
PRIMA DI PORTARE IL PAESE AL VOTO ANTICIPATO, GIORGIA MELONI DEVE SISTEMARE LE PENSIONI...DEI PARLAMENTARI – SOLTANTO DOPO QUATTRO ANNI E SEI MESI DI LEGISLATURA SCATTANO I REQUISITI PER FAR PARTIRE L’ASSEGNO A DEPUTATI E SENATORI – MARCELLO SORGI: “ANCHE STAVOLTA, IL LIEVE ANTICIPO CHE TUTTI DANNO PER SCONTATO ALLA PRIMAVERA DEL 2027, DOVREBBE OBBEDIRE AI NUOVI LIMITI PENSIONISTICI…”
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
Una mail di un ex-parlamentare pensionato […] introduce un elemento in più nella riflessione […] sull'eventualità che a un certo punto lo scioglimento anticipato possa avvenire perché Meloni e il centrodestra potrebbero aver convenienza a cogliere il centrosinistra prima che riesca a ricostituire una coalizione in grado di presentarsi unita alle urne […].
Nella mail si ricorda che nella XVI legislatura, 2008-2013, le Camere approvarono la legge che modifica il trattamento pensionistico dei deputati e dei senatori, fissando a mediamente 800 euro al mese per legislatura il regime contributivo per erogarlo, a quattro anni e sei mesi la durata minima della legislatura per usufruirne e limitandone la fruizione agli ultrasessantenni.
Queste caratteristiche della nuova legge, oltre all'insistenza di Napolitano dal Quirinale per evitare di mandare i cittadini a votare già nel 2011, dopo la caduta di Berlusconi – al suo posto fu infatti insediato il governo tecnico di Monti –, fecero sì che la legislatura arrivasse alla sua scadenza naturale, appunto nel 2013.
Nello stesso 2013 […] ebbe inizio una fase di instabilità che portò alla nascita del governo dei "mille giorni" di Renzi […] e poi […] all'avvento di Gentiloni, e al voto del 2018 con la vittoria parallela dei due partiti populisti 5 stelle e Lega.
I PRIMI DIECI GOVERNI PER DURATA AL 2 LUGLIO 2025
Che si unirono nel primo governo gialloverde di Conte, seguito da quello giallorosso in cui il Pd, pur sconfitto nelle urne, aveva sostituito Salvini, responsabile della "crisi del Papeete" – e dei troppi mojito bevuti, secondo alcuni, pensando ad elezioni anticipate che non ci furono.
Anche in questo caso, in un modo o nell'altro, con il secondo governo tecnico guidato stavolta da Draghi e insediato da Mattarella, intanto approdato al Colle, si arrivò quasi alla scadenza normale con il voto del 25 settembre 2022, comunque dopo i fatidici quattro anni e sei mesi di durata della legislatura. Ecco perché, anche stavolta, il lieve anticipo che tutti danno per scontato alla primavera del 2027, dovrebbe obbedire ai nuovi limiti pensionistici.
giorgia meloni al senato foto lapresse
giorgia meloni al senato foto lapresse
giorgia meloni alla camera