
“ENTRA IN POLITICA ORA? E A FARE CHE?” - LA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI PIER SILVIO BERLUSCONI AGITA I CAPOCCIONI E I PEONES DI FORZA ITALIA, CHE SPERAVANO DI ESSERSI LIBERATI DAL GIOGO DI ARCORE – MOLTI NON CREDONO ALLE SPARATE DI “PIER DUDI”: “NON È LA PRIMA VOLTA CHE GETTA IL SASSO E POI NON SUCCEDE NULLA” – LA RICHIESTA DI VOLTI NUOVI IN FORZA ITALIA DI PIER SILVIO APRE UNA GUERRA INTESTINA NEL PARTITO: NEL MIRINO FINISCE LA “BANDA DEI LAZIALI” AL COMANDO (CON IN TESTA TAJANI, BARELLI E GASPARRI) – “FORZA ITALIA E’ TROPPO ROMANO-CENTRICA. SILVIO BERLUSCONI CHE NON HA MAI IMMAGINATO UNA MILANO DEBOLE E UN ACCENTRAMENTO DI POTERE NELLA CAPITALE COME STA AVVENENDO ADESSO”
1 - L’ANSIA DI FI SUI VOLTI NUOVI TRA DIRIGENTI E OSPITATE IN TV E C’È CHI CONTESTA «I LAZIALI»
PIER SILVIO BERLUSCONI - PRESENTAZIONE PALINSESTI MEDIASET
Estratto dell’articolo di Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”
C’è chi a mezza bocca la chiama «la banda dei laziali», e il tifo non c’entra. Ma è un fatto che in Forza Italia gli uomini più vicini ad Antonio Tajani sono effettivamente di provenienza regionale, e hanno potere reale: in Parlamento, sul territorio, nelle istituzioni. Sono lo stesso segretario, Barelli, Gasparri, Fazzone, Battistoni, Battilocchio. Più, se si vuole, il portavoce Nevi, di Terni ma non lontanissimo dalla capitale.
Magari non pensava esattamente a una questione territoriale Pier Silvio Berlusconi quando ha lanciato il suo grido: «Ricambio, facce nuove nel partito», che peraltro da Arcore, di generazione in generazione, si ripete a scadenza regolare. E lo dice pure lo stesso Tajani, che sull’allargamento del partito ha giocato tante sue carte, portando gli iscritti a 150 mila, il movimento giovanile in crescita, e mantenendo le percentuali di Forza Italia onorevoli.
antonio tajani maurizio gasparri paolo barelli festa dei 30 anni di forza italia
Ma insomma, il gruppo dei fedelissimi in effetti quello è, e che a Pier Silvio non piaccia vedere in tv e nei tg volti che gli appaiono usurati come quelli dei capigruppo Barelli e Gasparri è fatto noto a tutti. Non significa che si preveda una rivoluzione. Magari, dicono i bene informati, qualche aggiunta al gruppo dirigente pian piano arriverà, ma niente di clamoroso. […]
Gasparri non parla, ma quello che pensa si sa: se c’è uno che si sbatte da decenni da una parte all’altra, perfino organizzando la massima manifestazione dei giovani che si tiene ogni settembre, è proprio lui. […] Dal partito forniscono una lista che non finisce più di «non laziali» che hanno posizioni apicali. Intanto i vicesegretari: il lombardo Benigni, la toscana Bergamini, il piemontese Cirio, il calabrese Occhiuto.
PIER SILVIO BERLUSCONI - PRESENTAZIONE PALINSESTI MEDIASET
Poi i ministri: oltre a Tajani, piemontesi, emiliani, veneti, pugliesi, e tutte le regioni compaiono nella squadra dei sottosegretari e dei presidenti di commissione. Il siciliano Schifani presiede il Consiglio nazionale del partito, il capogruppo all’Ue è il campano Martusciello, la Lombardia è super rappresentata nel vertice del partito (Moratti, Benigni, Perego, Barachini, Ronzulli, Cattaneo), ma più o meno non ci sono esclusi nelle tante cariche che a un partito di governo spettano.
[…] in FI non si capisce bene perché Pier Silvio abbia fatto un’uscita tanto dura.
Non voleva far arrabbiare Meloni per lo ius scholae ? Lo pensano in tanti: Mediaset non può inimicarsi la premier, anche se vedono una contraddizione: se FI deve essere giovane, nuova, liberale, aperta, perché su un tema così mettere la mordacchia? Che sia prossimo a scendere in campo ci credono in pochi: «Ora? E a far che?».
atonio tajani maurizio gasparri a villa taverna per la festa dell indipendenza usa
2 - LE FRASI DI BERLUSCONI AGITANO FI GASPARRI: "NON COMMENTO"
Estratto dell’articolo di Gab.Cer. per “la Repubblica”
Il day after è ancora turbolento in Forza Italia. Maurizio Gasparri, il capogruppo azzurro in Senato, tirato in ballo da Pier Silvio Berlusconi nel fare riferimento all'esigenza di volti nuovi, non parla volentieri, sintomo di una tensione ancora alta. «Non ho commenti da fare. Ha detto che bravissimo e quindi sono contento», taglia corto […] Il partito ribolle perché se è vero che il figlio del fondatore, in occasione della presentazione dei palinsesti Mediaset, ha detto che Antonio Tajani, Maurizio Gasparri e Rita Dalla Chiesa sono bravissimi, è anche vero che ha rimarcato l'esigenza di «volti nuovi». […]
Il mood nello stato maggiore del partito è chiaro. Da un lato parole che risuonano come una sfida a Pier Silvio Berlusconi, che in un parallelismo con il padre ha fatto notare come l'ex premier scese in campo a 58 e lui adesso ne ha 56 e il richiamo della politica lo sente da sempre. […] il portavoce FI, Raffaele Nevi, sottolinea […] il fatto che i volti nuovi, nel partito, ci sono già e che l'amministratore delegato di Mediaset «non ha parlato di cambio al vertice ma di nuovi ingressi e noi stiamo già ringiovanendo il partito perché ogni giorno ci sono nuovi iscritti».
pier silvio berlusconi celebrazione silvio berlusconi con i dipendenti mediaset
A taccuini chiusi, nei corridoi di Montecitorio, in tanti nel partito non la pensano così. Pier Silvio Berlusconi ha comunque aperto una strada alimentando i malumori che nel partito di Tajani ci sono da un po' di tempo. Malumori di chi pensa che adesso Forza Italia sia «troppo romano-centrico», per esempio, tradendo dunque il principio del berlusconismo «che non ha mai immaginato una Milano debole e un accentramento di potere nella Capitale come sta avvenendo adesso». C'è poi chi critica anche una posizione «troppo conservatrice» a cui FI rimane ancorata.
Gli stessi però non si fidano troppo dell'ad di Mediaset perché le sue parole avrebbero il sapore di un film già visto: «Non è la prima volta che getta il sasso e poi non succede nulla».