“POZZOLO AVEVA LA PISTOLA RIVOLTA VERSO DI NOI” – IL CONSIGLIERE COMUNALE DI BIELLA, LUCA ZANI, PRESENTE ALLA FESTA DI CAPODANNO, INGUAIA IL DEPUTATO PISTOLERO DI FDI: “HO VISTO CHE AVEVA L'ARMA. VICINO A LUI IL CAPO DELLA SCORTA, PABLITO MORELLO, E IL GENERO LUCA CAMPANA. MI SONO ALLONTANATO E POCO DOPO CAMPANA HA URLATO…” – MA FINORA NESSUN TESTIMONE SENTITO DAI MAGISTRATI HA VISTO POZZOLO PREMERE IL GRILLETTO – IL SOTTOSEGRETARIO DELMASTRO IN PROCURA: “QUANDO È PARTITO IL COLPO NON ERO PRESENTE” – QUALCUNO SCHIAFFEGGIÒ IL PARLAMENTARE, IN STATO DI CHOC, DOPO IL COLPO PARTITO...

1 – "POZZOLO AVEVA LA PISTOLA ERA RIVOLTA VERSO DI NOI" SI INDAGA SU 20 SECONDI

Estratto dell’articolo di Daniele Pasquarelli e Niccolò Zancan per “la Stampa”

 

emanuele pozzolo 1

Non sono giorni fortunati per il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Colpito all'improvviso da una fastidiosa tendinite, al punto da dover fare ricorso alle stampelle, stava per essere costretto a rimandare il giorno della sua convocazione in procura a Biella. Ma alla fine si è presentato: ore 15.30, lunedì 8 gennaio. Accompagnato dagli stessi agenti della scorta che avevano passato la notte di Capodanno con lui […]

 

 

EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO

[…]  il sottosegretario si è incamminato verso le scale, per andare a testimoniare sulla notte del colpo di pistola alla Pro Loco di Rosazza. «Ho risposto alle domande, non ho altro da aggiungere», ha detto alla fine. La sua versione della notte di Capodanno era già stata affidata ai giornali, nella sostanza è stata ripetuta ieri davanti alla procuratrice Teresa Angela Camelio: «Non sapevo che il parlamentare di FdI Emanuele Pozzolo avesse una pistola. Se l'avessi immaginato gli avrei detto di non venire. Quando è partito il colpo, io non ero presente. Non ho visto la scena. Ero fuori per portare delle buste con il cibo avanzato in auto».

 

[…] Altri testimoni, però, erano presenti. Hanno visto e sentito. «Il deputato Pozzolo è arrivato dopo il brindisi di Capodanno, era brillo», hanno riferito. Altri dicono: è stata una questione di 20 secondi. Ma un politico locale ha aggiunto diversi dettagli significativi.

 

LA RICOSTRUZIONE DEGLI SPARI DI CAPODANNO DELLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO

«Ho visto che Pozzolo aveva quella pistola. Ho notato che quell'oggetto era rivolto proprio verso di noi. Vicino a lui: il capo della scorta Pablito Morello e il genero Luca Campana. Quando li ho visti, ho pensato: "Meglio girare alla larga". E infatti me ne sono andato verso la zona della cucina. Poco dopo ho sentito lo sparo. Ma non posso assolutamente dire con certezza che in quel preciso momento l'arma fosse impugnata proprio dall'onorevole Pozzolo».

 

Ed ecco quello che succede in quei momenti di panico e paura. «Arriva Campana, dove eravamo noi. Urlava: "Mi hanno sparato! Mi hanno sparato". "Ma va", ho detto io. "Sarà un botto di Capodanno". E lui: "No, ti giuro, mi hanno sparato". Era così agitato che prima gli ho detto di calmarsi, poi gli ho dato un schiaffo. Si toccava la gamba, perdeva sangue. L'ho aiutato a togliersi i pantaloni: quando ha visto la ferita è svenuto. Allora abbiamo chiamato i soccorsi».

 

EMANUELE POZZOLO - GIUSTIZIA E FATTA? - VIGNETTA BY MACONDO

Intanto, nell'altra sala, era scoppiato il finimondo. È in quel momento che, stando alla sua testimonianza, rientra anche il sottosegretario Delmastro. Ecco ancora la voce di uno dei politici locali presenti alla festa: «Mia moglie urlava: "Mettete via quella pistola! Mettetela via!". Pozzolo era come tramortito, non diceva niente. Era sotto choc. Al punto che mia moglie ha dovuto tirargli uno schiaffo per farlo rinsavire. La piccola pistola, in quel momento, era appoggiata sul tavolo».

 

Schiaffeggiati entrambi: il ferito e il presunto pistolero maldestro, perché entrambi increduli per l'accaduto. Un solo colpo di pistola, partito accidentalmente. Secondo la vittima, il colpo è stato sparato proprio da Pozzolo. Ma il deputato di Fratelli d'Italia ha sempre rigettato questa versione: «Non ho sparato io, il corpo è partito accidentalmente». […]

 

2 – TESTIMONIANZE DIVERGENTI SULLO SPARO DI CAPODANNO I PM RICONVOCANO IL FERITO

Estratto dell’articolo di Elisa Sola e Luca Monaco per “la Repubblica”

 

emanuele pozzolo

Alla fine, nessuno avrebbe visto Emanuele Pozzolo premere il grilletto a Capodanno. Perlomeno, nessuno dei testimoni sentiti ieri in procura. Ossia i teste che dovrebbero essere più neutrali perché non hanno legami di parentela né con il deputato di Fratelli d’Italia, che è l’unico indagato, né con l’uomo che stava al suo fianco al momento dello sparo, Pablito Morello, il capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.

 

Un altro commensale, Luca Zani, consigliere comunale di Biella e amico del sottosegretario, ha detto di avere visto Pozzolo con la calibro 22 in mano, ma di essersi spostato in cucina quando è partito il proiettile che ha ferito Luca Campana, il genero di Morello. […]

 

LUCA CAMPANA - L UOMO FERITO DALLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO

[…] E anche Davide Zappalà, assessore ai lavori pubblici del Comune di Biella, pur essendo nella stessa stanza di Pozzolo, non avrebbe visto. «Quella sera alle parti più importanti della scena non ho avuto modo di assistere, ho solo sentito lo sparo», ha detto uscendo alle 20,30 dal palazzo del tribunale.

 

A questo punto, il quadro si complica. E potrebbe essere necessario ricominciare da capo. Nelle prossime ore potrebbe essere risentito dai carabinieri il primo testimone, Luca Campana. La sua era stata una delle prime audizioni, essendo la parte offesa. Il ferito, giovedì scorso, aveva reso un racconto dettagliato. Ma ci sono dei punti che potrebbero essere chiariti.

 

Giorgia Meloni Emanuele Pozzolo nel 2013

L’operaio aveva detto di avere visto il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, con l’arma in mano, più o meno in concomitanza con il rumore dello sparo. Non avrebbe riferito però di avere visto con precisione il parlamentare premere il grilletto, perché, quando aveva sentito un forte bruciore alla coscia sinistra, non aveva lo sguardo fisso sulle mani del parlamentare.

 

[…] Dopo il colpo, quando nel salone si scatena il panico, irrompe Delmastro, chiedendo: «Cosa sta succedendo qui?». Gli risponde la moglie dell’avvocato Zani: «È partito un colpo di pistola». «Non voglio sapere», avrebbe risposto il sottosegretario, dopo essere rimasto in silenzio qualche secondo in silenzio, impietrito.

 

Zani ieri è stato ascoltato a lungo come persona informata sui fatti nella caserma dei carabinieri di Andorno Micca, la più vicina a Rosazza. «C’era Pozzolo con qualcosa in mano — ha ricostruito con i militari — era fermo e la fissava.

La teneva nel palmo della mano. Pensavo fosse un accendino». Secondo Zani, «Pozzolo era vicino al tavolo. Mi sono accorto dopo che aveva una pistola, era veramente piccola. La canna era rivolta verso Luca Campana. A un certo punto è arrivato Pablito Morello e si è avvicinato a Pozzolo. Gli ha detto qualcosa. Ma non ho sentito, né visto, perc hé sono andato in cucina».

 

andrea delmastro emanuele pozzolo

Zani ricorda che sono passati alcuni secondi, forse meno di un minuto, dal momento nel quale ha visto la pistola al frangente dello sparo. Dopo Zani, nel pomeriggio di ieri, è comparsa in procura anche la sorella di Delmastro, Francesca, sindaca di Rosazza: non ha fatto altro che confermare che era andata via dopo il brindisi. L’ennesima voce che, alla fine, non ha visto e non ha sentito nulla.

EMANUELE POZZOLO PISTOLERO MEME mini revolver north american arms 3UNA PALLOTTOLA SPUTTANATA - MEME BY EMILIANO CARLI emanuele pozzolo 2pistoleri d italia - vignetta di vukic sul caso di emanuele pozzolo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)