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LA MAGGIORANZA È INGOLFATA SULLA NOMINA DI LUIGINO DI MAIO - LA LEGA RUMOREGGIA E PROMETTE BATTAGLIA, MA È INUTILE: IL GOVERNO NON SI È OPPOSTO UFFICIALMENTE. ANZI: HA DATO IL SUO PRIMO TACITO ASSENSO ALLA DESIGNAZIONE DELL’EX MINISTRO DEGLI ESTERI COME INVIATO SPECIALE DELL’UE NEL GOLFO. DOPO IL PRIMO OK DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA DELL’UE, ORA I PROSSIMI PASSAGGI SONO SOLTANTO UNA FORMALITÀ

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”

 

luigi di maio inviato ue per il golfo persico meme 3

Gli eurodeputati della Lega annunciano che «daranno battaglia» per cercare di bloccare la nomina di Luigi Di Maio a rappresentante speciale dell'Unione europea nei Paesi del Golfo Persico. Ma intanto il governo ha dato il suo primo (tacito) assenso alla designazione dell'ex ministro degli Esteri.

 

Ieri mattina la procedura ha fatto un significativo passo in avanti e ora non è più una semplice "proposta" dell'Alto Rappresentante Jospep Borrell: gli Stati membri hanno dato il loro via libera durante la riunione del Comitato politico e di sicurezza dell'Unione europea, l'organismo che riunisce gli ambasciatori dei 27 Stati membri che si occupano di questioni relative alla politica estera e alla difesa.

 

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L'indicazione di Borrell è stata ratificata senza discussione: l'Italia avrebbe potuto sollevare un'obiezione o quantomeno chiedere di aprire una discussione. Ma ha deciso di non farlo.

 

«La nomina di Di Maio è un insulto agli italiani» attaccano fonti del gruppo parlamentare della Lega a Bruxelles, che annunciano battaglia: «Si tratta di una scelta che si fa beffe della meritocrazia e un oltraggio alla democrazia. Bocciato dagli italiani per il suo operato imbarazzante da ministro degli Esteri, è stato salvato dall'Ue con un incarico di lusso».

 

La delegazione leghista all'Eurocamera ha già presentato una serie di interrogazioni per far luce sul compenso che verrà erogato a Di Maio e sui criteri che hanno portato alla sua nomina. […] La Lega ha chiesto un'audizione dei rappresentanti del Consiglio Ue in commissione Affari Esteri, ricevendo l'ok da parte delle altre forze politiche, per fare maggiore chiarezza […] ma la corsa dell'ex leader del Movimento Cinque Stelle verso il nuovo ruolo sembra ormai inarrestabile.

 

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Per arrivare al via libera definitivo mancano ancora altri due step, ma si tratta di formalità che – salvo espressa richiesta da parte di un governo – porteranno alla nomina senza passare per una discussione: dopo il passaggio nel gruppo di esperti per le relazioni esterne (Relex), il dossier finirà sul tavolo dei 27 ambasciatori al Coreper (l'organismo che riunisce i 27 rappresentanti permanenti) e successivamente riceverà l'approvazione finale alla prima riunione utile del Consiglio dell'Unione europea, dunque a livello di ministri (non per forza quegli degli Esteri, potrebbe essere una qualsiasi riunione del Consiglio). La procedura dovrebbe chiudersi entro la fine di maggio, visto che il mandato inizierà formalmente dal 1° giugno e durerà fino al febbraio 2025. […]

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