
PARADOSSO MELONI: LA FIDUCIA NEL GOVERNO TOCCA IL PUNTO PIÙ BASSO DALL’INSEDIAMENTO (È AL 35%, 20 PUNTI IN MENO RISPETTO ALL’OTTOBRE 2022), MA FRATELLI D’ITALIA GUADAGNA PUNTI RISPETTO ALLE ELEZIONI, E RESTA AL 29%. MERITO DI UN’OPPOSIZIONE RIDICOLA CHE NON RIESCE A INCIDERE: IL 61% DEGLI ITALIANI PREVEDE CHE L’ESECUTIVO ARRIVERÀ A FINE LEGISLATURA – IL GRADIMENTO DEI LEADER: PRIMA GIORGIA MELONI (35%), SEGUITA DA GIUSEPPE CONTE (29%)…
Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica”
valutazioni favorevoli sul governo sondaggio demos per repubblica 17 maggio 2025
Ci avviamo a una stagione elettorale intensa, che prevede il voto in numerosi Comuni, in alcune Regioni e, infine, dovunque, in occasione dei referendum sui temi del lavoro e della cittadinanza agli stranieri.
Un periodo che contribuirà a verificare i rapporti fra i partiti sul piano elettorale e delle alleanze. In una fase in cui le relazioni “fra” gli schieramenti e “dentro” agli stessi schieramenti appaiono instabili e problematici.
Se osserviamo gli orientamenti rilevati nei giorni scorsi da Demos per Repubblica questa indicazione appare evidente. A partire dalle stime di voto, che propongono un profilo “stabile” – e quindi “instabile” – rispetto alle elezioni degli ultimi anni.
I Fratelli d’Italia confermano il primato. Anzi, rispetto alle Europee del 2024, lo consolidano. Seppure di poco.
Superano, infatti, il 29%. Mentre il Pd scende, fermandosi al 22%. Dietro, il M5s risale di 2 punti e mezzo rispetto alle Europee, ma resta lontano dai risultati ottenuti alle Politiche nel 2022. E a maggior ragione nel decennio precedente. Le altre forze politiche sono tutte sotto il 10%. Lega e Forza Italia prossime al 9%. Quindi, Alleanza Verdi-Sinistra, 5,8%.
Più indietro, il Terzo Polo: Azione, Italia Viva, +Europa e gli altri.
Si riproduce, dunque, un sistema frammentato. Nel quale il “potere negoziale” di tutti i partiti si consolida a differenza delle coalizioni sempre in discussione. Anche per questo motivo la fiducia nel governo guidato da Giorgia Meloni tocca l’indice più basso: 35%, 20 punti in meno rispetto all’autunno del 2022 quando si è “insediato”.
Tra i motivi del declino che coinvolge il governo e (tutte) le forze politiche, il più significativo è la crescente importanza assunta dalla “personalizzazione”. Per citare Mauro Calise, il “partito del capo” delinea una “democrazia del leader”. Meglio: “dei” leader. Perché ormai i partiti hanno l’immagine del leader.
[…] la figura che rappresenta maggiormente gli italiani è il presidente Sergio Mattarella. Ma gli stessi leader di partito presentano un livello di gradimento generalmente superiore ai partiti che guidano. Davanti a tutti-e si conferma, infatti, la premier Giorgia Meloni (35%).
Seguita, però da Giuseppe Conte (29%), oggi leader del M5s, in precedenza a sua volta capo del governo. E da Antonio Tajani (28%), attuale vicepresidente del Consiglio e segretario nazionale di Forza Italia.
Più in basso, ma non di molto, incontriamo Elly Schlein, segretaria del Pd. L’unica a proporre un grado di consenso coerente rispetto al partito. E quindi limitato. A causa delle divisioni interne, che condizionano il Pd. Inseguono Matteo Salvini, Emma Bonino, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni. E gli altri.
il gradimento dei leader sondaggio demos per repubblica 17 maggio 2025
[…] la divisione dei partiti condiziona soprattutto l’opposizione. Anche per questa ragione, la maggioranza del campione (61%) prevede che questo governo proseguirà il suo percorso fino alla fine della legislatura, nel 2027. Nel frattempo, però, si voterà. Non solo per rinnovare amministrazioni locali, ma per delineare e confermare nuove leggi. Attraverso i referendum che si svolgeranno il mese prossimo su questioni importanti, che riguardano la cittadinanza e il lavoro.
Come abbiamo osservato la settimana scorsa, il problema è che non hanno sollecitato, fin qui, l’attenzione dei cittadini. E alcuni analisti autorevoli escludono che verrà raggiunto il quorum. Di conseguenza, non produrranno effetti, come si è augurato il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Questo atteggiamento “distaccato” emerge anche dal sondaggio di Demos, nonostante metà degli italiani si ritenga informato. […]
la conoscenza sui referendum sondaggio demos per repubblica 17 maggio 2025
giorgia meloni a porta a porta 12
giorgia meloni con i bambini della scuola galilei di addis abeba 3
giorgia meloni
stime elettorali sondaggio demos per repubblica 17 maggio 2025