1- NEL PLOTONE DI ESECUZIONE CHE ACCUSA INGROIA DI AVER SPACCATO IL CUORE DI LORIS D’AMBROSIO TROVIAMO NON SOLO NAPOLITANO E LA STAMPA DI DESTRA, DA ‘’IL FOGLIO’’ ("ASSASSINIO MEDIATICO") A “LIBERO” (“PM ASSASSINI”), MA ANCHE LA VOCE DI ILDA BOCCASSINI: “È STATO OGGETTO NELLE ULTIME SETTIMANE DI ATTACCHI INGIUSTI E VIOLENTI” 2- IL COMMENTO DI INGROIA: "CONOSCEVO DA ANNI LORIS D'AMBROSIO, LO APPREZZAVO COME MAGISTRATO E SONO IL PRIMO AD ESSERE ADDOLORATO PER LA SUA SCOMPARSA" 3- LA DURA DENUNCIA VIA TWITTER DI SANTANCHE' CONTRO ''IL NUOVO MORTO FATTO DAI PM'' 4- CASINI: RIFLETTERE ''SULLE INGIUSTE SOFFERENZE CHE HA PATITO IN QUESTE SETTIMANE''

1- D' AMBROSIO, BOCCASSINI AL TG LA7: BERSAGLIO DI ATTACCHI INGIUSTI E VIOLENTI
VIDEO - http://tg.la7.it/politica/video-i578254
Unita.it
- Al Tg7 il direttore Mentana riferisce che la testata ha sentito Boccassini al Tg7. La pm - racconta il giornalista - aveva parlato con D'Ambrosio questa mattina e aggiunge: al Tg7 - riferisce Mentana - dichiara che D'Ambrosio ha salvato l'integrità della magistratura eppure è stato oggetto "nelle ultime settimane di attacchi ingiusti e violenti".

2- CORDOGLIO UNANIME PER D'AMBROSIO - INGROIA: "LO APPREZZAVO COME GIUDICE"
Repubblica.it

Stupore. E dolore perché "scompare un servitore dello Stato". La morte improvvisa di Loris D'Ambrosio suscita tante reazioni. Cordoglio da esponenti dei partiti e dai rappresentanti delle Istituzioni. Da Enrico Letta che esprime "vicinanza alla famiglia", fino a Pierferdinando Casini che "invita a riflettere sulle ingiuste sofferenze che l'uomo ha patito in queste ultime settimane". Poi Antonio Di Pietro: "Esprimiamo cordoglio e rispetto per la morte improvvisa del dottor Loris D'Ambrosio ma respingiamo con fermezza al mittente ogni strumentalizzazione che ne viene fatta, quasi a voler far credere che la colpa sia di chi ha criticato il suo operato e non di chi ha tentato di sfruttare il suo ruolo".

Ingroia: "Addolorato". "Conoscevo da anni Loris D'Ambrosio, lo apprezzavo come magistrato e sono il primo ad essere addolorato per la sua scomparsa". E' quanto afferma il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, che indaga sulla trattativa Stato-mafia. Le parole di Ingroia arrivano dopo che il sostituto Nino Di Matteo, che assieme ai colleghi Lia Sava e Francesco Del Bene coordina le indagini, aveva annunciato che non ci sarebbe stato "alcun commento da parte dei pubblici ministeri titolari dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia". D'Ambrosio era stato sentito come teste sulle telefonate che aveva ricevuto dall'ex ministro dell'Interno, Nicola Mancino, che è indagato per falsa testimonianza.

Il ministro della Giustizia. Paola Severino, ministro della Giustizia: "Apprendo con profondo dolore e costernazione della morte del consigliere Loris D'Ambrosio, uomo delle istituzioni, magistrato e studioso di diritto". Ancora: "Ci lascia un servitore dello Stato che ha anteposto fino all'ultimo il senso del dovere alla difesa della sua persona. In molti lo abbiamo stimato e apprezzato negli anni per le sue doti di lealtà istituzionale, mai venuta meno e dimostrata anche quando, nei più difficili momenti, ha deciso di esprimerla in un rispettoso e sofferto silenzio".

Il Csm. Il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, a nome dell'intero Consiglio Superiore della Magistratura, "partecipa al lutto della famiglia e delle Istituzioni per la prematura e improvvisa scomparsa del dottor D'Ambrosio". Ancora: "La perdita del dottor D'Ambrosio lascia un vuoto incolmabile sia per i rapporti umani che lo legavano a molti di noi, sia per la straordinaria professionalità che ci verrà a mancare". La notizia della morte di D'Ambrosio è arrivata durante la riunione del plenum, che è stato interrotto per osservare un minuto di silenzio.

Il presidente del Senato, Renato Schifani, si dice "molto vicino a Napolitano in questo drammatico momento". E ricorda la figura di Loris D'Ambrosio "come quella di un fedele servitore dello Stato".

Pierluigi Bersani è scosso: "Mamma mia, mi spiace tantissimo, sono molto colpito. Era una persona perbene, davvero, un servitore dello Stato. E' stata una perdita grossa e credo anche un grosso dispiacere per il Presidente". Per il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, "perdiamo un servitore dello Stato. Prezioso collaboratore per lunghi anni della Presidenza della Repubblica, ha sempre avuto come riferimenti la legalità e la nostra Carta Costituzionale. Mi stringo ai familiari in questo momento di dolore''.

E il presidente del Copasir, Massimo D'Alema, ricorda "un uomo che ha servito le istituzioni con straordinaria lealtà, competenza e passione". Marco Follini: "D'Ambrosio è stato un uomo di grande scrupolo e correttezza istituzionale. Merita molti ricordi e nessuna polemica".

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ricorda, come il lavoro di D'Ambrosio abbia rappresentato "un elemento essenziale nella fluidità del rapporto tra il Quirinale, le istituzioni e le parti attive del Paese". Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del Pdl: "Questo drammatico evento dovrebbe essere per tutti motivo di profonda riflessione. E' difficile considerare questa scomparsa non condizionata dai recenti eventi'".

Parla di un "uomo di grandissimo valore tecnico" e che "non meritava le inguiste polemiche in cui è stato recentemente coinvolto e che lo avevano profondamente segnato e amareggiato", l'avvocato e deputato Niccolò Ghedini, che in una nota esprime rammarico per la morte di D'ambrosio. Per Gaetano Quagliariello, la scomparsa di Loris D'Ambrosio "stronca una vita interamente dedicata allo Stato e alla giustizia nel senso più alto in cui ce l'ha tramandata la nostra civiltà".

Poi il cordoglio dei leghisti. Il vicepresidente dei senatori e capogruppo in commissione Giustizia, Roberto Mura a nome di tutto il gruppo parlamentare ha espresso alla famiglia del giudice e alla Presidenza della Repubblica, "la più sincera partecipazione di vicinanza per l'improvvisa morte del dott. D'Ambrosio, magistrato leale e preparato".

L'Associazione Nazionale Magistrati. L'Anm esprime il "cordoglio" della magistratura associata per la scomparsa "improvvisa e prematura" di Loris D'Ambrosio. Nello "stringersi con affetto al dolore dei familiari", ricorda "la profonda umanità, l'impegno infaticabile e la solida professionalità" del collega, per lunghi anni prestata, "con dedizione e fedeltà assolute, a servizio della magistratura e delle istituzioni.

Il Foglio: "Assassinio Mediatico". Un assassinio mediatico. E' il commento de Il Foglio alla morte del consigliere D'ambrosio. Sul sito del giornale diretto da Giuliano Ferrara si legge: "Character assassination, Wikipedia. Mezze verità equivoche, esagerazioni, manipolazioni di fatti, diffamazione con propalazione di insinuazioni, voci, maligne informazioni su integrità morale e reputazione della persona. Il consigliere del Quirinale è morto questo pomeriggio d'infarto".

2- LE REAZIONI
Paolo Cucchiarelli per Ansa.it

Nel giorno in cui Antonio Ingroia riceve il via libera del Csm ad andare in Guatemala per l'Onu e Antonio Di Pietro rinnova i suoi attacchi al Quirinale che ''difende la Costituzione quando gli conviene'', il cuore di Loris D'Ambrosio, consigliere giudico di Giorgio Napolitano, cede di schianto. Una morte che ''sconvolge'', indigna e riempie di rabbia il Capo dello Stato che annuncia con un duro e dolente comunicato, dal quale traspare questo mix di stati d'animo, la morte del suo collaboratore. Il piu' fidato.

E tirato dentro la vicenda delle intercettazioni ''trasversali'' riguardanti Nicola Mancino, rinviato a giudizio per falsa testimonianza nell'ambito del procedimento sulla trattativa Stato-mafia a Palermo. Il presidente della Repubblica e' talmente addolorato che, appena giunto a Londra, questa sera, ha confidato agli atleti italiani che parteciperanno alle Olimpiadi di aver avuto un attimo di incertezza mentre saliva sulla scaletta dell'aereo del servizio di Stato che lo avrebbe portato nella Capitale britannica per incontrarli a 'Casa Italia'.

Il Capo dello Stato parla di un ''grande magistrato''. E, dopo aver salutato gli 'azzurri', annuncia che non rimarra' a cena con loro al villaggio: ''Non voglio che il mio stato d'animo - dice- pesi sulla vostra allegria''. Napolitano, nella lunga nota diffusa a Roma, punta il dito contro la campagna stampa scatenata sulla vicenda delle intercettazioni che riguardavano proprio D'Ambrosio e lo stesso Capo dello Stato a colloquio con Mancino.

''Insieme con l'angoscia per la perdita gravissima che la Presidenza della Repubblica e la magistratura italiana subiscono - ha scritto il capo dello Stato - atroce e' il mio rammarico per una campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto, senza alcun rispetto per la sua storia e la sua sensibilita' di magistrato intemerato, che ha fatto onore all'amministrazione della giustizia del nostro Paese''.

Il presidente, insomma, esprime tutta l'indignazione per questa morte legandola strettamente alle tante polemiche di queste ultime settimane, alle parole molto sopra le righe che l'hanno spinto a sollevare la questione delle intercettazioni indirette del Capo dello Stato davanti la Consulta.

Mentre Nicola Mancino si chiude nel silenzio e nel dolore, Antonio Di Pietro, punta di lancia delle critiche al Colle sul tema, rifiuta ogni indiretto addebito:''Respingiamo con fermezza al mittente ogni strumentalizzazione che viene fatta (della morte di D'Ambrosio), quasi a voler far credere che la colpa sia di chi ha criticato il suo operato e non di chi ha tentato di sfruttare il suo ruolo''.

La Procura di Palermo tace. Parla il ministro Paola Severino: ''Ci lascia un servitore dello Stato che ha anteposto fino all'ultimo il senso del dovere alla difesa della sua persona'' anche con un ''rispettoso e sofferto silenzio''. Peseranno molto le parole di Michele Vietti, vice Presidente del Csm, per la valutazione che esprime rispetto alla polemica nata dalle intercettazioni che riguardavano anche D'Ambrosio, registrato mentre parlava con Mancino.''Piangiamo -ha detto il vice del Csm - la scomparsa di un magistrato che ha illustrato l'intero Ordine, non solo con l'impegno giudiziario ma anche mettendo la sua eccezionale competenza al servizio dello Stato in modo sempre irreprensibile''. Tutti i sottosegretari alla Giustizia lamentano la perdita di D'Ambrosio, delle sue rare capacità ed anche l'Anm esprime cordoglio.

Ma e' il mondo della politica, con parole ed aggettivi comuni, a mostrarsi unito nel rimpianto per la scomparsa di D'Ambrosio in circostanze cosi' drammaticamente politiche. Da Schifani a Fini, dalla Finocchiaro a Gasparri (E' un giorno cupo"), da Mantovano a D'Alema, da Bersani ("Mamma mia!) a Veltroni tutti ricorrono al termine di "servitore dello Stato".

Un coro da cui si distingue l'amara riflessone di Gaetano Quagliariello (Pdl), che chiede sulla morte di D'Ambrosio una "riflessione che dovrà arrivare per tutti", e la dura denuncia via Twitter di Daniela Santanche' contro ''il nuovo morto fatto dai Pm''.

Ma sono le doti umane e professionali di D'Ambrosio che vengono piu' volte ricordate e rimpiante da chi ha avuto occasione di lavorare con lui a stretto contatto. Come i tre ex Guardasigilli: Oliviero Diliberto, Roberto Castelli e Angelino Alfano, tutti concordi sia nell'elogiare il suo prezioso lavoro che nel difendere l'integerrimo attaccamento alle istituzioni.
Casini aggiunge che si dovra' riflettere ''sulle ingiuste sofferenze che l'uomo ha patito in queste ultime settimane'', tema questo che e', per oggi - tranne qualche accenno che arriva dal Pdl - tutto condensato e riassunto dal dolente e irato annuncio del Quirinale.

 

 

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