PRIMO FLOP PER DE MAGISTRIS - NON SARÀ NAPOLI MA VENEZIA AD OSPITARE DUE TAPPE DELLA COPPA AMERICA DI VELA: BRUCIATO UN AFFARE DA 40 MILIONI, PROPRIO QUANDO ORMAI PAREVA TUTTO PRONTO PER FIRMARE GLI ACCORDI E DARE IL LÀ ALL’IMPRESA - C’È CHI PARLA DI MANCANZA D’INTESA SULLE CONDIZIONI ECONOMICHE. CHI INVECE PUNTA IL DITO SUL BASSOLINIANO, RICCARDO MARONE, COL QUALE DE MAGISTRIS È NOTORIAMENTE AI FERRI CORTI DA TEMPO...

Vincenzo Iurillo per Il fatto

L'impatto economico di un evento dell'America's Cup è di circa 40 milioni di euro, che possono aumentare se si svolge d'inverno. Gli spettatori non locali che ospitano il porto durante una regata è di 33.000 persone con una spesa di 25 milioni di euro
Il sogno di Napoli è sfumato in dirittura d'arrivo. Ed è la prima delusione per il sindaco arancione Luigi de Magistris.

Sarà Venezia ad ospitare due tappe delle World Series della Coppa America di Vela, tra il maggio 2012 e l'aprile 2013. Poco fa l'annuncio del sindaco del capoluogo lagunare Giorgio Orsoni e di Richard Worth, presidente dell'America's Cup Eventi Autority. "Siamo davvero emozionati di portare l'America's Cup Word Series a Venezia - ha detto quest'ultimo - dove sono concentrati un numero alto di appassionati di vela".

E se Venezia ride, Napoli piange per la beffa dell'ennesima occasione di riscatto sfumata, proprio quando ormai pareva tutto pronto per firmare gli accordi e dare il là all'impresa. Un contratto che poteva e doveva essere chiuso nella settimana di ferragosto, quando la prima proposta spedita dagli americani non è stata rispedita indietro firmata. Perché? Mistero.

C'è chi parla di mancanza d'intesa sulle condizioni economiche. Chi invece punta il dito sulle indecisioni relative al ruolo di BagnoliFutura spa, la società di trasformazione urbana proprietaria delle aree che avrebbe dovuto ospitare le strutture di supporto allo svolgimento delle gare.

Presieduta da un bassoliniano, Riccardo Marone, col quale de Magistris è notoriamente ai ferri corti da tempo. Ma probabilmente la ragione risiede nelle notizie sui rischi ambientali della ‘colmata a mare' di Bagnoli: un'area inquinata dai residui delle attività Italsider, la cui bonifica procede al rallentatore. Notizie che forse gli americani non conoscevano quando si sono innamorati del golfo di Napoli, teatro ideale per una competizione velica. Notizie che forse hanno spaventato gli uomini di Oracle, che hanno preferito puntare altrove.

Così, mentre le quotazioni di Napoli scendevano, a Ferragosto Orsini si è recato a Cascais, in Portogallo, dove era in corso di svolgimento una delle tappe delle World Series, per tessere la trama della candidatura. L'indubbio appeal della città lagunare ha fatto il resto.

Il primo commento da Napoli è quello di Sergio Fedele, dell'associazione ‘Napolipuntoeacapo", che parla di "figuraccia storica". "Questa sconfitta - aggiunge - ha vari "genitori" che hanno dato l'impressione e non solo l'impressione, di muoversi come improvvisati, inesperti, presuntuosi.

Un flop che pesa sulle spalle essenzialmente di 5 nomi: il governatore della Campania Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli Cesaro, il sindaco De Magistris, il presidente dell'associazione industriali napoletana Graziano, il presidente di Bagnoli Futura Marone (sono i sottoscrittori del protocollo propedeutico al contratto che poi non si è firmato, ndr). Ognuno con una precisa responsabilita' individuale. Tutti con una grave responsabilita' di "squadra".

Da Venezia invece gongola il governatore del Veneto Luca Zaia: "L'approdo della Coppa America a Venezia ha un grande significato ed è una gran bella notizia. La capitale del Veneto meritava questa soddisfazione, per la sua millenaria storia marinara che viene in qualche modo riconosciuta e premiata; per le sue caratteristiche uniche al mondo che ne faranno cornice di eccezionale fascino; per le positive ricadute d'immagine che porterà la manifestazione velica più famosa e più seguita al mondo".

"Mi complimento con Giorgio Orsoni e Richard Worth - prosegue Zaia - per questa operazione, che sicuramente porterà importanti benefici alla realtà veneziana, ma anche alla promozione e all'offerta turistica di tutto il Veneto. Senza contare - aggiunge Zaia - che la nostra regione può contare su migliaia e migliaia di appassionati, ai quali sarà offerto il meglio del meglio".

Secondo i dati pubblicati nei giorni scorsi dall'Espresso, l'impatto economico di un evento dell'America's Cup è di circa 40 milioni di euro, che possono aumentare se si svolge d'inverno. Gli spettatori non locali che ospitano il porto durante una regata è di 33.000 persone, di cui 15mila provenienti dall'estero, con una spesa prevista di circa 25 milioni di euro. Si stima che ogni equipaggio spende durante il soggiorno circa 1,9 milioni di euro.

 

de magistris con la bandanaRICCARDO MARONEMassimo DAlema Antonio Bassolino e Santoro allincontro Insieme per lEuropa Dal Corriere Zaia Martino Caldoro luna rossa valencia0001 lap

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO