renzi scalfari

NEI SONDAGGI IL CONSENSO PERSONALE DEL PREMIER CAZZONE STA BEN 13 PUNTI SOPRA QUELLO DEL SUO PARTITO DEMOCRATICO: 44 A 31 PER CENTO. CHE COSA SIGNIFICA? – LO SPIEGA SCALFARI: “SIAMO IN PRESENZA DI UN FENOMENO DI TRASFORMISMO CHE È TIPICO DELLA POLITICA IN GENERE E DI QUELLA ITALIANA IN PARTICOLARE” – NON SOLO, MA SIAMO ANCHE DI FRONTE A UN “TRASFORMISMO AUTORITARIO”

1. I SONDAGGI DICONO CHE IL REGNO DI RENZI PUÒ FINIRE PRESTO
Maurizio Belpietro per “Libero Quotidiano”

 

MAURIZIO 
BELPIETRO
MAURIZIO BELPIETRO

Per molti Matteo Renzi è inevitabile come il raffreddore. Non serve vaccinarsi e neppure imbottirsi di pillole.

 

Il malanno arriva, dura un tot di giorni e poi se ne va. Ecco, il presidente del Consiglio come un raffreddore sarebbe inevitabile. Inutile darsi da fare, inutile cercare di fermarlo, ormai c'è e durerà il periodo che deve durare. La tesi dei rassegnati ovviamente prende le mosse non solo dal consenso indubitabile raccolto dal premier, ma anche dall' assenza di alternativa. 

 

Messo fuori gioco dai giudici Silvio Berlusconi, il quale per la verità ha sulle spalle qualche errore e parecchi anni, all' orizzonte non si intravede un leader capace di contendere la poltrona al ducetto di Rignano. Non Beppe Grillo e neppure il suo discepolo Luigi Di Maio, il quale pur essendo il lato presentabile del grillismo ha i suoi guai dentro il movimento, perché gli altri non vedono di buon occhio la sua ascesa.

 

Difficile immaginare anche un' alternativa con indosso le felpe della Lega e non perché Matteo Salvini non abbia lanciato temi molto popolari, che in breve gli hanno fatto conquistare un consenso che il Carroccio non ha mai avuto neppure nei tempi d' oro di Umberto Bossi. No, la ragione che spinge a non considerare il capo lumbard un possibile avversario nella sfida elettorale con Renzi è la diffidenza che ancora molti, soprattutto al Sud, nutrono nei suoi confronti.

RENZI MANGIA IL GELATORENZI MANGIA IL GELATO

 

Piuttosto che votarlo molti si rassegnano a Renzi, anche nel centrodestra.

 

Dunque, per il gioco delle esclusioni non resta che allargare le braccia accettando l' inevitabile sciagura. Questa per lo meno la tesi di tanti, i quali, pur non amando il presidente del Consiglio, lo vedono per l' appunto come una malattia senza rimedio.

 

Ma siamo proprio sicuri che sia così? Siamo cioè proprio certi che il premier sia imbattibile e che non si possa costruire un candidato più serio e che non ci racconti come l' attuale inquilino di Palazzo Chigi una story balling? Io credo che un' alternativa ci sia. E il mio non è un convincimento campato per aria, ma un ragionamento suffragato dai dati.

 

giorgia meloni giorgia meloni

Mi spiego. Ieri su Repubblica Ilvo Diamanti, un esperto di flussi elettorali che certo non ama il centrodestra, ha spiegato che se si andasse a votare oggi, il Pd porterebbe a casa il 31,8 per cento, ossia meno di quel che serve per avere il premio di maggioranza previsto dall' Italicum. In altre parole, il Pd è il primo partito italiano ma rischia di essere sconfitto.

 

Infatti, dietro ai democratici nella classifica si piazza il Movimento Cinque Stelle con il 27,2 per cento. Forza Italia è data al 13,2 e la Lega al 12,5, dopo di che arrivano Fratelli d' Italia con il 4,5 e il Nuovo centro destra con il 3,1. Ciò significa che non solo Renzi non ha la maggioranza, ma che alle politiche può essere contrastato dal gruppo di Grillo e da una lista di centrodestra che se si mettesse insieme avrebbe il 33 per cento.

 

Non è tutto. Nel suddetto sondaggio, Diamanti segnala che il premier rimane il leader politico più amato in questo momento, con circa il 44 per cento del gradimento. Un dato che potrebbe far pensare bene, per lo meno i tifosi del capo del governo, ma invece deve essere guardato con un certa preoccupazione. Infatti lo scorso anno, dopo gli 80 euro, Renzi godeva di un consenso simile a quello di Lukashenko, il dittatore bielorusso, pari a circa il 75 per cento. 

giovanni toti matteo salvini giorgia melonigiovanni toti matteo salvini giorgia meloni

 

Dunque in un anno ha perso trenta punti, che certo non possono essere considerati pochi. Inoltre, a fronte del 44 per cento del presidente del Consiglio, un signore che sta sempre in tv e non risparmia convegni e dichiarazioni, c' è un 36 per cento che dovrebbe impensierire Renzi ed è quello della capa di Fratelli d' Italia. Nella classifica dei leader con il maggior gradimento, Giorgia Meloni risulta infatti seconda. E dopo di lei arriva Salvini con il 33. Solo quarti Grillo e Di Maio.

 

DI MAIO GRILLO FICODI MAIO GRILLO FICO

Che cosa significa? Che la leadership del Rottamatore non è così salda come sembra e a differenza di quanto si creda anche lui può finire rottamato e anche più in fretta di quanto si pensi. Non è vero che a lui non esista un' alternativa. L' alternativa esiste, ma non la decidono né le segreterie dei partiti, né i poteri forti e neppure i giornalisti.

 

A stabilire chi ha la stoffa per guidare una forza politica o un governo ci pensano gli elettori, i quali spesso sono molto più saggi e acuti di quanto ritengano osservatori e prenditori di denaro pubblico. Checché se ne dica, non basta essere furbi per governare un Paese e non basta raccontare che l' Italia va come un treno per convincere gli italiani che è proprio così.

 

RENZI NAPOLITANO M5SRENZI NAPOLITANO M5S

Insomma, la realtà è molto diversa da una story balling. Quella va bene per la tv, non per la vita reale.

 

Quanto al resto, spesso il raffreddore passa più fretta di quanto ci si immagini. E Renzi potrebbe essere un raffreddore passeggero.

 


2. "C' È CHI FA DRITTO LO STORTO E STORTO IL DRITTO"
Eugenio Scalfari per “la Repubblica”

 

Il nostro giornale ha pubblicato ieri un sondaggio mensile compiuto dall' istituto Demos sull' orientamento politico dei cittadini. Le domande e le risposte sono molte ma Ilvo Diamanti che ne è l' autore coglie l' essenza del sondaggio con queste parole: «Il consenso a Renzi si rafforza da un mese all' altro, ma quello verso il suo partito diminuisce».

 

eugenio scalfari  ezio mauroeugenio scalfari ezio mauro

Sembrerebbe un' incomprensibile contraddizione, invece spiega con esattezza quello che sta avvenendo: tra i vari cambiamenti di Renzi c' è l' aumento del consenso al centro e a destra. La lite con l' Europa lo porta addirittura a ridosso dei movimenti antieuropei. Queste simpatie politiche vanno alla persona ma non certo al Pd che resta un avversario da battere.

 

Siamo dunque in presenza di un fenomeno di trasformismo che è tipico della politica in genere e di quella italiana in particolare.

 

Il trasformismo è storicamente il nucleo della nostra politica, lo fu fin dalla caduta della Destra storica nel 1876 e da allora ha sempre contraddistinto la nostra storia: Francesco Crispi, Giovanni Giolitti, perfino Mussolini e poi la Dc e poi Berlusconi.

RENZI BOSCHI fbRENZI BOSCHI fb

 

Ora Renzi e con lui gran parte della classe politica che si sta orientando in suo favore abbandonando i partiti di provenienza. Il serpente della politica cambia pelle, i consensi verso Renzi provengono da destra; lo scopo è di cambiare pelle al Pd o meglio alla sigla del Pd che dovrebbe diventare la nuova etichetta del centrodestra italiano. Molti del Pd restano renziani anche se non capiscono ciò che sta avvenendo; altri lo capiscono e sono d' accordo. Per sentirsi in pace con la coscienza dicono che quella di Renzi è la sinistra moderna.

 

RENZI AL RISTORANTERENZI AL RISTORANTE

Ma la sinistra, la vera essenza della sinistra, qual è? Non voglio ripetermi, ma i valori principali della sinistra autentica e di tutti i tempi sono quelli dell' eguaglianza, della libertà e della dignità. Il resto è trasformismo, privilegi, clientele, malaffare. Oppure autoritarismo se non addirittura dittatura: uno comanda, gli altri obbediscono.

 

In un vecchio film interpretato da Alberto Sordi e intitolato Il marchese del Grillo Sordi recita un sonetto orecchiando il poeta romanesco che nei suoi versi principali suona così: «Io so io e voi nun sete un c… / sori vassalli buggeroni/ e zitto.
/ Io fo dritto lo storto e storto er dritto/ e la terra e la vita io ve l' affitto».

 

Mi pare che si attaglia perfettamente al trasformismo italiano quando diventa autoritario.

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?