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QUANDO SERVONO AI NOSTRI INTERESSI, SI PUÒ TRATTARE ANCHE CON I DITTATORELLI – NUOVA MISSIONE IN TUNISIA, OGGI, DI GIORGIA MELONI, INSIEME ALLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE URSULA VON DER LEYEN E AL PREMIER DIMISSIONARIO DELL’OLANDA, MARK RUTTE – DOVREBBE ESSERE FIRMATO IL MEMORANDUM D’INTESA: COSA PREVEDE? UNA REPLICA DEL “METODO ERDOGAN”: NOI PAGHIAMO E SAIED CI TIENE I MIGRANTI. I DIRITTI? LA QUESTIONE “SARÀ SOLLEVATA” (TRADOTTO: STI CAZZI)

kais saied giorgia meloni

FONTI UE, 'A TUNISI CI AUGURIAMO INTESA SUL MEMORANDUM'

(ANSA) - "Oggi ci auguriamo di finalizzare la discussione sul Memorandum d'intesa". E' quanto spiegano fonti Ue in merito all'arrivo, questo pomeriggio a Tunisi, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, della premier Giorgia Meloni e del primo ministro olandese Mark Rutte. I tre incontreranno a Cartagine il presidente tunisino Kais Saied puntando alla firma dell'accordo che ha, tra i punti cardine, la gestione della migrazione. Gestione che, spiegano le stesse fonti, va attuata "nel rispetto del diritto e della legge internazionale".

 

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MIGRANTI, OGGI LA FIRMA DEL PATTO TUNISIA-UE

Estratto dal “Sole 24 Ore”

 

Oggi a Tunisi viene firmato l’accordo tra Ue e Tunisia sui migranti. Alla presenza della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, con la premier Giorgia Meloni e il premier olandese Mark Rutte davanti al presidente tunisino Kais Saied. I tre leader l’11 giugno erano già stati in Tunisia, per concordare l’intesa che avrebbe dovuto essere firmata prima del Consiglio Ue del 29 giugno.

 

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Qualche giorno prima dell’accordo, è arrivata la retromarcia del presidente Saied, che continua ad alzare la posta per ottenere più aiuti e i prestiti del Fmi. In ballo ci sono 900 milioni di prestiti europei, che si sbloccheranno assieme ai prestiti Fmi. Ma è sui migranti che si gioca la vera partita.

 

L’Ue ha annunciato 100 milioni di fondi per la gestione delle frontiere e inserito 15 miliardi di finanziamenti - da approvare - del bilancio 2021-2027. I migranti dell’Africa subsahariana in Tunisia hanno ricevuto tre miliardi di dinari (circa 1 miliardo $) in rimesse dai loro Paesi nei primi sei mesi del 2023 secondo il governo tunisino.  Saied ha dichiarato che «questa cifra è scioccante e indica che la Tunisia è nel mirino». […]

 

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OGGI MELONI E VON DER LEYEN DA SAIED LA QUESTIONE DEI DIRITTI "SARÀ SOLLEVATA"

Estratto dell’articolo di Emanuele Bonini per “La Stampa”

 

Finalizzare l'accordo con la Tunisia per una nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali, con la questione migratoria a tenere banco nella missione che oggi compiranno la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e i capi di governo di Italia e Paesi Bassi, Giorgia Meloni e Mark Rutte.

 

MELONI VON DER LEYEN E RUTTE IN TUNISIA CON KAIS SAIED

Una visita che segue quella del mese scorso, che ha gettato le basi per un Protocollo d'intesa tra le parti ancora però tutto da attuare nella pratica, e che si inserisce in un percorso di cooperazione di ampio respiro. Cinque le aree al centro di questa collaborazione fin qui abbozzata: stabilità macroeconomica, commercio e investimenti, transizione verso l'energia verde, contatti interpersonali e migrazione. Ed è proprio su questo punto che i tre leader insisteranno in particolare nella loro visita a Tunisi.

 

Riuscire a trovare un'intesa che permetta di fermare le partenze verso l'Europa servirebbe come base utile per replicarla con altri Paesi africani chiave, quali Egitto e Marocco, così da ridurre la pressione migratoria sulle frontiere esterne dell'Ue, inclusa quella italiana. Sul file migratorio pesa però l'attitudine delle autorità tunisine, ed in particolare il presidente Kais Saied.

MELONI VON DER LEYEN E RUTTE IN TUNISIA CON KAIS SAIED

 

I respingimenti dei migranti verso il deserto pone la questione del rispetto della dignità umana e dei diritti. Un tema che verrà sollevato, hanno assicurato a Bruxelles, con l'intento di trovare una soluzione che metta in sicurezza gli interessi europei e salvi faccia e persone. […] Lo scioglimento del Parlamento, l'arresto degli oppositori, i processi ai giornalisti fanno di Saied un interlocutore difficile da annoverare tra gli esempi di quei valori che a Bruxelles si sbandierano. Ma l'Ue di oggi ha bisogno dell'energia tunisina (gas, ma pure interconnessioni agli impianti di energia da fonti rinnovabili) e di progressi sull'immigrazione […]

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