theresa may

MAY UNA GIOIA - NON È PASSATO NEMMENO UN GIORNO DALL’ANNUNCIO SULL’ACCORDO PER L'USCITA DALL'UE E THERESA MAY GIÀ PERDE PEZZI - SI DIMETTONO IL MINISTRO PER LA BREXIT RAAB E QUELLO PER L’IRLANDA DEL NORD, SHAILESH VARA - LA BATTAGLIA SARÀ DURA: TRA LE FILE DEL GOVERNO SONO TANTI GLI SCONTENTI, CHE CREDONO CHE LA MAY ABBIA DATO TROPPE CONCESSIONI ALL'UE – L’IPOTESI DELLA SFIDUCIA E I DETTAGLI DELL'ACCORDO – VIDEO

 

DOMINIC RAAB

Si dimette il ministro Gb per la Brexit Raab

(ANSA) Si dimette il ministro Gb per la Brexit Raab  'Non posso sostenere l'accordo con l'Ue'.

 

1 – Brexit, si dimette Shailesh Vara, il ministro britannico per l’Irlanda del Nord

Da www.tpi.it

 

shailesh vara

Shailesh Vara, ministro britannico per l’Irlanda del Nord,  si è dimesso perché contrario alla bozza di accordo sulla Brexit raggiunta dal governo May, martedì 13 novembre, con i negoziatori di Bruxelles. “Con molta tristezza e rammarico ho presentato la mia lettera di dimissioni da ministro dell’Irlanda del Nord al premier”, ha scritto il 58enne esponente dei Tories in un tweet.

 

“Siamo una nazione orgogliosa e ci siamo ridotti ad obbedire alle regole fatte da altri paesi, che hanno dimostrato di non avere a cuore i nostri migliori interessi. Possiamo e dobbiamo fare meglio di questo. Il popolo del Regno Unito merita di meglio”.

theresa may annuncia l'accordo sulla brexit

 

L’accordo sulla Brexit

Il 14 novembre 2018 il governo britannico ha approvato la bozza sull’accordo della Brexit raggiunta, martedì 13 novembre, con i negoziatori di Bruxelles. (Quiabbiamo parlato dei punti previsti dalla bozza dell’accordo con l’Unione Europea)

DOMINIC RAAB

 

“L’accordo ha avuto il sostegno del governo dopo un dibattito lungo e appassionato”, ha affermato la May in un discorso alla fine della riunione convocata per esaminare il testo dell’accordo. “È quanto di meglio abbiamo potuto negoziare, ma la decisione finale non è stata presa con leggerezza”.

 

Prima della riunione – Nel ‘question time’ che ha preceduto la riunione, la May ha affermato che “la bozza sulla Brexit è quanto di più vicino alla scelta degli elettori britannici” e che l’intesa tecnica “avvicina significativamente” il Regno Unito a “ciò per cui il popolo ha votato” nel giugno 2016.

 

shailesh vara rassegna le dimissioni

Martedì 13 novembre, secondo quanto riferito dai media britannici, l’accordo tecnico tra il Regno Unito e l’Unione europea permetterà di superare i nodi principali relativi ai rapporti commerciali, all’immigrazione e alla giurisdizione della Corte di giustizia europea. Sarebbe stata trovata un’intesa anche sulla questione nordirlandese, in base alla quale l’Irlanda del Nord avrebbe in via temporanea un regime doganale simile a quello della Ue fino al raggiungimento di un successivo accordo definitivo.

 

“Penso che siamo abbastanza vicini”, aveva detto una fonte europea di alto livello al quotidiano britannico The Guardian. La chiusura positiva dei negoziati era attesa con particolare attenzione dalla premier Theresa May, che deve fare i conti con le divisioni interne al Partito conservatore e con le istanze per un nuovo referendum.

DOMINIC RAAB

 

A luglio David Davis, segretario di stato britannico con delega alla Brexit, si è dimesso in polemica con il piano di uscita soft dall’Unione europea sostenuto dalla premier. May lo ha sostituito con Dominic Raab, ex ministro per l’abitazione, noto per le sue posizioni euroscettiche.

 

Tuttavia i sostenitori di un divorzio più marcato da Bruxelles non sono riusciti a proporre un piano Brexit alternativo a quello ufficiale del governo May che l’Ue possa prendere in considerazione, in particolare una strategia che contenga una soluzione alternativa e soprattutto praticabile per il confine irlandese.

 

LONDRA - MANIFESTANTI CONTRARI ALLA BREXIT

Posto che il termine ultimo per la permanenza del Regno Unito nell’Ue è il 29 marzo 2019, la Commissione europea aveva fatto sapere di non voler protrarre la successiva transizione oltre il 31 dicembre 2020, data che coincide con la scadenza del bilancio dell’Unione europea di durata settennale.

 

Il Regno Unito, da parte sua, puntava a ottenere un periodo transitorio di due anni, anche se negli ultimi giorni il capo-negoziatore di Londra, Davis, aveva aperto a un periodo più breve. Il compromesso è stato trovato a 21 mesi: fino al 31 dicembre del 2020 il Regno Unito continuerà a essere soggetto alle norme europee.

 

2 – May convince il governo: «Sì a Brexit»

Erica Orsini per “il Giornale”

 

theresa may

Più di cinque ore di trattativa, ma alla fine Theresa May convince i ministri (ma nove di loro, tra cui quello degli Esteri Hunt e quello della Difesa Williamson, si sono opposti e non si escludono clamorose dimissioni) ad appoggiare l' accordo su Brexit. Iera sera, solo una breve dichiarazione per confermare il sostegno dell' esecutivo e annunciare una relazione più lunga ai Comuni per oggi.

 

«Mi rendo conto che questa decisione è stata difficile e verrà molto discussa, ma ritengo sia quella che meglio rappresenta l' interesse del nostro Paese» ha detto la May prima di scomparire dietro l' ingresso del 10 di Downing Street.

 

Persistono tuttavia forti dubbi sul piano concordato dalla May con Bruxelles, che sono andati aumentando quando alcuni dettagli del documento sono stati diffusi dalla stampa. Ancora una volta, il nodo cruciale da risolvere rimane il confine irlandese. Il governo avrebbe accettato un trattamento «differenziato» per l' Irlanda del Nord per evitare la ricostituzione di un confine fisico tra le due Irlande.

theresa may balla sul palco 2

 

Questa soluzione significherebbe una permanenza nell' unione doganale a tempo indefinito, fino a che non viene trovata una soluzione che soddisfi entrambe le parti. Ma c' è di più. May avrebbe acconsentito anche a sottostare alle regole europee per quanto riguarda altre aree commerciali come il settore della pesca e la cosa ha fatto infuriare i rappresentanti scozzesi. Ancor prima che iniziasse la lunghissima riunione di gabinetto, tutti e tredici i deputati scozzesi, incluso il ministro per la Scozia David Mundell, hanno inviato una lettera al primo ministro in cui dichiarano che non appoggeranno nessuno accordo che impedisca al Regno Unito di negoziare sulle loro quote relative alla pesca.

 

THERESA MAY

I Brexiteers più estremisti che fanno capo all' ex ministro degli Esteri Boris Johnson temono inoltre che la temporaneità auspicata dalla May della permanenza nell' unione doganale finisca per durare anni. Una prospettiva abbastanza realistica visto che ieri si è cominciato a parlare anche di implementare l' attuale unione doganale nel dopo Brexit, allargandola al Regno Unito. Nel frattempo la leader degli Unionisti irlandesi, che appoggiano dall' esterno il governo May, ha dichiarato che «ci saranno gravi conseguenze» se l' esecutivo siglerà un documento che divide il Regno Unito.

 

Per la signora May comunque, la battaglia non è ancora vinta. Per oggi è atteso un suo discorso ufficiale alla Camera e allo stesso tempo verrà pubblicato integralmente il testo dell' accordo. Dopodiché la premier britannica dovrebbe far ritorno a Bruxelles per un meeting straordinario verso la fine del mese.

 

THERESA MAY JEAN CLAUDE JUNCKER

Infine lo scontro finale in Parlamento, nella prima settimana di dicembre in cui l' esecutivo dovrà guadagnarsi l' approvazione all' accordo finale ricorrendo, probabilmente anche all' aiuto dell' opposizione. Ma c' è anche una remota possibilità che May sia costretta a dimettersi: il numero delle 48 lettere necessario per sfiduciare il primo ministro è ormai pericolosamente vicino.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…