antonio barbato beppe sala

DA SALA A TRIBUNALE - IL CAPO DEI VIGILI DI MILANO VIENE SILURATO DAL COMITATO PER LA LEGALITÀ DEL COMUNE, GUIDATO DA GHERARDO COLOMBO: NON È INDAGATO, MA AVER IPOTIZZATO AL TELEFONO DI FAR PEDINARE UN AGENTE RIVALE BASTA PER RIMUOVERLO - IL SINDACO GLI TROVA UN ALTRO INCARICO

 

Carlo Tarallo per “la Verità

ANTONIO BARBATOANTONIO BARBATO

 

Una bufera (l' ennesima) scuote l' amministrazione comunale di Milano, guidata dal sindaco Giuseppe Sala. Ieri mattina il primo cittadino ha comunicato il cambio, traumatico, al vertice della polizia locale. «Il comandante dei vigili di Milano Antonio Barbato», ha annunciato Sala, «sarà destinato ad altro incarico, al di fuori della polizia locale». «La reggenza», ha aggiunto il sindaco, «della polizia locale di Milano sarà assunta temporaneamente dal vice comandante Paolo Ghirardi».

 

«Oggi», ha sottolineato Sala, «a seguito delle necessarie verifiche mie e del comitato per la legalità, la trasparenza e l' efficienza amministrativa del Comune di Milano sui fatti emersi in questi giorni, mi sono confrontato con il comandante, che mi ha chiesto di essere destinato ad altro incarico all' interno dell' amministrazione comunale. Apprezzando», ha aggiunto Giuseppe Sala, «la sensibilità dimostrata da Barbato e tenendo in considerazione i 35 anni di servizio prestati per Milano, ho chiesto al direttore generale del Comune di individuare una nuova collocazione al di fuori della Polizia locale».

ANTONIO BARBATO ANTONIO BARBATO

 

Antonio Barbato era finito al centro di una situazione molto scomoda dopo essere stato coinvolto (senza essere indagato, va detto) in un' inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sugli affari al Nord di una serie di società legate al clan catanese dei Laudani.

 

In particolare, Barbato è stato intercettato dagli investigatori mentre discuteva al telefono con Domenico Palmieri, ex sindacalista della Uil, arrestato lo scorso maggio nell' ambito dell' inchiesta sugli affari al Nord di società di fatto controllate dal clan mafioso.

ANTONIO BARBATO BEPPE SALAANTONIO BARBATO BEPPE SALA

 

Conversazioni che a giudizio dei magistrati non hanno alcun rilievo penale, ma che una volta diffuse hanno provocato un terremoto a Palazzo Marino. Palmieri, intercettato, dice a Barbato di poter chiedere a Alessandro Fazio, imprenditore del settore della vigilanza privata, a sua volta arrestato, di pedinare un sindacalista della polizia locale con il quale il comandante è in pessimi rapporti. Barbato, al telefono, acconsente, anche se poi (come riferirà ai magistrati) il pedinamento non è mai avvenuto.

 

Il Comitato per la legalità e la trasparenza del Comune, presieduto dall' ex pm di Mani pulite, Gherardo Colombo, ha ritenuto tuttavia quella conversazione sufficiente per far defenestrare il comandante: «Il solo ipotizzare», recita una nota diffusa dal Comitato, «di poter accettare l' ipotesi che una società di security faccia pedinare un proprio collega, con il quale sembra esservi in corso uno scambio di querele, depone in senso avverso alla correttezza che un comandante deve avere».

 

GHERARDO COLOMBO GHERARDO COLOMBO

«Il Comitato», prosegue la nota, «ritiene comunque utile ricordare che, per ricoprire un incarico così delicato e vitale per l' ordinato svolgimento della vita pubblica, sia indispensabile, a monte del rapporto di fiducia interpersonale, il più ampio (se non addirittura, unanime) riconoscimento di una costantemente ineccepibile condotta che, quotidianamente, riaffermi la pubblica autorevolezza della carica e del ruolo».

 

Dunque, senza essere nemmeno indagato, Barbato lascia la guida della Polizia locale di Milano, «condannato» dall' organismo guidato dall' ex pm Colombo. Per il sindaco Giuseppe Sala una figuraccia che brucia. Il commento su Barbato lo sottolinea: «Ha fatto una sciocchezza».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO