TESTE NAPOLITANO, RISPONDA! – SAPEVA CHE FURONO TOLTI TRECENTO “41 BIS” COME SEGNALE DI DISTENSIONE VERSO LA MAFIA? SAPEVA DI ESSERE NEL MIRINO DI COSA NOSTRA? – ECCO LE DOMANDE DEI PM A RE GIORGIO

Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza per il “Fatto quotidiano”

 

giorgio napolitanogiorgio napolitano

Lo scenario di crisi istituzionale dell’estate di fuoco del ’93, tra bombe alle chiese, attentati progettati ai presidenti di Camera e Senato, rapporti della Dia sulla trattativa in corso e revoche del 41 bis “in assoluta solitudine” da parte del ministro Conso l’ha aperto l’avvocato di Riina, Luca Cianferoni, ma la Procura di Palermo stava già lavorando a una serie di domande da rivolgere al capo dello Stato sugli eventi di quella stagione.

 

Lo spunto l’ha offerto la lettera di Loris D'Ambrosio, il consigliere giuridico di Napolitano, che cita appunto il periodo ’89-’93: “In quelle poche pagine – scrive D'Ambrosio – non ho esitato a fare cenno a episodi del periodo 1989-1993 che mi preoccupano e fanno riflettere; che mi hanno portato a enucleare ipotesi – solo ipotesi – di cui ho detto anche ad altri, quasi preso anche dal vivo timore di essere stato allora considerato solo un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi”.

GIORGIO NAPOLITANO E LORIS D'AMBROSIO GIORGIO NAPOLITANO E LORIS D'AMBROSIO

 

I pm arrivano a Roma lunedi Si saprà in aula se la Procura, che sembra avere affidato il compito di rivolgere le domande al capo dello Stato ai pm Vittorio Teresi e Nino Di Matteo, abbia deciso di affrontare anche tutti i temi relativi al periodo indicato da D’Ambrosio, certo è che per quanto riguarda l’estate del ’93 l’attenzione sarà concentrata su questi episodi:

 

26 GIUGNO ‘93: L’INFORMATIVA DI CAPRIOTTI SUL 41 BIS

LORIS D AMBROSIOLORIS D AMBROSIO

Quel giorno il capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) Adalberto Capriotti inviò al guardasigilli Conso una nota in cui suggeriva di non prorogare gli oltre trecento 41 bis che sarebbero scaduti da lì alla fine del ’93 per “non inasprire ulteriormente il clima all’interno degli istituti di pena” e dare “un segnale positivo di distensione”. I 41 bis furono effettivamente revocati nel novembre successivo da Conso in “perfetta solitudine”. Il presidente Napolitano, allora presidente della Camera, ne venne mai a conoscenza?

 

29 LUGLIO ‘93: L’ALLARME SISMI PER NAPOLITANO E SPADOLINI

1 toto riina1 toto riina

 Il 29 luglio, a 24 ore dalle bombe di Roma e Milano, una nota riservata interna del Sismi alza improvvisamente il livello di allarme nei palazzi istituzionali : mafia e massoneria vogliono colpire il presidente della Camera Napolitano e quello del Senato Spadolini. A rivelarlo è un confidente. Il presidente Napolitano ne venne mai a conoscenza ?

 

4 AGOSTO ‘93: LA NOTA SISMI SUL CONFIDENTE ATTENDIBILE

GIOVANNI SPADOLINI 
GIOVANNI SPADOLINI

Sei giorni dopo il Sismi verifica “positivamente” l’attendibilità del confidente e trasmette la nota a due ministeri, ai corpi di polizia e al Sisde. La nota arriva sui tavoli dei ministeri della Difesa, dell’Interno, dei vertici del comando generale dei carabinieri, della Guardia di finanza e del Sisde. Il presidente Napolitano, in quel momento a capo della Camera, ne venne mai a conoscenza?

 

6 AGOSTO ’93: IL VERTICE SULLA MATRICE DELLE STRAGI

Si riunisce al Viminale il Cesis insieme alle forze di polizia per analizzare modalità, obbiettivi e potenziali responsabilità delle bombe di Roma e Milano. Nel corso della riunione vengono formulate le ipotesi più varie: mafia, anarchici, terrorismo palestinese. Il Presidente Napolitano fu informato dell’esito di quella riunione?

GIANNI DE GENNARO FOTO ANDREA ARRIGA GIANNI DE GENNARO FOTO ANDREA ARRIGA

 

10 AGOSTO ‘93: L’INFORMATIVA CHE PARLA DI “DIALOGO”

Quattro giorni dopo la Dia guidata da Gianni De Gennaro indica un movente preciso: Cosa Nostra “voleva intavolare un tentativo di dialogo con lo Stato sul tema del 41 bis”. Il Presidente Napolitano ne venne mai a conoscenza?

 

21 AGOSTO ‘93: LA NOTA SISMI SULL’ALLARME CESSATO

L’innalzamento del livello di protezione a Spadolini e Napolitano scongiurò l'attentato annunciato dalla nota del Sismi. Lo scrive lo stesso Sismi in una terza e ultima nota, anche questa diffusa a vari indirizzi istituzionali. Il presidente Napolitano ne venne a conoscenza?

 

Bernardo provenzano arrestatoBernardo provenzano arrestato

8 SETTEMBRE ‘93: LA NOTA SCO CON LE STESSE TESI DELLA DIA

A settembre arriva una informativa dello Sco, il Servizio centrale operativo della polizia, che riprende e rilancia le tesi della Dia, denunciando una sorta di prova di forza di Cosa Nostra nei confronti delle istituzioni. Il presidente Napolitano ne venne a conoscenza?

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…