“NON PAGATE IL MIO RISCATTO”: L’ULTIMA LETTERA DELLA COOPERANTE USA COMMUOVE L’AMERICA - IL PENTAGONO: “UCCISA DAI MILIZIANI ISLAMICI “-L’INTELLIGENCE: “KAYLA DATA IN SPOSA A UNO JIHADISTA”

1, KAYLA MUELLER DATA IN SPOSA A UNO JIHADISTA

Da “repubblica.it”

 

KAYLA JEAN MUELLER  KAYLA JEAN MUELLER

La storia e la morte di Kayla Mueller si arricchiscono di un nuovo, triste dettaglio. La ragazza statunitense - 27 anni, morta la settimana scorsa - è stata data in sposa a un comandante dello Stato Islamico in Siria, e non tenuta per oltre un anno solo come ostaggio in vista di riscatto o di scambio con altri prigionieri.

 

KAYLA JEAN MUELLER   KAYLA JEAN MUELLER curdi siriani al confine turcocurdi siriani al confine turcobambini feriti in siriabambini feriti in siriacurdi sirianicurdi siriani

A rivelarlo sono fonti dell'intelligence Usa a due diversi network televisivi Usa, la Abc e la Cbs. L'intelligence americana ha avuto segnalazioni di alcuni avvistamenti della ragazza assieme a un leader dell'Is che la teneva sotto custodia. La Cia ha ottenuto le informazioni per mezzo di satelliti, droni da ricognizione e intercettazioni. 

La Mueller è morta la settimana scorsa, anche se non è ancora certo per mano di chi. Lo Stato islamico sostiene che sia stata uccisa durante un raid aereo della Giordania, mentre il Pentagono ha rivelato che sarebbe stata uccisa invece dagli stessi miliziani

Obama chiede al congresso poteri di guerra. Il presidente Barack Obama ha inviato al Congresso una proposta per chiedere l'autorizzazione all'uso della forza militare contro lo Stato Islamico, che rappresenta "una grave minaccia". Nella bozza viene riportato il limite temporale di 3 anni e con l'esclusione di "un'offensiva duratura" con forze di terra. Non si esclude quindi la possibilità di un intervento di terra puntuale, o per periodi molto limitati. Finora l'autorizzazione all'uso della forza era limitato ai raid aerei e al lancio di aiuti umanitari. 

Nel testo dell'Authorization for Use of Military Force (AUMF) si è fatto ricorso quindi ad una formula volutamente ambigua, che non esclude la possibilità di interventi limitati e mirati, nel tentativo di arrivare ad una proposta di compromesso con cui l'amministrazione Obama spera di riuscire ad ottenere il sostegno sia dei democratici che temono l'idea di un nuovo intervento in grande scala che dei repubblicani che non vogliono escludere completamente il ricorso alle forze di terra se queste saranno necessarie per sconfiggere l'Is.

E' la prima volta che il Congresso, che come è noto ha la prerogativa di dichiarare guerra, i cosiddetti 'war powers', viene chiamato ad autorizzare formalmente un'operazione militare dal 2002, quando approvò la richiesta di George Bush di attaccare l'Iraq. 

Su Kayla: "Cuore spezzato". In una lunga intervista rilasciata al sitoBuzzFeed, il presidente Barack Obama ha parlato della sorte della cooperante. "Ho il cuore spezzato", ha detto Obama. Eppure la linea sugli ostaggi americani in mano ai terroristi, Stato Islamico in testa, resta quella della massima fermezza, ribadisce il presidente Usa: "Gli Stati Uniti non pagano i riscatti". Punto e basta. 

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KAYLA JEAN MUELLERKAYLA JEAN MUELLERcurdi siriani turchia curdi siriani turchia

Obama si dice straziato per la morte: "Dire alle famiglie che gli Usa non pagano i riscatti è la cosa più dura che abbia mai fatto. Ma questo è un punto fermo della nostra politica". "La ragione - spiega Obama - è che se cominciassimo a farlo non solo finanzieremmo il massacro di persone innocenti, ma rafforzeremmo la loro organizzazione e di fatto renderemmo gli americani ancor di più un bersaglio di futuri rapimenti". E pazienza se invece altri Paesi europei - tra cui la stampa Usa indica Francia, Germania e Italia - i riscatti li pagano: una politica che la Casa Bianca ufficialmente non ha mai condiviso e non condividerà mai, in sintonia con il Regno Unito.
 
Obama si difende con forza quindi da chi lo accusa di non fare abbastanza per salvare gli ostaggi americani: "Non è vero, non penso sia una cosa corretta dire che il governo non fa tutto quello che può. Noi dedichiamo e abbiamo dedicato enormi risorse  per liberare i prigionieri o gli ostaggi ovunque nel mondo", rivendica il presidente. Rivelando come Kayla era tra gli ostaggi che gli Stati Uniti tentarono di liberare la scorsa estate con un blitz in Siria, operazione che però fallì.

"Probabilmente non ci riuscimmo per un giorno o due", si rammarica. Un episodio, quello ricordato da Obama, riconducibile al fallito blitz delle forze speciali Usa la scorsa estate presso una raffineria nel nord della Siria. 

Il caso Israele. Intanto fa però discutere un'altra intervista rilasciata dal presidente: quella al sito Vox, in cui nel descrivere l'attentato al supermercato kosher di Parigi, lo stesso giorno dell'attacco a Charlie Hebdo, Obama evita di parlare di atto antisemita. Ma di un terrorista che ha sparato a caso su un gruppo di persone. Frase che ha creato qualche imbarazzo e che ha costretto la Casa Bianca a difendersi.

"Il presidente ha voluto dire che in quel negozio c'erano anche altre persone non della comunità ebraica", si è affrettato a precisare il suo portavoce Josh Earnst. Tuttavia, anche la portavoce del Dipartimento di stato, Jennifer Psaki, si è rifiutata di definire antisemita l'attacco. E la polemica con settori della comunità ebraica - tanto più in tempi di gelo con il premier israeliano Benyamin Netanyahu - sembra destinata a montare.

sirianisirianiribelli siriani 1ribelli siriani 1

 

 

2. LA LETTERA DI KAYLA MUELLER COMMUOVE L’AMERICA

Da “il Giornale”

 

Commuove gli Stati Uniti e le sue parole stanno facendo il giro del mondo. Kayla Mueller, 26 anni, è la volontaria americana rapita dall'Isis in Siria. La sua morte è stata annunciata ieri dall'Isis, che ha mandato le foto del corpo alla famiglia della ragazza sostenendo che sia rimasta uccisa durante un raid aereo giordano su Raqqa, il 6 febbraio. Ma il Pentagono smentisce: «È stata uccisa dai terroristi». Ecco le sue ultime toccanti parole in una lettera ricevuta in primavera da altri ex ostaggi liberati e che i genitori hanno voluto diffondere ieri .

KAYLA JEAN MUELLER KAYLA JEAN MUELLER

 

3. «NON PAGATE IL MIO RISCATTO» COSÌ MUORE LA COOPERANTE USA

Lettera di Kayla Mueller pubblicata da “il Giornale”

 

A voi tutti,

se state ricevendo questa lettera, significa che sono ancora prigioniera mentre i miei compagni di cella (a partire dal 2 novembre 2014) sono stati rilasciati. Ho chiesto loro di contattarvi e farvi avere questa lettera. È difficile sapere cosa dire. Per favore, sappiate che sono in un luogo sicuro completamente illesa e in salute (ho messo su dei chili, in effetti).

 

Sono stata trattata con estremo rispetto e gentilezza. Volevo scrivervi una lettera ben pensata (ma non sapevo se i miei compagni di cella sarebbero partiti nei prossimi giorni o nei mesi a venire, restringendo il mio tempo, e principalmente potevo scrivere questa lettera solo un paragrafo alla volta).

ribelli siriani 6ribelli siriani 6

 

Il solo pensarvi mi scatena un attacco di lacrime. Durante tutta questa esperienza, il mio «travaglio» è dipeso tutto dalla consapevolezza di quanta sofferenza vi abbia fatto attraversare. Non vi chiederò mai perdono poiché non merito il vostro perdono. Mi ricordo quando mamma mi diceva sempre che, tutto sommato e alla fine, l'unica cosa che abbiamo davvero è Dio. Sono arrivata a un punto in quest'esperienza in cui, in ogni senso del termine, mi sono arresa al nostro creatore perché letteralmente non c'era nessun altro.

angela merkel barack obama angela merkel barack obama

 

E grazie a Dio e alle vostre preghiere, sono stata teneramente cullata in una caduta libera, mi è stata mostrata la luce nell'oscurità e ho imparato che in ogni prigione si può essere liberi. Sono grata. Sono arrivata a vedere che c'è del buono in ogni situazione, a volte dobbiamo solo andare a cercarlo. Prego ogni giorno che anche voi, se non altro, abbiate sentito una certa vicinanza e vi siate arresi a Dio, così come abbiate formato un legame di amore e supporto l'uno con l'altro.

 

Mi mancate tutti come se fosse passato un decennio dalla nostra separazione forzata. Ho trascorso lunghissime ore a pensare, pensare e ripensare a tutte le cose che farò, al nostro primo viaggio di famiglia in campeggio, al primo incontro all'aeroporto. Ho avuto molte ore per pensare a come, solo nella vostra assenza, a 25 anni ho finalmente compreso il vostro posto nella mia vita. Il dono che è ognuno di voi, e la persona che avrei potuto e non avrei potuto essere se voi non foste stati parte della mia vita, la mia famiglia, il mio supporto.

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Io non voglio che i negoziati per la mia liberazione siano a carico vostro; se c'è qualsiasi altra opzione, percorretela, anche se dovesse volerci più tempo. Questo non sarebbe mai dovuto diventare un peso per voi. Ho chiesto a queste donne di darvi sostegno, per favore ascoltate il loro consiglio. Se non lo avete ancora fatto (cancellatura, ndr), potete contattare xxx (cancellatura, ndr), che potrebbe avere un certo livello d'esperienza con queste persone. Nessuno poteva sapere che ci sarebbe voluto così tanto, ma sappiate che anch'io, dalla mia parte, sto combattendo nei modi in cui posso e ho ancora molto spirito combattivo dentro di me.

OBAMA PENSIEROSO  OBAMA PENSIEROSO

 

Non sto andando in pezzi e non cederò, non importa quanto tempo sarà necessario. Ho scritto una canzone qualche mese fa che dice «la parte di me che prova più dolore è la stessa che mi tira fuori dal letto, senza la vostra speranza, non resterebbe nulla». Detto altrimenti: il pensiero della vostra pena è la fonte della mia; allo stesso tempo la speranza di essere di nuovo insieme è la fonte della mia forza. Per favore siate pazienti, date il vostro dolore a Dio. So che vorreste che io rimanga forte, ed è esattamente ciò che sto facendo. Non abbiate paura per me. Continuate a pregare come faccio io, e con il volere di Dio presto saremo di nuovo insieme.

 

Siete il mio tutto,

Kayla

 

 

 

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