
“LA SINISTRA-SINISTRA RIEMPIE LE PIAZZE MA NON VINCE, CON NOI INVECE VINCE” – MATTEO RENZI DA GENOVA, INSIEME ALLA SINDACA SILVIA SALIS, LANCIA LA “TENDA RIFORMISTA”, SOTTO LA QUALE FAR RIENTRARE TUTTI I PEZZETTI DI CENTRO SPARSI TRA GLI SCHIERAMENTI, E COSTRUIRE IL PUNTELLO PER IL CAMPO LARGO: “LA FORMULA È QUELLA CON CUI IL CENTROSINISTRA HA VINTO A GENOVA” – L’ATTACCO A TAJANI (“SEMBRA CICCIO PASTICCIO”) È FUNZIONALE AL PROGETTO: MATTEONZO VUOLE CHIAMARE A SÉ I DELUSI DI FORZA ITALIA: “CHI VOTAVA BERLUSCONI NON PUÒ STARE CON QUESTA DESTRA”
Estratto dell’articolo di Matteo Macor per www.repubblica.it
MATTEO RENZI - ASSEMBLEA NAZIONALE DI ITALIA VIVA A GENOVA
Tutto è politica, in politica, anche le playlist. Anche per questo l’assemblea di Italia Viva in scena ieri all’Acquario di Genova si è chiusa con Ritornerai di Bruno Lauzi, apparente scelta di (auto) auspicio per l’ennesimo rilancio politico-personale di Matteo Renzi, e si è aperta con Creuza de ma di Fabrizio De Andrè, e non solo come omaggio alla città dei cantautori.
«La nostra è una “creuza”, come qui si chiamano le mulattiere, una salita faticosa che però ci porterà lontano», è la visione dell’ex premier per convincere per primi i suoi della bontà della vera metafora di giornata, quella “tenda riformista” sotto la quale sta chiamando i pezzi di centro sparsi tra gli schieramenti, e dalla quale costruire «il centro del centrosinistra».
Un riposizionamento definitivo che pare già un’opa sul centro e i riformisti di ogni partito (Pd compreso), ha tappe già date (le Regionali d’autunno per prime), e un’ambizione di fondo: «Far vincere al centrosinistra le politiche del 2027 nell’unico modo a disposizione, quello che a Genova ha già funzionato: con noi in coalizione».
Il modello, in qualche modo, secondo Renzi già c’è. «La formula è quella con cui il centrosinistra ha vinto a Genova alle ultime comunali con Silvia Salis», dice davanti alla neo sindaca seduta in prima fila, che pure ha già messo in chiaro di «non intendere entrare in nessuna forza politica». «La strada è l’unica possibile, tutti insieme con il centro in coalizione: la sinistra-sinistra riempie le piazze ma non vince, con noi invece vince».
A dirlo […] sono gli stessi risultati elettorali degli ultimi mesi proprio qui, in Liguria. «Alle Regionali ci hanno messo fuori dalla porta della coalizione, e hanno perso. Alle Comunali eravamo tutti insieme, e abbiamo vinto, siamo stati decisivi». […]
Chissà se a dare la spinta è più la necessità di rilancio personale o «il bene del Paese», l’opportunità di «unire le forze e ripuntare il 10 per cento» o la possibilità «da scongiurare» che «a eleggere il prossimo presidente della Repubblica sia Meloni, e trovarsi La Russa al Colle».
[…] Renzi non fa nomi ma invita tutti sotto la tenda. Punta ancora una volta su delusi e debolezze di Forza Italia («Chi votava Berlusconi non può stare con questa destra»), attacca Antonio Tajani: «Dicono sia il ministro degli Esteri ma mi sembra Ciccio Pasticcio: un giorno dice di volere lo Ius scholae poi Meloni lo chiama e torna a cuccia».
Poi lancia la corsa da vincere delle regionali: dalla Campania («Va trovato il candidato il prima possibile e dobbiamo tenere tutti dentro, da De Luca al M5s») alla Puglia («Dove nessuno pensi di ricattare Decaro», è la stoccata al governatore Emiliano).
Ma se il claim obamian-veltroniano di assemblea è «si può fare», da capire rimane che toni avranno sul campo le reazioni alla chiamata nel nuovo cantiere riformista, a partire dal Pd. «Più Elly Schlein sposta a sinistra il partito meglio è», è opinione diffusa nel giglio magico renziano, nella speranza che l’attuale linea dem aiuti a dare peso a chi si candida a rifare il centro.
«Vedremo se faranno il congresso, ma non mettiamo in discussione ora la loro linea» dice Renzi in sala, non per caso, e indirettamente agli esponenti locali dem presenti come ospiti. Sono tutti rappresentanti della maggioranza del Pd, e non a caso (forse), non c’è neanche un riformista.
renzi conte schlein
MATTEO RENZI - ASSEMBLEA NAZIONALE DI ITALIA VIVA A GENOVA