2022 - il messaggio di fine anno di sergio mattarella

MATTARELLA ASSESTA UNO SCHIAFFONE AI "PACIFINTI" CHE ACCUSANO LA NATO DI AVER PROVOCATO LA RUSSIA: “L'ALLEANZA ATLANTICA NON E’ MAI VENUTA MENO ALLA VOCAZIONE ALL’AUTODIFESA, A DISPETTO DELLA RETORICA BELLICISTA RUSSA TESA AD ATTRIBUIRLE INESISTENTI LOGICHE AGGRESSIVE ED ESPANSIONISTICHE” – “LA NATO È UNA GARANZIA DI PACE, L'ITALIA È RICONOSCENTE” – IL CAPO DELLO STATO APRE A UNA DIFESA COMUNE EUROPEA E POI CITA I DISCORSI DI EINAUDI DEL 1954 (“ESISTERE UNITI O SCOMPARIRE”) E QUELLO “NOBILE” DI DE GASPERI DEL 1946...

MATTARELLA CITA EINAUDI, 'ESISTERE UNITI O SCOMPARIRE'

GIORGIA MELONI E SERGIO MATTARELLA

(ANSA) - ROMA, 15 APR - "Riferendosi all'Europa, nel 1954, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi ricordava che lo spettro delle decisioni per i Paesi del continente si riduceva a "l'esistere uniti o lo scomparire".

 

L'esperienza dell'Alleanza Atlantica ci conferma il valore di una storia che, in 75 anni, non ha mai tradito l'impegno di garanzia a beneficio dei 32 Paesi che ne fanno parte: uniti nella difesa della libertà e della democrazia.

 

Un valore che conferma l'importanza del multilateralismo fatto proprio dalla nostra Repubblica". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" per una Conferenza della Nato.

 

MATTARELLA, RETORICA RUSSA SU LOGICHE AGGRESSIVE DELLA NATO

(ANSA) - ROMA, 15 APR - "L'altro dato caratterizzante, che si ricava da quella prima fase di nascita e consolidamento della Nato è la sua piena, organica integrazione in un sistema multilaterale di regole condivise e di principi, che trovano il loro ancoraggio nella Carta delle Nazioni Unite e, in particolare, in quell'articolo 51 che sancisce il diritto intrinseco di tutti gli Stati all'autodifesa.

sergio mattarella cerimonia giorno della memoria

 

 A questa vocazione l'alleanza non è mai venuta meno, a dispetto della retorica bellicista russa tesa ad attribuirle inesistenti logiche aggressive ed espansionistiche". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" per una Conferenza della Nato.

 

MATTARELLA, NATO GARANZIA DI PACE, L'ITALIA È RICONOSCENTE

(ANSA) - ROMA, 15 APR - "La funzione deterrente dell'Alleanza Atlantica è stato elemento di garanzia della pace in Europa e, alle donne e agli uomini, civili e militari, di straordinaria professionalità e dedizione, che, in questi 75 anni, sono "stati" la Nato, presidiandone il perimetro di libertà, va rivolto un pensiero di apprezzamento e la riconoscenza della Repubblica, oltre che dei cittadini dei Paesi che compongono l'Alleanza".

 

sergio mattarella al festival delle regioni di torino.

Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella parlando al Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" per una Conferenza della Nato.

 

NATO: MATTARELLA, NO A DIFFERENZE FIANCO NORD-FIANCO SUD

(ANSA) - ROMA, 15 APR - "L'Italia partecipa a missioni di primo piano dirette a presidiare il fianco nord-orientale, nell'ambito di una rinnovata vitalità e forza di attrazione della Nato, testimoniata anche dalla recente adesione della Finlandia e della Svezia.

 

Inoltre, necessita di una capacità di lettura dei rischi e delle minacce - anche ibride e non convenzionali poste dalla condizione internazionale - che non sia filtrata attraverso un unico prisma di interpretazione.

 

Non ci può essere separazione tra sicurezza del fianco nord e sicurezza del fianco sud dell'Alleanza". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" per una Conferenza della Nato.

 

Sergio mattarella

MATTARELLA, QUANDO SI CHIUDE UNA GUERRA TEMA È FARE LA PACE

(ANSA) - ROMA, 15 APR - "Quando si conclude una guerra e, per di più con le caratteristiche sanguinose del Secondo conflitto mondiale, il tema che si pone è "fare la pace" e, subito dopo, dar vita a un sistema di sicurezza collettiva efficace.

 

Avvenne così nel 1918 quando, sulla spinta del Presidente degli Stati Uniti, Wilson, e dei suoi 14 punti, si diede vita alla Società delle Nazioni, nell'aspirazione di superare il principio secondo il quale l'espressione all'estero della sovranità di uno Stato si esprimeva con l'uso della forza nei rapporti internazionali".

 

Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" per una Conferenza della Nato.

 

MATTARELLA, AMPIE CONSONANZE TRA TRATTATO NATO E COSTITUZIONE

(ANSA) - ROMA, 15 APR - "Si parla di scelta atlantica, di "atlantismo "e, dunque, non è inutile, fare riferimento al suo significato. Dobbiamo allora guardare ai contenuti dell'incontro, nell'agosto del 1941 al largo dell'isola di Terranova, tra il presidente americano Franklin Delano Roosevelt e il primo ministro britannico, Winston Churchill (gli Usa non erano ancora entrati in guerra), in cui vennero definiti, nella loro dichiarazione comune, taluni principi.

 

sergio mattarella la giustizia

Vediamoli sinteticamente: no a ingrandimenti territoriali a spese di altri; no a mutamenti territoriali che non rispettino voti liberamente espressi dai popoli interessati; diritto di tutti i popoli di scegliersi la forma di governo e restaurazione dei diritti sovrani e dell'autonomia di coloro che ne sono stati privati con la forza; accesso in condizioni di parità al commercio e alle materie prime del mondo; cooperazione economica fra tutti gli Stati per assicurare a tutti migliori condizioni di lavoro, progresso economico, sicurezza sociale; distruzione della tirannia nazista e garanzia di pace a tutti i popoli per vivere sicuri nei confini e liberi dalla paura e dal bisogno; libera circolazione nei mari e negli oceani; rinuncia all'impiego della forza.

 

Era la Carta Atlantica, alla quale fecero riferimento i 26 Paesi che la sottoscrissero a Washington il 1 gennaio 1942 (fra essi l'Unione Sovietica), nella dichiarazione che vi faceva espresso rinvio". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" per una Conferenza della Nato.

 

"Si coglie qui - ha sottolineato il capo dello Stato - il senso della scelta che vide l'appena nata Repubblica Italiana aderire al Trattato dell'Atlantico del Nord, che quei temi e quegli impegni riprendeva. Chi volesse porre a confronto quei principi con la Carta costituzionale, non avrebbe difficoltà a riscontrare ampie consonanze".

 

sergio mattarella al meeting di cl 2023

MATTARELLA RICORDA IL 'NOBILE' DISCORSO DI DE GASPERI DEL 1946

(ANSA) - ROMA, 15 APR - "Per apprezzare il valore di quella scelta è necessario considerare la condizione in cui si trovava l'Italia alla fine della guerra. La Conferenza di pace di Parigi - attardata in antiche pratiche colpevoli di avere determinato, spesso, motivi di successiva ripresa delle ostilità - l'aveva esclusa da ogni circuito internazionale.

 

Non sarebbe stata ammessa al Trattato di Bruxelles, non era membro delle Nazioni Unite. Si coglie bene, quindi, il senso del nobile discorso pronunciato da Alcide De Gasperi alla Conferenza di pace, il 10 agosto 1946 e il lavoro incessantemente compiuto di sensibilizzazione nei confronti degli Alleati.

 

 La partecipazione alla Nato era, quindi, anzitutto una adesione da parte della Repubblica ai valori di libertà della Carta Atlantica e, insieme, una scelta essenziale di reingresso nella vita internazionale. Vi si affiancava una opzione pragmatica che guardava agli Stati Uniti, per il declino del ruolo mondiale dell'Europa, di cui il tramonto dell'influenza britannica e francese era il segnale". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" per una Conferenza della Nato.

 

SERGIO MATTARELLA IN ROSA BARBIE - MEME BY GRANDE FLAGELLO

MATTARELLA, CON ADESIONE A NATO ITALIA ENTRAVA IN MONDO LIBERO

(ANSA) - ROMA, 15 APR - "Dopo la sottoscrizione del Trattato di pace, l'Italia contribuisce così alla definizione di strumenti per un nuovo sistema internazionale, nell'ambito di una architettura di sicurezza in grado di garantire il suo sviluppo economico e sociale nel contesto delle nazioni occidentali ed in raccordo con esse. Fu il momento in cui prese corpo l'espressione "mondo libero", a cui l'Italia sceglieva di appartenere.

 

Non avvenne senza dibattito. Avversari di De Gasperi furono soprattutto il comunismo e il nazionalismo. Anche in politica estera si manifestava un momento "costituente" per la nuova Italia. Raccoglieva sostenitori la posizione di neutralità, nell'articolazione bipolare di un contesto in cui il blocco sovietico manifestava ambizioni di espansione.

sergio mattarella cerimonia del ventaglio 2023.

 

La realtà dei fatti ha mostrato la saggezza delle scelte guidate da De Gasperi e Sforza". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" per una Conferenza della Nato.

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)