UN POTERE FORTE PER RENZI! – CALTARICCONE COME MARPIONNE LODA PITTIBIMBO: “HA GRANDE ENERGIA E UN FORTE DESIDERIO DI RISOLVERE I PROBLEMI – E SDOGANA SOTTO-MARINO: “NON È CERTO UN MARZIANO”

Paolo Conti per “il Corriere della Sera

 

Cosa rappresenta Roma per l’ingegner Franco Caltagirone, imprenditore ed editore de «Il Messaggero »? 
«È la città in cui sono nato e cresciuto, anche economicamente. Fa parte della mia identità. Sento di doverle molto. Amo la grandissima storia che ha alle spalle e per questo soffro assistendo alla sua attuale decadenza. Non è certo questione di due o tre anni fa…»

Premio Guido Carli Francesco Gaetano Caltagirone con la fidanzata Malvina Premio Guido Carli Francesco Gaetano Caltagirone con la fidanzata Malvina


Un film come « La grande bellezza » di Paolo Sorrentino… 
«…un gran film». 


Ecco, e pone un problema: tanto splendore non basta. 
«Certo che non basta per una città contemporanea. Questi magnifici residui del passato, che continuano a stupire il mondo e incarnano una simile “bellezza”, sembrano quasi alla ricerca del genius loci che permise a Roma di farsi padrona del mondo conosciuto nel suo tempo». 


A proposito: cosa pensa della pedonalizzazione dei Fori voluta dal sindaco Ignazio Marino? 
«Sono dispiaciuto. Perché il poter passare ogni giorno di fronte alle radici stesse della città e di una così grande civiltà sprona a grandi cose e ne mantiene un legame vivo, attuale. Chiuderle in un recinto museale rende i romani simili ai molti turisti che arrivano in città. Si accentua la fruizione estetica ed archeologica e non si coglie lo spirito di quello che è stato. Mi pare, quindi, un errore togliere quella Roma ai romani». 

Premio Guido Carli Francesco Gaetano Caltagirone con la fidanzata Malvina Premio Guido Carli Francesco Gaetano Caltagirone con la fidanzata Malvina


Lei, domani, presenterà ai Musei Capitolini con Alessandro Barbero «Diocleziano » (Salerno Editrice). Cosa la affascina di quella figura storica? 
«Diocleziano si oppone alla decadenza, cerca di ritrovare la forza che consentì a una piccola città di fondare un impero e farlo durare. Restaura il sistema dei confini, li rende sicuri, combatte le bande che imperversano nell’impero, attua la riforma fiscale e dei prezzi, ripristina il sistema duale del potere. Un tempo due consoli, con Diocleziano due imperatori. Poi i suoi successori tradiscono il progetto. Augusto ebbe ben più fortuna, con chi lo seguì al potere». 


Lei parla di decadenza di Roma, per i nostri tempi. Roma è la Capitale del nostro Paese... 
«Certo, i mali di Roma fanno parte dei mali d’Italia, e in più Roma ha i mali di Roma. Cosa ci ha portato a questo punto? Impossibile sintetizzare rapidamente. Il punto di fondo è l’espansione dell’indebitamento, realizzato non per investire a favore dei figli e del loro futuro ma per favorire i consumi e garantire rendite in cambio di voti. Uscirne è complicato. Churchill promise lacrime e sangue assicurando la vittoria. E mantenne entrambi gli impegni. Oggi è difficile qualsiasi intervento perché nessuno vuole cedere sul proprio interesse particolare. E ora, col ricambio generazionale, si è assai poco disposti al sacrificio per ottenere il successo. Si è persino pronti a rinunciare a quel successo pur di non sacrificarsi». 

matteo renzi a chetempochefa 7matteo renzi a chetempochefa 7


Pensa che Matteo Renzi si stia muovendo bene? 
«Sì. Renzi sta mostrando pochissima disponibilità ad essere manipolato, e gli va riconosciuto. È dotato poi di una grande energia e di un forte desiderio di risolvere i problemi. Ed è giusto che non si arrenda a quella continua mediazione tipicamente italiana. A tavola c’è un bicchiere per l’acqua e uno per il vino. Se si mescolano i due liquidi, si ottiene una bevanda assai mediocre. Insomma, l’assidua mediazione è nemica dell’eccellenza. Soprattutto se si tratta non di idee ma di interessi». 

matteo renzi a chetempochefa 6matteo renzi a chetempochefa 6


Arriviamo alla crisi di Roma. Che genere di crisi vede? 
«Io posso avere la più bella Ferrari del mondo ma senza carburante non mi serve a niente. Roma è sicuramente la più bella città del Pianeta ma oggi le manca il carburante. Un tempo era per esempio la sede dell’Iri, dell’Ina, della Stet, della terza banca italiana cioè il Banco di Roma… e sono solo alcuni esempi, potrei continuare a lungo. Oggi Roma ha meno banche di una capitale di un piccolo Paese come Lisbona o Atene». 

il sopralluogo di ignazio marino tra i cassonetti dei rifiuti 1il sopralluogo di ignazio marino tra i cassonetti dei rifiuti 1


Questa perdita come si traduce per Roma? 
«Nella fine di una cultura industriale. Nella mancanza di indispensabile formazione nelle aziende e nelle scuole di personale dirigenziale, che è alla base di quella fine. Chi emerge progetta spesso di andare a Londra o quanto meno a Milano. E poi ha giocato in negativo la riduzione del peso dello Stato centrale, della devoluzione di molte mansioni alle Regioni e l’emigrazione di grandi realtà fuori Roma forse non difesa abbastanza dai precedenti sindaci. Meglio Milano: al declino dell’industria ha risposto attirando terziario e servizi. Applausi». 


Qual è la qualità dei suoi rapporti con l’attuale sindaco Marino? A Roma si parla di tante tempeste, di scontri… basti citare i casi di Acea e Metro C… 
«Una premessa. Ai tempi del duello Alemanno-Rutelli un suo collega mi chiese un parere e io suggerii discontinuità. Non era affatto una valutazione politica, ideologica. Ma ho sempre pensato che una presenza troppo lunga al potere del medesimo sistema favorisca le incrostazioni clientelari, le lobby. Quando seppi di Marino, mi sembrò l’ennesima scelta verticistica di un partito che mandava lì un proprio uomo per poterlo manovrare. Non è stato così». 

dioclezianodiocleziano


Perché? 
«Lo hanno chiamato il Marziano a Roma, perché sconosciuto ai più. Conoscendolo, ho scoperto che non è certo un marziano. Penso possa rappresentare un valore per Roma se continuerà con la sua indisponibilità ad essere manovrato, se si circonderà di persone di livello come ha cominciato a fare. Sono insomma convinto che possa contribuire a moralizzare questa città, per togliere di mezzo le famose incrostazioni, dalle piccole ai grandi sistemi. E ciò nonostante l’assoluta carenza di fondi e le notevoli difficoltà pratiche». 

Nicola Zingaretti Nicola Zingaretti


Cosa pensa di Zingaretti? 
«Sta facendo un buon lavoro in un posto difficile come la Regione». 


Lei parlava del suo legame con Roma. Ha un progetto particolare? 
«Darò vita a una fondazione culturale dedicata a mia madre Giuseppina Cacciatore Caltagirone. Si occuperà della conservazione e della valorizzazione della memoria. La scommessa sarà sulle nuove generazioni, quindi sarà essenziale il rapporto con le università italiane e straniere. L’ho già detto. Per farcela bisogna anche sapersi sacrificare. È un valore da riproporre. Un po’ come fece Diocleziano… ». 

 

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO