conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici COP25 di Madrid. E il settimanale tedesco Sternha scritto: "Ecco perché la Germania ha bisogno di un ministro così". L'economia ecologica nel mondo è mainstream ed è candidata al Nobel, qui è ridotta a macchietta, con un ambientalismo spesso ancillare. Se è vero che siamo entrati nella sesta estinzione di massa, questi dovrebbero essere argomenti centrali in ogni decisione politica».

 

quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 6

Lei ha proposto la tassa sulle merendine.

il viceministro lorenzo fioramonti

«Ho proposto la Sugar Tax. Il Green New Deal deve passare attraverso un fisco intelligente, altrimenti è fuffa. Ho seguito un principio elementare: rimodulare l'Iva aumentandola sui prodotti dannosi per la salute e per l'ambiente e diminuendola su altri prodotti. Più alta quella sulle bevande zuccherine e sui voli aerei, più bassa quella sui pannolini. E lo sa perché è saltata quest'idea di rimodulazione green del fisco?».

 

Perché?

alfonso bonafede lorenzo fioramonti

«Perché Renzi si è opposto e Di Maio, invece di dire "Renzi non capisce nulla", gli è andato dietro. Avremmo dovuto tenere la barra dritta».

 

Lei quanto è ambientalista?

«Quando vivevo a Pretoria avevo una casa completamente ecosostenibile: riciclavo l'acqua piovana e la usavo per irrigare l'orto, l'energia veniva dai pannelli solari. Mia moglie oltre che vegana è anche un'attivista plastic free ».

di maio grillo casaleggio

 

Sua moglie Janine, tedesca.

«È bilingue, tedesco e spagnolo».

 

È vero che discutete in inglese?

«Viene spontaneo. Ma io parlo in inglese anche con i miei figli, Damiano che ha nove anni e Lukas che ne ha cinque».

 

Davvero? E perché?

LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO

«Ho sbagliato a dirlo? Tranquillizzo tutti: ho sempre parlato loro in italiano. Quando ho visto che lo sapevano bene, visto che con la madre parlano spagnolo, ho preferito tenere in allenamento l'inglese».

 

Le hanno rinfacciato di mandarli nelle scuole private, invece che nelle pubbliche.

«Frequentano da sempre scuole internazionali, in giro per il mondo. E ormai la loro continuità didattica e curriculare è legata a quel percorso. Ora comunque vivono in Germania. Con Janine, che deve seguire un po' i suoi anziani genitori, abbiamo deciso di tenerli lontani dai casini della nostra politica. Li raggiungo appena posso».

 

LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

È per questo che, come ha raccontato durante la trasmissione Otto e mezzo, le capita di dormire spesso sul divano nella sua stanza ministeriale?

«Sì. A volte è più comodo che raggiungere casa, che si trova ai Castelli».

 

Perché, invece di usare un'abitazione romana che spetta a ogni ministro, ha una casa a sud-est della Capitale?

anna ascani lorenzo fioramonti lucia azzolini 1

«Mio padre vive a Zagarolo e i miei fratelli a Frascati. Io sono collocato in quella zona. Sono cresciuto a Tor Bella Monaca».

 

LORENZO FIORAMONTI DINO GIARRUSSO

Quartiere della zona sud-est di Roma, appunto. Mi racconti la sua infanzia.

«Papà era medico di pronto soccorso, mamma insegnava alle medie. Un'infanzia nella norma».

 

Miti giovanili?

«Poca roba. Giocavo a pallamano, allo Scientifico ero rappresentante d'istituto e scrivevo per il giornalino della scuola La finestra sul cortile».

raggi di maio

 

A vent'anni flirtava con l'IdV di Antonio Di Pietro.

lorenzo fioramonti 4

«Sì, durante gli anni dell'Università a Tor Vergata».

 

Master a Siena e dottorato a Fiesole.

«In mezzo il servizio civile internazionale a Gand, in Belgio».

 

A Gand?

«Non ero mai uscito dall'Italia. Mi sembrava un buon modo per andare all'estero. Finii in una Ong ambientalista: sgobbavo nel loro bed and breakfast. La sera piangevo, chiamavo mia madre... non pensavo che sarebbe stata così dura».

LORENZO FIORAMONTI GIUSEPPE CONTEgrillo di maio casaleggio

 

Il suo curriculum la vede rimbalzare da Londra all'Università di Pretoria, in Sud Africa, passando per Heidelberg in Germania. Il momento più duro da espatriato?

«Il momento più duro in realtà l'ho vissuto a Bologna, nel 2009. Janine era incinta. Io rischiavo di diventare disoccupato per aver sfidato l'Università presentandomi al concorso contro la richiesta avanzata dallo stesso dipartimento di non mettere in imbarazzo la commissione che doveva portare avanti un altro candidato.

 

luigi di maio davide casaleggio

Avevamo investito tutti i nostri risparmi per costruire un'abitazione/centro di ricerca sullo sviluppo sostenibile, ma il terreno era andato distrutto durante i lavori per la variante di valico...».

 

anna ascani lorenzo fioramonti lucia azzolini

Come ne uscì?

«Con un'offerta molto ben retribuita che arrivò da un'università tedesca».

 

Ora è ministro dell'Istruzione. Qual è il gol che vorrebbe realizzare entro la fine del mandato?

«Portare la scuola al centro della programmazione economica del Paese. La scuola come modello di sviluppo».

 

Spesso, oggi, il dibattito pubblico sulle scuole, è fatto di classifiche tra istituti. Lo sa che ci sono dirigenti scolastici che dicono agli studenti «se non siete in grado di tenere il ritmo del nostro istituto vi consigliamo di abbandonare»?

quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 7lorenzo fioramonti 6

«Spero che non sia vero. È un fenomeno che si chiama self-selection bias: si selezionano alla base i più bravi per dimostrare che la scuola è buona. Ma la scuola ha un senso se accoglie chiunque e lo rende competente, se riattiva un ascensore sociale che in Italia è fermo da troppo tempo».

 

Lei ha detto che lascerà il ministero se non ottiene un aumento della spesa per la scuola di tre miliardi di euro.

«Ci sto lavorando, milioncino dopo milioncino. E mi importa poco di che cosa accadrà a me».

 

Davvero se ne andrà se non ottiene fondi adeguati?

«O colgo l'occasione per portare un cambiamento oppure è davvero inutile restare al ministero a scaldare la poltrona».

lorenzo fioramonti 2virginia raggi luigi di maioluigi di maio lorenzo fioramonti emilio carelligrillo di maio casaleggioluigi di maio davide casaleggioquando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 2BEPPA GRILLO E DAVIDE CASALEGGIOBEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIOgrillo casaleggio altafinigrillo casaleggiogrillo casaleggiogrillo di maio casaleggiodi maio grillo casaleggioDi Maio e Casaleggio in bicibeppe grillo davide casaleggio beppe grillo davide casaleggio 5beppe grillo con gianroberto e davide casaleggiolorenzo fioramonti 1lorenzo fioramonti luigi di maiolorenzo fioramontilorenzo fioramonti elena bonettiquando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 1quando il ministro lorenzo fioramonti faceva l'hater su facebook 3lorenzo fioramonti e di maiolorenzo fioramontilorenzo fioramonti 3

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…