CACCIA ALLE STREGHE - L’EDITORE CHE HA SPUTTANATO IL BERTONISMO SENZA LIMITISMO, LORENZO FAZIO, SI DIFENDE DALL’INQUISIZIONE VATICANA (ROGATORIA CONTRO NUZZI): “CI SIAMO LIMITATI A PUBBLICARE DEI DOCUMENTI SECONDO IL DOVERE DI CRONACA, CHE LA STESSA SANTA SEDE HA RITENUTO AUTENTICI” - “AMMIRO IL CORAGGIO DI CHI HA VOLUTO FAR CONOSCERE VERITÀ MOLTO SCOMODE” - “DAI POLITICI MI ASPETTEREI UNA PRESA DI POSIZIONE IN FAVORE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA”…

Intervista a Lorenzo Fazio di Rossella Guadagnini 

per "MicroMega"

"Solo il dovere di informare". Lorenzo Fazio, editore di Chiarelettere, replica alle polemiche suscitate dalla pubblicazione di "Sua Santità", il libro di Gianluigi Nuzzi con le carte segrete di Benedetto XVI. E chiede all'associazione dei giornalisti "una presa di posizione in favore della libertà di stampa".

Lorenzo Fazio, patron di Chiarelettere, oggi è parco di parole. "Ho presentato l'altro mercoledì (il 23 maggio ndr.) il saggio di Nuzzi a Roma. E, in quell'occasione, ho detto cosa ne pensavo", risponde. "Ci siamo limitati a pubblicare dei documenti secondo il dovere di cronaca, che la stessa Santa Sede ha ritenuto veri e autentici. E' questo il nostro lavoro".

Sì, ma poi ha acceso una miccia... esplosiva. E' comprensibile che lei adesso sia restio a parlarne, ma dopo di allora le cose sono un po' cambiate e lei è diventato l'editore di un ciclone mediatico che ha investito l'Italia, l'Europa, almeno quella delle famose 'radici cristiane', per non dire del resto. Una macchia d'olio che si sta estendendo a vista d'occhio.

L'aveva previsto?
Siamo ben consapevoli dell'importanza dell'evento in sé e dei contenuti del libro. Eravamo certi che la pubblicazione dei documenti, solo in parte anticipati, avrebbe suscitato grande clamore e reazioni, non solo in Italia. Siamo di fronte a un evento editoriale unico: mai era successo che le carte del Papa uscissero dalle mura leonine".

Quanto si parla del Pontefice occorre essere cauti. E lo saremo. Ma qui è in gioco la stessa possibilità di scrivere e pubblicare libri su temi religiosi e di cronaca. Non ritiene che, in questo caso, si possa ledere il principio della libertà di stampa e di pubblicazione?
Io mi aspetterei una presa di posizione in favore della libertà di stampa da parte dell'associazione dei giornalisti per non lasciare solo Nuzzi e tutti coloro che esercitano questo mestiere, avendo a cuore il diritto a essere informati dei cittadini.

Lei aveva detto in conferenza stampa "la Santa Sede ha reagito alla pubblicazione del libro con un comunicato di attacco". Boffo ha parlato di ladrocinio, hanno parlato di ricettazione. Lei ha ribadito: questo è il nostro lavoro. Ma il sito di Nuzzi è stato oscurato. E intanto il cittadino vaticano, Paolo Gabriele, da giorni è in stato di detenzione, accusato di aver sottratto e diffuso documenti riservati del Pontefice. Non ha fatto nessuna ammissione e il suo legale ha annunciato che collaborera' pienamente. Comunque è destinato a subire l'istruttoria della magistratura vaticana. Lei, in qualche modo, si sente responsabile per il corso preso dagli eventi?
Non sono in grado di esprimere giudizi sul merito dell'arresto di Paolo Gabriele. Sono vicino e ammiro il coraggio di chi ha voluto far conoscere verità molto scomode per il bene della Chiesa e di tutti coloro che credono ancora nella sua missione pastorale.

E' stato intimidito o pensa che potrà esserlo in seguito?
No.

Data la situazione, altre voci che avrebbero potuto parlare, è facile immaginare che ora taceranno...


Intanto abbiamo queste voci e ringraziamo che ci siano.

La Santa Sede, tramite padre Lombardi, ha annunciato di voler compiere "i passi opportuni affinché gli attori del furto, della ricettazione e della divulgazione di notizie segrete, nonché dell'uso anche commerciale di documenti privati, illegittimamente appresi e detenuti, rispondano dei loro atti davanti alla giustizia". Significa che siete tutti passibili di arresto?
Noi siamo cittadini italiani e rispondiamo alla giustizia italiana. Molti altri esponenti del mondo cattolico la pensano in modo diverso da padre Lombardi e lo hanno dichiarato.

Lei l'ha fatta grossa: si considera più temerario o più sconsiderato?
Faccio il mio lavoro di editore libero, che dà spazio a tutti coloro che hanno delle verità da raccontare. E' importante, tuttavia, che siano verificate.

Molti suoi colleghi l'invidieranno... chissà i proventi.
Dov'è la domanda?

Lei è cattolico?
Questo non c'entra con il libro, né con il mestiere che faccio.

Alla fine Bertone si dimetterà?
Non sono un vaticanista e nemmeno un indovino.

Chiarelettere, solo il dovere di informare
La casa editrice Chiarelettere, in seguito alle polemiche suscitate dalla pubblicazione del libro "Sua Santità" di Gianluigi Nuzzi, tiene a precisare che il suo autore, "lungi dall'aver ricettato alcunché, ha svolto il suo dovere di giornalista portando a conoscenza della pubblica opinione documenti di interesse generale, nel rispetto delle norme vigenti in Italia e in Europa".

"Stupiscono, pertanto, alcune dichiarazioni tese a invitare il governo ad appropriarsi di un ruolo che non gli compete in uno stato democratico e, di conseguenza, appaiono fuori luogo le interrogazioni parlamentari annunciate da alcuni esponenti del mondo politico dai quali, viceversa, ci si aspetterebbe una ferma presa di posizione in difesa della libertà di stampa.

Stupiscono altrettanto le continue accuse di ricettazione, evidentemente volte a diffamare la casa editrice e il suo autore, in merito alle quali va ricordato che la Suprema Corte di Cassazione, anche con riferimento all'articolo 21 della Costituzione, ha più volte escluso che la ricezione di documenti riservati, e in ipotesi sottratti da terzi al legittimo proprietario da parte di un giornalista, possa essere considerata reato".

La Corte europea dei diritti dell'Uomo, in applicazione dell'articolo 10 della Convenzione, ha più volte "garantito e tutelato il diritto dei giornalisti di porre in circolazione notizie riservate o sottoposte a segreto, al punto da aver condannato Stati membri per la posizione assunta nei confronti di soggetti che avevano fatto il loro mestiere, attingendo a fonti segrete o riservate".

 

Gianluigi Nuzzi cover Sua SantitàVATICANO LORENZO FAZIOGIANLUIGI NUZZIPADRE FEDERICO LOMBARDI DINO BOFFO TARCISIO BERTONE vaticano

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO