NENTI SACCIU! PER ALFANO, “NESSUNO DEL GOVERNO SAPEVA”, PER PANSA “NESSUNO AL MINISTERO HA INDAGATO” (E A CHE SERVITE ALLORA?)

1 - ALFANO AL SENATO SUL CASO SHABALAYEVA - «NESSUNO NEL GOVERNO ITALIANO SAPEVA»
Corriere.it

«Sono qui a riferire su una vicenda di cui non ero stato informato, e non ne era stato informato nessun altro collega del Governo, nè il presidente del Consiglio». Queste le parole pronunciate dal vice premier e ministro dell'Interno Angelino Alfano, riferendo in aula al Senato sull'espulsione di Alma Shalabayeva.

La presentazine del rapporto del capo della polizia Pansa sul caso Shalabayeva, fatta dal ministro Alfano -che in serata riferirà anche alla Camera - arriva dopo giorni di polemiche sul «giallo kazako» e nel giorno delle dimissioni del capo di gabinetto del Viminale, Giuseppe Procaccini. «Resta grave la mancata informativa al governo sull'intera vicenda - ha detto Alfano - Dobbiamo lavorare perchè ciò non accada mai più».

«GRAVE LA MANCATA INFORMATIVA» - Parlando al Senato il ministro dell'Interno ha prima di tutto sottolineato che «le espulsioni non vengono segnalate al ministro» e che le informazioni al ministro dell'Interno vengono selezionate e classificate dal Capo di Gabinetto e dal capo della Polizia o suoi sostituti. «Nella prassi non esisteva obbligo di segnalazione al ministro - ha detto Alfano, leggendo la relazione del capo della Polizia Pansa - sia perchè si trattava di una espulsione ordinaria, sia perchè non c'era nè evidenza nè consapevolezza che il marito della donna fosse un dissidente. Sicché nessuna informazione è stata data al ministro».

Tuttavia, ha aggiunto, «l'attenzione di un altro Paese, così evidente e tangibile attraverso l'impegno diretto del proprio ambasciatore, e l'utilizzo di un volo non di linea per il rimpatrio delle due cittadine kazake avrebbe dovuto rappresentare elemento di attenzione tale da far valutare l'opportunita di portare l'evento a conoscenza del ministro stesso».

RICHIESTA D'ASILO - Alfano in Aula ha anche puntualizzato che «in nessuna fase della vicenda i funzionari italiani hanno avuto informazione alcuna che Ablyazov (il dissidente kazako marito di Shalabayeva, ndr) fosse un rifugiato politico e non un pericoloso latitante». Sempre secondo la relazione del Capo della Polizia Pansa, nessuna domanda di asilo da parte di Alma Shalabayeva era stata presentata prima del blitz di fine maggio che ha portato alla sua espulsione.

«Nel corso dell'intera istruttoria e dalla consultazione di tutta la documentazione fornita - ha detto Alfano - non risulta che Alma Shalabayeva o i suoi difensori abbiano mai presentato o annunciato domanda di asilo, pur avendone la possibilità, né è risultato che la citata cittadina kazaka abbia mostrato o affermato di possedere un permesso di soggiorno rilasciato da paesi Schengen, cosa che hanno fatto i difensori solo in sede di ricorso contro il provvedimento».

ESPULSIONE «NON ORDINARIA» - Entrando nel dettaglio del blitz e poi dell'espulsione di Alma Shalabayeva e di sua figlia, Alfano ha spiegato che si è trattato di una espulsione «dalla chiara legittimità ma che ha evidenziato caratteri non ordinari. Andranno verificate le modalità esecutive». Il ministro ha poi definito «infondate» le affermazioni fatte dalla stessa Shalabayeva in un memoriale pubblicato dal «Financial Times», secondo le quali il cognato «sarebbe stato percosso, riportando ferite durante l'irruzione» nella villa di Casal Palocco .

«NON DEVE ACCADERE PIU'» - Concludendo il suo intervento al Senato, Alfano ha sottolineato il suo impegno affinchè un caso del genere non si ripeta: ««Dobbiamo lavorare perché ciò non succeda mai più», ha detto il ministro che ha quindi annunciato una «riorganizzazione» dell'ufficio Immigrazione. «Ho chiesto al capo della polizia una riorganizzazione complessiva del dipartimento della Ps, a cominciare dalla direzione centrale dell'immigrazione - ha spiegato Alfano - Ho accettato le dimissioni del mio capo di gabinetto e proposto l'avvicendamento del capo della segreteria del dipartimento».

AMBASCIATORE KAZAKO - Sempre sul caso Shalabayeva, Palazzo Chigi ha annunciato che il ministro degli Esteri Emma Bonino convocherà l'ambasciatore del Kazakistan Ylemessov per «ricevere chiarimenti». Immediata la risposta, a distanza, dell'ambasciatore: «Sono in vacanza all'estero e non so niente della convocazione -riporta l'agenzia Adnkronos - Sono stupito della vicenda, Ablyazov è un truffatore». «La donna e la bambina sono a casa ad Almaty e stanno bene -assicura l'ambasciatore - e non corrono assolutamente alcun rischio, come è stato comunicato ufficialmente dalla Procura generale kazaka al Viminale. L'espulsione è stata corretta».

LE REAZIONI: RENZI - Sul caso Ablyazov- Shalabayeva e sulla relazione di Alfano si esprime anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi che chiede una «presa di posizione» di Letta. «Prendo atto che il vicepremier va alle 20 alla Camera - dice Renzi intervenendo alla presentazione del libro «Facciamo giustizia» di Michele Vietti- dopodiché, la vicenda riguarda il presidente del Consiglio, sia lui a valutare quello che è accaduto». «Immagino - continua il sindaco di Firenze - andrà in aula egli stesso e dovrà prendere posizione sulla vicenda, dovrà dire se le considerazioni di Alfano lo avranno convinto o no».

LETTA - «Non ho dubbi che il Governo andrà avanti e supererà questi ostacoli». Questa è la frase con cui il presidente del Consiglio ha risposto alla domanda di un giornalista a proposito del «giallo kazako» nel corso della conferenza a Chatham House.


2 - CASO ABLYAZOV:RELAZIONE PANSA,NO INFORMAZIONI A ALFANO
(ANSA) - "Nessuna informazione è stata data al ministro Alfano". E' quanto si legge nella relazione Pansa sul caso Ablazov, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale.

3 - PANSA, MAI SAPUTO FOSSE DISSIDENTE
(ANSA) - "In nessuna fase della vicenda, fino al momento dell'esecuzione dell'espulsione con la partenza della donna con la bambina, i funzionari italiani hanno avuto notizia alcuna sul fatto che Ablyazov fosse un dissidente politico fuggito dal Kazakistan e non un pericoloso ricercato in più Paesi per reati comuni". E' quanto si legge nella relazione Pansa.

4 - PANSA, MAI SAPUTO FOSSE RIFUGIATO
(ANSA) - "'In nessun momento è pervenuta o è stata individuata negli archivi di polizia informazione che rilevasse lo status di rifugiato di Ablyazov''.

5 - PANSA, MANCATA VERIFICA ITER INNESCATO
(ANSA) - "Si è data importanza alla sola ricerca del latitante", mentre è mancata "l'attenzione ad una verifica puntuale e completa su tutto il rapporto innescato dalle autorità kazake" che ha coinvolto direttamente il Gabinetto del ministro.

La fase della ricerca di Ablyazov, nota Pansa nella sua relazione, "é stata attentamente seguita e comunicata nel suo esito negativo il 29 maggio dai vertici del Dipartimento della Pubblica sicurezza al Gabinetto del ministro. E' mancata in quel momento però - lamenta il capo della polizia - l'attenzione ad una verifica puntuale e completa su tutto il rapporto innescato dalle autorità diplomatiche kazake che, avendo coinvolto direttamente il Gabinetto del ministro, avrebbero dovuto essere seguite in tutte le fasi del loro rapporto con gli organismi territoriali, a cui è demandata la mera operatività".

6 - RELAZIONE PANSA, RICOSTRUZIONE FATTI E DIAGNOSI
(ANSA) - La relazione del capo della Polizia sulla vicenda che ha portato all'espulsione dall'Italia di Alma Shalabayeva si divide in due parti. "La prima - ha spiegato il ministro dell'Interno Alfano, riferendo al Senato - riguarda la ricostruzione analitica giorno per giorno ora per ora della vicenda". "La seconda - ha aggiunto - è la diagnosi di come sia potuto accadere che il Governo non sia stato informato". Il ministro ha anche sottolineato che ora si deve fare in modo che ciò "non possa mai più accadere".

 

alfano kazaco bonino - alfanoALFANO ENRICO LETTA LESPULSIONE DI ALMA SHALABAYEVA PANSA E ALFANO scuola interforze PREFETTO ALESSANDRO PANSAALMA SHALABAYEVA KAZAKHSTAN ABLYAZOV villa ablyazov palocco foto mezzelani carbone gmt gmt riproduzione vietataNAZARBAYEV CON LA TESTA DEL DISSIDENTE ABLYAZOV ABLYAZOV moglie figlia

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO