A OBAMA GLI SCAPPA IL GAS - IL PRESIDENTE VORREBBE VENDERE AGLI EUROPEI IL METANO DEGLI USA PER INDEBOLIRE PUTIN. MA ORA È DENTRO CASA CHE GLI FANNO LA GUERRA

1 - UCRAINA, IL G7 AVVERTE MOSCA “INACCETTABILE, DEVE FERMARSI” OBAMA: NOI SIAMO CON KIEV

Federico Rampini per “la Repubblica”

L’azione della Russia in Ucraina «è inaccettabile» e deve fermarsi. Il G7 si è aperto ieri sera a Bruxelles, per la prima volta in 16 anni senza la Russia, la cui espulsione ha segnato la fine del “formato” G8. Nel comunicato che i leader hanno discusso ieri sera a cena si dicono pronti a «intensificare sanzioni mirate» contro Mosca. Il G7 preme sulla Russia per accelerare il ritiro delle sue truppe dai confini dell’Ucraina e affinché utilizzi la sua influenza per fermare i separatisti. Si chiede a Mosca di avviare «un dialogo con l’Ucraina per trovare una soluzione politica alla crisi».

INCONTRO TRA PUTIN E OBAMA DURANTE IL G INCONTRO TRA PUTIN E OBAMA DURANTE IL G

C’è l’impegno a sostenere «un meccanismo coordinato di donatori internazionali per assicurare l’effettiva consegna degli aiuti all’Ucraina». Programmato inizialmente come G8 a Sochi e poi annullato dopo l’annessione russa della Crimea, il G7 subisce però “l’ombra di Vladimir Putin”, che da domani si unisce ai leader occidentali a Parigi e in Normandia per il 70esimo anniversario dello sbarco.

François Hollande, Angela Merkel e David Cameron hanno già annunciato colloqui bilaterali con Putin, mentre Obama è stato più evasivo («non abbiamo mai smesso di parlarci»). Sulla compattezza degli alleati, gli Usa hanno dei dubbi: la Casa Bianca è in allarme per la decisione francese di vendere a Mosca le navi da guerra Mistral. Sulla crisi dell’Ucraina il G7 «deve parlare con una sola voce» ha sottolineato Obama. Angela Merkel ha ribadito che Putin deve «fare pressione sui separatisti perché lascino le armi» in Ucraina dell’est. Se questo non accade, scatteranno le sanzioni del livello 3.

VLADIMIR PUTIN E ANGELA MERKEL VLADIMIR PUTIN E ANGELA MERKEL

«Noi vogliamo collaborare con la Russia — ha detto la cancelliera — ma se necessario saranno decise». Ieri mattina Obama aveva incontrato per la prima volta a Varsavia il neo-presidente ucraino Petro Poroshenko. «Gli Usa sono risolutamente impegnati al fianco del popolo ucraino — ha detto Obama — non solo per i prossimi giorni o le prossime settimane, ma negli anni a venire». Il G7 discute anche di economia, sicurezza energetica, cambiamento climatico.

2 - MA IL RICATTO DEL GAS DIVIDE USA ED EUROPA

Federico Rampini per “la Repubblica”

matteo renzi e angela merkelmatteo renzi e angela merkel

Renzi è il relatore del G7 sull’energia: tema cruciale visto il “ricatto del gas” che la Russia ha usato più volte nei confronti dei vicini. Tema delicato, anche, per le incomprensioni tra le due rive dell’Atlantico. Che si aggiungono ad altri motivi di frizione: François Hollande è indignato per la maxi-multa americana alla banca Bnp Paribas, Barack Obama a sua volta giudica inquietante che Parigi proceda come niente fosse con la vendita di navi da guerra alla Russia. Poi c’è l’allarme americano per l’euro- deflazione: la Casa Bianca teme che il Vecchio continente si stia avvitando in una spirale depressiva, una “sindrome giapponese”, che può avere ripercussioni sulla ripresa mondiale.

LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI

L’energia resta comunque uno dei terreni più scivolosi. In Europa ha avuto una certa diffusione la “leggenda del gas americano” come alternativa disponibile a quello russo. Addirittura sono circolate teorie su Obama “commesso viaggiatore” del gas made in Usa. La realtà è molto diversa. Il gas americano è sovrabbondante, ma finora gli Stati Uniti se lo tengono ben stretto, sono loro ad essere riluttanti ad esportarlo.

Per una ragione evidente: grazie all’eccesso di quella fonte domestica, l’intera economia Usa paga il gas un terzo dei prezzi di mercato mondiali, ricavandone un formidabile vantaggio per la propria competitività. Gli Stati Uniti sono in pieno boom energetico, nel gas naturale hanno tolto alla Russia il primato mondiale; e secondo le proiezioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia potrebbero entro 15 o 20 anni sorpassare perfino l’Arabia saudita nell’estrazione di greggio.

fracking fracking

Tutto grazie alla rivoluzione tecnologica, con nuovi metodi di estrazione che sono chiamati “horizontal drilling” e “fracking”. Quest’ultimo in particolare è inviso agli ambientalisti, in quanto utilizza potenti getti di acqua e solventi chimici per separare il cosiddetto “shale gas” da rocce e sabbie. Obama è stato più volte criticato dagli ambientalisti, anche se a questo G7 arriva dopo un’importante decisione della sua Environmental Protection Agency per tagliare le emissioni di CO2 delle centrali elettriche.

Gas sovrabbondante, dunque, ma non da esportazione. Le leggi federali Usa sono molto restrittive sulle vendite all’estero: retaggio degli shock petroliferi (anni Settanta), quando l’America varò delle normative a tutela della propria autonomia energetica. Solo di recente c’è stato un inizio di allentamento sui limiti all’export, ma col contagocce. «Le prime vendite di gas all’Europa? Forse arriveranno tra due anni», dice un dirigente del colosso energetico Bg Group. Su venti domande di licenza per esportare gas liquefatto, Obama finora ne ha approvate solo sette.

il procedimento di fracking il procedimento di fracking

E l’approvazione della licenza è solo un passo preliminare, poi bisogna costruire infrastrutture adeguate (terminali di liquefazione, porti attrezzati). Gli esperti Usa stimano che su 260 milioni di tonnellate di export potenziale, le vendite effettive all’estero saranno di soli 70 milioni… nel 2025. Non certo di che rappresentare un’alternativa immediata al gas di Putin. In America, lungi dall’esserci una voglia di “invadere” il mercato europeo, il dibattito politico sull’energia tradisce resistenze formidabili.

Obama ha cercato di spiegare al Congresso che bisogna controbilanciare il ricatto energetico della Russia verso il Vecchio continente. Ma un suo compagno di partito, il senatore democratico Edward Markey della commissione Esteri, non ci sta affatto: «Così esportiamo anche i nostri posti di lavoro e i vantaggi per il consumatore americano». L’obiezione ha una logica: se il gas americano potesse circolare liberamente sui mercati mondiali, i prezzi tenderebbero a livellarsi e gli Usa perderebbero l’enorme “sconto energetico” di cui beneficiano tutti i settori dell’economia, famiglie incluse.

tecnica fracking tecnica fracking

Contro l’export del gas è schierata una formidabile lobby confindustriale di “compratori”, la potente associazione America’s Energy Advantage cui partecipano colossi industriali come Alcoa (alluminio) e Dow Chemical (chimica). «Liberalizzare l’export sarebbe un grave errore — protesta questa lobby — lo pagheremmo con miliardi di dollari di investimenti perduti, e milioni di posti di lavoro a rischio. Aumenterebbero i prezzi interni dell’energia con grave danno per la competitività di tutta l’industria manifatturiera».

L’ultima volta che Obama incontrò i leader europei, a fine marzo proprio qui a Bruxelles per il G7 d’emergenza convocato dopo l’annessione della Crimea, il presidente americano ebbe un messaggio verso gli alleati: «Nell’energia bisogna fare scelte difficili, esaminare tutte le opzioni».

Traduzione: lo “shale gas” lo avete anche voi europei, ma finora vi siete preclusi il suo sfruttamento per paura delle obiezioni ambientaliste. Quel messaggio ha cominciato ad avere qualche effetto. Il commissario Ue all’Energia, Guenther Oettinger, ha lanciato un appello ai governi europei perché diano il via libera almeno a degli «esperimenti dimostrativi » per verificare gli effetti del fracking. Ancora più clamoroso, in un paese ad alta sensibilità verde come la Germania, Angela Merkel ha deciso di autorizzare il fracking dall’anno prossimo. Meritandosi il plauso della Confindustria tedesca: «È la più importante lezione dalle tensioni con la Russia».

FRACKING section FRACKING section

La Germania ha 2.300 miliardi di metri cubi di riserve potenziali di gas naturale, con cui potrebbe arrivare a soddisfare il 35% del suo fabbisogno domestico. Se il gas russo ha un costo geopolitico altissimo, e quello americano non è dietro l’angolo, alcuni europei cominciano a trarne le conseguenze.

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…