matteo renzi giorgia meloni

“L’ITALIA È GOVERNATA DA UNA BUGIARDA” – MATTEO RENZI SCATENATO CONTRO GIORGIA MELONI: “MENTE SAPENDO DI MENTIRE, SIA QUANDO VANTA I PROGRESSI DELL’ECONOMIA MA VIENE SMENTITA DALL’ISTAT, SIA QUANDO RIVENDICA UNA CENTRALITÀ INTERNAZIONALE CHE NESSUNA CANCELLERIA LE RICONOSCE” – “ALTRO CHE PONTE FRA LE DUE SPONDE DELL’ATLANTICO, È IL PONTE LEVATOIO DELL’ITALIA. CI HA ISOLATI IN EUROPA, RIDOTTI AI MARGINI. PER MELONI CONTA DI PIÙ IL PHOTOSHOP, RISULTARE FOTOGENICA ALLE CERIMONIE UFFICIALI, ANZICHÉ ESSERE NEI LUOGHI DOVE SI DECIDE…”

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2025/05/22/news/matteo_renzi_guerra_governo_meloni_intervista-424581784/

 

renzi meloni

«Giorgia Meloni mente sapendo di mentire: sia quando vanta i progressi dell’economia ma viene smentita dall’Istat, sia quando rivendica una centralità sullo scacchiere internazionale che nessuna cancelleria le riconosce».

 

Da ex premier Matteo Renzi guarda sbigottito alle mosse della prima ministra: «Gli ultimi dieci giorni sono l’incredibile sunto della totale inadeguatezza di questo governo e della presidente del Consiglio».

 

Non sarà una critica preconcetta la sua, senatore?

matteo renzi - question time al senato - foto lapresse

«Sono fatti e numeri a sconfessare la premier e la sua propaganda su economia e politica estera. Basta metterli in fila».

 

Non è vero che l’economia va a gonfie vele?

«Meloni si è superata l’altro giorno alla Camera, quando ha spiegato che se lo spread è sotto i 100 punti base significa che i nostri titoli di Stato vengono considerati più sicuri di quelli tedeschi.

 

Ma non occorre una laurea per sapere che si tratta di una castroneria, detta però con una sicumera tale che tutti i ministri l’hanno applaudita, tranne il povero Giorgetti che era allibito. E vogliamo parlare dei dati Istat?».

 

MEME SULL INCONTRO TRUMP MELONI - BY MEME DELLA TERZA REPUBBLICA

[…]  «Oggi l’Istat svela che il debito pubblico è cresciuto, la povertà è aumentata, le liste d’attesa si sono allungate: nel 2024, non dieci anni fa. L’Istituto nazionale di statistica, i cui vertici sono nominati dal governo, ha smentito tutta la narrazione di Meloni, aggiungendo che i salari reali sono diminuiti del 10,5% negli ultimi cinque anni. Metà dei quali trascorsi sotto questo esecutivo. L’opposto di quanto sempre sostenuto dalla premier».

 

E sulla politica estera?

«Ha fatto ancora peggio. Ha scelto di scendere dal treno per Kiev in virtù di una bizza con Macron. Poi si è accorta di aver sbagliato e si è collegata in videocall. Dopodiché a Tirana era talmente obnubilata che al summit dei Volenterosi ha preferito la sceneggiata con Edi Rama.

Salvo convocare i giornalisti per esibirsi in una falsità clamorosa: ovvero che se lei non aveva partecipato è perché la riunione serviva per mandare i soldati sul terreno. Una figuraccia planetaria».

DONALD TRUMP GIORGIA MELONI

 

Forse pensava che i colleghi non avrebbero osato correggerla?

«Ha fatto quella dichiarazione alle 18,45, giusto in tempo per i Tg della sera, convinta che nessuno dei leader internazionali se ne sarebbe accorto. Ma non funziona così. Non quando c’è in ballo una trattativa delicata come quella sulla pace in Ucraina.

 

E infatti “occhio alle fake news” ha subito avvisato Macron, dandole uno schiaffo morale, poi assestato pure da Merz. In politica estera non si può raccontare tutto e il suo contrario, spero che abbia imparato la lezione».

 

matteo renzi mangia una banana

Questa postura restituisce l’immagine di un’Italia inaffidabile?

«Intanto restituisce l’immagine di un’Italia governata da una bugiarda. La quale[…] ha anche apparecchiato un vertice fra Vance e von der Leyen che erano a Roma per l’insediamento del papa.

 

Lei ne ha approfittato e ha raccontato un’altra bugia: che era il primo incontro fra i due, mentre si erano già visti a Parigi, al vertice sull’IA, che Meloni aveva disertato per antipatia nei confronti di Macron».

 

Il suo legame con Trump è però innegabile, non può tornare utile all’Europa?

«Un’altra favola. Trump non ha bisogno di mediatori. Parla con chiunque lui ne abbia voglia. […] Figuriamoci se ha bisogno di Meloni […]. Semmai è la premier che prova a ritagliarsi un ruolo perché non sa che pesci prendere: altro che ponte fra le due sponde dell’Atlantico, è il ponte levatoio dell’Italia. Ci ha isolati in Europa, ridotti ai margini».

 

Intanto grazie a Trump la premier è rientrata fra i Volenterosi.

renzi meloni

«Appunto, da sola non ci sarebbe mai riuscita. […] Per Meloni conta di più il photoshop, risultare fotogenica alle cerimonie ufficiali, anziché essere nei luoghi dove si decide».

 

Però ha telefonato a papa Leone per proporgli di ospitare in Vaticano l’incontro Putin-Zelensky.

«Ma non è un’idea sua. L’avevano già proposta Parolin e Zuppi, poi ribadita da Leone XIV […]. Ora Meloni prova a metterci il cappello. Si intesta la diplomazia vaticana, non avendone una sua. Ma in fondo la capisco: se si affida a Tajani sta fresca».

INCONTRO TRA GIORGIA MELONI E DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA giorgia meloni affonda nella sedia dello studio ovale durante il colloquio con donald trump - foto lapresseGIORGIA MELONI E MATTEO RENZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."